Calcio
Stefano Tacconi a Barletta. Forse non tutti sanno che…
L’ex portiere juventino presenta il suo libro sabato pomeriggio presso l’hotel “La Terrazza”
Barletta - venerdì 8 novembre 2024
Si terrà domani pomeriggio, a partire dalle ore 17:00 presso il ristorante "La Terrazza", la presentazione del libro "L'arte di parare", scritto da Stefano Tacconi ed edito dalla casa editrice Rizzoli. L'evento, aperto alla cittadinanza, sarà moderato dal noto giornalista barlettano Luca Guerra.
Guascone, faccia tosta, lingua lunga, ma soprattutto un gran portiere. Questo è stato in carriera Stefano Tacconi, il leggendario numero uno della Juventus negli anni che vanno dal 1983 al 1992, nonché l'unico italiano nel suo ruolo ad aver conquistato tutti i più importanti trofei internazionali per club: Coppa delle Coppe nel 1984, Supercoppa Europea, Coppa dei Campioni e Coppa Intercontinentale nel 1985 e Coppa UEFA nel 1990. Trofei ai quali vanno inoltre aggiunti due scudetti (1984 e 1986) e una Coppa Italia (1990).
Una carriera che è un romanzo, quella di Stefano Tacconi, fatta di grandissime e decisive parate, ma anche di gol subiti poi diventati iconici come la rovesciata di Pruzzo in un Juventus-Roma 2-2, il famoso gol senza scarpa del danese Elkjaer in un Verona-Juventus 2-0 nell'anno dello storico scudetto dei veneti, ma soprattutto la storica punizione a due in area trasformata in gol da Sua Maestà Diego Armando Maradona in un Napoli-Juventus 1-0 del novembre 1985.
I trofei con la Juve di Platini e dei campioni del mondo 1982, i tanti gol salvati e subiti ma non solo. Perchè andando a ritroso nella carriera di Stefano Tacconi c'è un'altra esperienza da film a lieto fine: quella della miracolosa salvezza in Serie A dell'Avellino nella stagione 1980/81. L'anno dei cinque punti di penalizzazione per lo scandalo delle scommesse clandestine, l'anno della danza intorno alla bandierina ad ogni gol del brasiliano Juary, ma soprattutto l'anno del dramma del terremoto in Irpinia. Fu un'impresa semi leggendaria quella di quell'Avellino, squadra della quale faceva parte anche il biscegliese Lorenzo Ferrante, l'attuale Ds dell'Unione Calcio Bisceglie. L'impresa di una squadra che seppe trarre grandissima forza dall'identificarsi con l'atroce sofferenza della gente irpina colpita dalla tragedia del sisma.
Ma è andando ancora un paio d'anni a ritroso che scopriamo che Stefano Tacconi a Barletta ci era già stato, non come autore di un libro, ma bensì nel ruolo di portiere del Livorno che il 1°aprile 1979 affrontò il Barletta in un match valido per l'ottava giornata del campionato di Serie C/1 girone B.
L'incontro tra Barletta e Livorno terminò con il punteggio di 2-2, con il vantaggio dei toscani nel primo tempo firmato da Zottoli, l'uno-due barlettano in tre minuti a metà ripresa, firmato da Marchini e Gravante, e il gol del definitivo pareggio firmato dal terzino livornese Mucci a cinque minuti dalla fine. E se credete che questa sia stata una beffa, sappiate che ancora peggio andò nel match di andata disputato a Livorno il 19 novembre 1978, con Stefano Tacconi naturalmente a difendere la porta degli amaranto toscani. In quella circostanza un Barletta decisamente offensivo, con mister Lojacono che schierava contemporaneamente Rondon, Gravante, Lugheri e Perissinotto, dopo il vantaggio su rigore firmato proprio da quest'ultimo viene raggiunto al 90° da un gol di Barducci. Ebbene, al Barletta di quella sfortunata stagione sarebbe stato sufficiente non subire gol allo scadere in almeno una di quelle due partite per evitare una quanto mai dolorosa retrocessione in Serie C/2. Retrocessione che arrivò per un solo gol di differenza reti rispetto alla Turris. Chissà se Stefano Tacconi ricorda quel doppio confronto disputato agli albori della sua pluridecorata carriera.
Tabellino di Livorno-Barletta 1-1 del 19/11/1978
Livorno: Tacconi, Mucci, Azzali; Tormen, Pietrangeli, Cappelletti; Urban, Aristei, Vitulano, Zottoli, Mondello (68' Barducci). Allenatore: Tarcisio Burgnich
Barletta: Laveneziana, Guerrato, De Gennaro; Iosche, Patat, Biasio; Perissinotto, Merafina, Rondon, Lugheri (87' Corsi), Gravante. Allenatore: Francisco Ramon Lojacono
Marcatori: 64' rigore Perissinotto (BT), 90' Barducci (Li).
Tabellino di Barletta-Livorno 2-2 del 01/04/1979
Barletta: Laveneziana, Dibenedetto, Ferla; Cariati, Tanzi, Iosche; Inselvini, Merafina, Petrella, Lugheri (61' Marchini), Gravante. Allenatori: Vincenzo Margiotta e Savino Di Paola
Livorno: Tacconi, Mucci, Azzali; Bertocco, Pietrangeli, Cappelletti; Tormen, Aristei, Vitulano, Zottoli, Mondello (70' Barducci). Allenatore: Tarcisio Burgnich
Marcatori: 9' Zottoli (Li), 64' Marchini (BT), 66' Gravante (BT), 85' Mucci (Li).
