Calcio
Stefano Scappini: "Due anni fa sono stato vicino al Barletta, quest'anno meno..."
L'attaccante del Pisa parla a due giorni dal match dell'"Arena Garibaldi"
Barletta - venerdì 14 settembre 2012
Se le piste di mercato avessero regalato orizzonti diversi, nella sfida in programma domenica prossima all'"Arena Garibaldi-Romeo Anconetani" sarebbe potuto scendere in campo con la divisa biancorossa. Parliamo di Stefano Scappini, 24enne attaccante oggi in forza al Pisa, dove è arrivato in prestito dalla Sampdoria nell'ultimo giorno di mercato, reduce da una buona stagione a Sorrento (Prima Div., girone A) dove ha totalizzato 32 presenze e 8 reti con i rossoneri campani. Nel Barletta formato- "cantiere aperto" costruito in estate, è stato il suo uno dei nomi più caldi per la maglia di centravanti, dove poi è arrivato La Mantia a colmare un "buco" importante in rosa nelle ultime ore di mercato. Noi di Barlettalife.it abbiamo scelto lui come "l'avversario da intervistare" in vista del prossimo incontro di campionato, valevole per il terzo turno del torneo di Prima Divisione Lega Pro, girone B:
Stefano Scappini, sei stato più volte avvicinato al Barletta in carriera. Quanto è stato concreto l'interesse del Barletta per te in questa estate?
«Onestamente sono stati dei sondaggi che mi hanno riguardato poco o niente, del Barletta in estate non mi ha contattato nessuno direttamente. Se poi hanno parlato con la società della Sampdoria, questo non lo so, potrebbe essere successo a livello di sondaggi».
In passato, tre anni fa con Geria ds, sei stato invece molto più vicino ai biancorossi...
«Allora sì, molto di più, erano gli ultimi giorni di mercato ma poi prendemmo altre scelte».
Nonostante la tua buona annata a Sorrento nella scorsa stagione, quest'anno sei rimasto di fatto fuori rosa nella Samp fino all'ultimo giorno di mercato. Ti aspettavi un'estate così complicata?
«A Genova avevamo ben 11 fuori rosa, c'erano signori calciatori come Semioli, Padalino, Maccarone, Palombo, tanto per citarne alcuni. Ero in buona compagnia, potrei ironicamente dire. C'era uno squadrone di calciatori fuori squadra».
Sei approdato a Pisa, ma in sede di mercato ci sono state altre squadre vicine a te?
«C'è stato l'interesse dell'Empoli, ma non molto concreto. Il Pisa mi ha voluto molto fortemente e sono contento di essere in una grande piazza».
Sin qui avete raccolto 4 punti: soddisfatti del cammino nel torneo?
«Io sono arrivato il 31 agosto, mi sto lentamente inserendo in squadra e ho sensazioni positive. C'è comunque soddisfazione per questo avvio di torneo».
Nel 3-5-2 di mister Pane adottate un atteggiamento maggiormente guardingo. Nel 4-3-3 di mister Novelli, di stampo "zemaniano", saresti stato magari favorito in zona-gol?
«Credo che i moduli nel calcio siano relativi, conta molto di più la grinta, come la determinazione che metti sul campo. Puoi giocare anche con 5 attaccanti, ma senza queste qualità non vai da nessuna parte. Ogni modulo per me è uguale agli altri: conta come il mister ti allena fisicamente e psicologicamente in settimana».
Che Barletta pensate di incontrare domenica?
«Sicuramente arrabbiato. Il Barletta viene da due sconfitte, immeritate a quanto ho sentito: sarà una partita molto dura e noi faremo di tutto per vincerla, ma sappiamo che non dovremo farci ingannare dalla classifica e dovremo dare il massimo per avere ragione del Barletta. In carriera non ho mai affrontato il Barletta, per me sarà una prima assoluta».
Vuoi avanzare un pronostico in vista del match?
