Bronx? No signori siamo nella 167
Così è se vi pare
lunedì 28 giugno 2010
iReport
Giostre distrutte, pavimento anti infortuni inesistente, panchine asportate o anch'esse distrutte, cestini incendiati, vegetazione completamente diradata, rifiuti ovunque e tanti graffiti colorati tanto per ravvivare l'atmosfera. Sembra di essere in uno dei quartieri malfamati della grande mela, luogo di ritrovo dei writers e invece siamo solo in uno degli spazi verdi della nostra città!
Descrizione esagerata? Provare per credere. Ci troviamo nella 167, periferia barlettana nella quale ogni parco giochi (o quasi) si presenta ai nostri occhi come una piccola discarica a cielo aperto. Parlo di tutti gli spazi verdi che qualche anno fa costituivano il fiore all'occhiello della nostra amministrazione comunale. Costruiti forse per acquisire il consenso popolare? Non si sa ma finita la pubblicità... abbandono totale.
Ogni mamma vorrebbe che il proprio pargolo possa giocare liberamente in spazi protetti e sicuri ma evidentemente qui non è possibile. Giocare al costo di rischiare la pelle? Non se ne parla. Rimanere segregati in casa? Non si può!
Che fare? Domanda da rivolgere al sindaco forse.
Giuliana Divittorio
Descrizione esagerata? Provare per credere. Ci troviamo nella 167, periferia barlettana nella quale ogni parco giochi (o quasi) si presenta ai nostri occhi come una piccola discarica a cielo aperto. Parlo di tutti gli spazi verdi che qualche anno fa costituivano il fiore all'occhiello della nostra amministrazione comunale. Costruiti forse per acquisire il consenso popolare? Non si sa ma finita la pubblicità... abbandono totale.
Ogni mamma vorrebbe che il proprio pargolo possa giocare liberamente in spazi protetti e sicuri ma evidentemente qui non è possibile. Giocare al costo di rischiare la pelle? Non se ne parla. Rimanere segregati in casa? Non si può!
Che fare? Domanda da rivolgere al sindaco forse.
Giuliana Divittorio