Guascone, faccia tosta, lingua lunga, ma soprattutto un gran portiere. Questo è stato in carriera Stefano Tacconi, il leggendario numero uno della Juventus negli anni che vanno dal 1983 al 1992, nonché l'unico italiano nel suo ruolo ad aver conquistato tutti i più importanti trofei internazionali per club: Coppa delle Coppe nel 1984, Supercoppa Europea, Coppa dei Campioni e Coppa Intercontinentale nel 1985 e Coppa UEFA nel 1990. Trofei ai quali vanno inoltre aggiunti due scudetti (1984 e 1986) e una Coppa Italia (1990).
Una carriera che è un romanzo, quella di Stefano Tacconi, fatta di grandissime e decisive parate, ma anche di gol subiti poi diventati iconici come la rovesciata di Pruzzo in un Juventus-Roma 2-2, il famoso gol senza scarpa del danese Elkjaer in un Verona-Juventus 2-0 nell'anno dello storico scudetto dei veneti, ma soprattutto la storica punizione a due in area trasformata in gol da Sua Maestà Diego Armando Maradona in un Napoli-Juventus 1-0 del novembre 1985.
I trofei con la Juve di Platini e dei campioni del mondo 1982, i tanti gol salvati e subiti ma non solo. Perchè andando a ritroso nella carriera di Stefano Tacconi c'è un'altra esperienza da film a lieto fine: quella della miracolosa salvezza in Serie A dell'Avellino nella stagione 1980/81. L'anno dei cinque punti di penalizzazione per lo scandalo delle scommesse clandestine, l'anno della danza intorno alla bandierina ad ogni gol del brasiliano Juary, ma soprattutto l'anno del dramma del terremoto in Irpinia. Fu un'impresa semi leggendaria quella di quell'Avellino, squadra della quale faceva parte anche il biscegliese Lorenzo Ferrante, l'attuale Ds dell'Unione Calcio Bisceglie. L'impresa di una squadra che seppe trarre grandissima forza dall'identificarsi con l'atroce sofferenza della gente irpina colpita dalla tragedia del sisma.
Ma è andando ancora un paio d'anni a ritroso che scopriamo che Stefano Tacconi a Barletta ci era già stato, non come autore di un libro, ma bensì nel ruolo di portiere del Livorno che il 1°aprile 1979 affrontò il Barletta in un match valido per l'ottava giornata del campionato di Serie C/1 girone B.
L'incontro tra Barletta e Livorno terminò con il punteggio di 2-2, con il vantaggio dei toscani nel primo tempo firmato da Zottoli, l'uno-due barlettano in tre minuti a metà ripresa, firmato da Marchini e Gravante, e il gol del definitivo pareggio firmato dal terzino livornese Mucci a cinque minuti dalla fine. E se credete che questa sia stata una beffa, sappiate che ancora peggio andò nel match di andata disputato a Livorno il 19 novembre 1978, con Stefano Tacconi naturalmente a difendere la porta degli amaranto toscani. In quella circostanza un Barletta decisamente offensivo, con mister Lojacono che schierava contemporaneamente Rondon, Gravante, Lugheri e Perissinotto, dopo il vantaggio su rigore firmato proprio da quest'ultimo viene raggiunto al 90° da un gol di Barducci. Ebbene, al Barletta di quella sfortunata stagione sarebbe stato sufficiente non subire gol allo scadere in almeno una di quelle due partite per evitare una quanto mai dolorosa retrocessione in Serie C/2. Retrocessione che arrivò per un solo gol di differenza reti rispetto alla Turris. Chissà se Stefano Tacconi ricorda quel doppio confronto disputato agli albori della sua pluridecorata carriera.
Tabellino di Livorno-Barletta 1-1 del 19/11/1978
Livorno: Tacconi, Mucci, Azzali; Tormen, Pietrangeli, Cappelletti; Urban, Aristei, Vitulano, Zottoli, Mondello (68' Barducci). Allenatore: Tarcisio Burgnich
Barletta: Laveneziana, Guerrato, De Gennaro; Iosche, Patat, Biasio; Perissinotto, Merafina, Rondon, Lugheri (87' Corsi), Gravante. Allenatore: Francisco Ramon Lojacono
Marcatori: 64' rigore Perissinotto (BT), 90' Barducci (Li).
Tabellino di Barletta-Livorno 2-2 del 01/04/1979
Barletta: Laveneziana, Dibenedetto, Ferla; Cariati, Tanzi, Iosche; Inselvini, Merafina, Petrella, Lugheri (61' Marchini), Gravante. Allenatori: Vincenzo Margiotta e Savino Di Paola
Livorno: Tacconi, Mucci, Azzali; Bertocco, Pietrangeli, Cappelletti; Tormen, Aristei, Vitulano, Zottoli, Mondello (70' Barducci). Allenatore: Tarcisio Burgnich
Marcatori: 9' Zottoli (Li), 64' Marchini (BT), 66' Gravante (BT), 85' Mucci (Li).