«Sono scaramantico, non faccio pronostici (ride, ndr)».
Domenica ti aspetti una gara difficile: quanto conterà l'apporto del vostro pubblico, già decisivo nel 3-1 inflitto al Latina all'esordio?
«Pisa è una grande città: i tifosi quando vedono una squadra che dà tanto sul campo, restituiscono tantissimo dagli spalti. Sin qui ci hanno sostenuto alla grande, e speriamo con i risultati che vada sempre meglio».
A Barletta, inutile precisarlo, sperano che vada sempre meglio per il Pisa, ma magari a partire dal quarto turno...
(Twitter: @GuerraLuca88)
Stefano Scappini, sei stato più volte avvicinato al Barletta in carriera. Quanto è stato concreto l'interesse del Barletta per te in questa estate?
«Onestamente sono stati dei sondaggi che mi hanno riguardato poco o niente, del Barletta in estate non mi ha contattato nessuno direttamente. Se poi hanno parlato con la società della Sampdoria, questo non lo so, potrebbe essere successo a livello di sondaggi».
In passato, tre anni fa con Geria ds, sei stato invece molto più vicino ai biancorossi...
«Allora sì, molto di più, erano gli ultimi giorni di mercato ma poi prendemmo altre scelte».
Nonostante la tua buona annata a Sorrento nella scorsa stagione, quest'anno sei rimasto di fatto fuori rosa nella Samp fino all'ultimo giorno di mercato. Ti aspettavi un'estate così complicata?
«A Genova avevamo ben 11 fuori rosa, c'erano signori calciatori come Semioli, Padalino, Maccarone, Palombo, tanto per citarne alcuni. Ero in buona compagnia, potrei ironicamente dire. C'era uno squadrone di calciatori fuori squadra».
Sei approdato a Pisa, ma in sede di mercato ci sono state altre squadre vicine a te?
«C'è stato l'interesse dell'Empoli, ma non molto concreto. Il Pisa mi ha voluto molto fortemente e sono contento di essere in una grande piazza».
Sin qui avete raccolto 4 punti: soddisfatti del cammino nel torneo?
«Io sono arrivato il 31 agosto, mi sto lentamente inserendo in squadra e ho sensazioni positive. C'è comunque soddisfazione per questo avvio di torneo».
Nel 3-5-2 di mister Pane adottate un atteggiamento maggiormente guardingo. Nel 4-3-3 di mister Novelli, di stampo "zemaniano", saresti stato magari favorito in zona-gol?
«Credo che i moduli nel calcio siano relativi, conta molto di più la grinta, come la determinazione che metti sul campo. Puoi giocare anche con 5 attaccanti, ma senza queste qualità non vai da nessuna parte. Ogni modulo per me è uguale agli altri: conta come il mister ti allena fisicamente e psicologicamente in settimana».
Che Barletta pensate di incontrare domenica?
«Sicuramente arrabbiato. Il Barletta viene da due sconfitte, immeritate a quanto ho sentito: sarà una partita molto dura e noi faremo di tutto per vincerla, ma sappiamo che non dovremo farci ingannare dalla classifica e dovremo dare il massimo per avere ragione del Barletta. In carriera non ho mai affrontato il Barletta, per me sarà una prima assoluta».
Vuoi avanzare un pronostico in vista del match?
«Sono scaramantico, non faccio pronostici (ride, ndr)».
Domenica ti aspetti una gara difficile: quanto conterà l'apporto del vostro pubblico, già decisivo nel 3-1 inflitto al Latina all'esordio?
«Pisa è una grande città: i tifosi quando vedono una squadra che dà tanto sul campo, restituiscono tantissimo dagli spalti. Sin qui ci hanno sostenuto alla grande, e speriamo con i risultati che vada sempre meglio».
A Barletta, inutile precisarlo, sperano che vada sempre meglio per il Pisa, ma magari a partire dal quarto turno...
(Twitter: @GuerraLuca88)