Calcio
Scandalo-calcioscommesse, Palazzi non ci sta e presenta ricorso
Ancora a processo in sei, si "salva"Padelli
Barletta - martedì 14 agosto 2012
13.36
Scandalo-calcioscommesse, una storia senza fine. Il Procuratore Federale Stefano Palazzi non ci sta e impugna i proscioglimenti di Bonucci, Pepe e Di Vaio. Il procuratore federale della Figc ha deciso di ricorrere in appello contro le sentenze emesse in primo grado dalla Commissione disciplinare. Il ricorso è stato presentato ieri pomeriggio, pochi minuti prima delle 19. Tornano dunque in ballo gli juventini, Portanova, Di Vaio e Vives. Si crede nell'attendibilità di Andrea Masiello, teste della vicenda con Carobbio e Gervasoni.
Sono stati presentati appelli per le seguenti partite: AlbinoLeffe-Siena (del filone di Cremona), Udinese-Bari, Bologna-Bari e Bari-Lecce (del filone di Bari). Ora toccherà di nuovo ai difensori di Ferdinando Coppola, Roberto Vitiello, Leonardo Bonucci, Simone Pepe, Nicola Belmonte, Salvatore Masiello, Daniele Portanova, Marco Di Vaio, Giuseppe Vives. Ricorso anche nei confronti di Bologna, Udinese e Lecce: nei confronti dei salentini si tornano a chiedere sei punti di penalizzazione da scontare nella prossima stagione per il coinvolgimento di Vives (oltre alla retrocessione). I difensori di squadre e giocatori hanno due giorni per le memorie difensive. Tra questi, il più famoso è certamente il tecnico della Juventus, Antonio Conte, che anche grazie all'ingresso dell'avvocato Giulia Bongiorno nel suo collegio difensivo (oltre ad Antonio De Rensis e Luigi Chiappero) spera quantomeno di ridurre i 10 mesi di stop che gli ha inflitto la Disciplinare. Spera anche il suo vice, Angelo Alessio (fermato 8 mesi) e tifosi e dirigenti di Lecce e Grosseto, estromessi dalla Serie B e collocati un campionato di categoria inferiore dal Consiglio federale (di fatto la retrocessione in Lega Pro) per le inibizioni di 5 anni dell'ex presidente salentino Pierandrea Semeraro e del patron grossetano, Piero Camilli.
Con il ricorso presentato da Palazzi, tutti i protagonisti della tentata combine di Udinese-Bari, chiamati in causa da Andrea Masiello, tornano a processo davanti alla Corte di Giustizia Federale. Il fronte calcioscommesse non è dunque finito per gli juventini Leonardo Bonucci e Simone Pepe, ma anche per il torinista Salvatore Masiello, il senese Belmonte e l'Udinese, chiamata a rispondere per responsabilità oggettiva per l'ex Pepe.Palazzi ha impugnato anche la sentenza di proscioglimento del granata Vives per il derby Bari-Lecce, ma anche quella dell'ex bolognese Di Vaio e la derubricazione da illecito a omessa denuncia del difensore felsineo Portanova (il club emiliano torna a rischiare il -2 in classifica) nella presunta combine di Bologna-Bari. Il prossimo appuntamento è fissato ora all'ex Ostello della Gioventù di Roma dove lunedì 20 e martedì 21 si terrà il processo d'appello. Le sentenze di secondo grado arriveranno già il 23, considerata la prossima partenza dei campionati di serie A e B.
(Twitter: @GuerraLuca88)
Sono stati presentati appelli per le seguenti partite: AlbinoLeffe-Siena (del filone di Cremona), Udinese-Bari, Bologna-Bari e Bari-Lecce (del filone di Bari). Ora toccherà di nuovo ai difensori di Ferdinando Coppola, Roberto Vitiello, Leonardo Bonucci, Simone Pepe, Nicola Belmonte, Salvatore Masiello, Daniele Portanova, Marco Di Vaio, Giuseppe Vives. Ricorso anche nei confronti di Bologna, Udinese e Lecce: nei confronti dei salentini si tornano a chiedere sei punti di penalizzazione da scontare nella prossima stagione per il coinvolgimento di Vives (oltre alla retrocessione). I difensori di squadre e giocatori hanno due giorni per le memorie difensive. Tra questi, il più famoso è certamente il tecnico della Juventus, Antonio Conte, che anche grazie all'ingresso dell'avvocato Giulia Bongiorno nel suo collegio difensivo (oltre ad Antonio De Rensis e Luigi Chiappero) spera quantomeno di ridurre i 10 mesi di stop che gli ha inflitto la Disciplinare. Spera anche il suo vice, Angelo Alessio (fermato 8 mesi) e tifosi e dirigenti di Lecce e Grosseto, estromessi dalla Serie B e collocati un campionato di categoria inferiore dal Consiglio federale (di fatto la retrocessione in Lega Pro) per le inibizioni di 5 anni dell'ex presidente salentino Pierandrea Semeraro e del patron grossetano, Piero Camilli.
Con il ricorso presentato da Palazzi, tutti i protagonisti della tentata combine di Udinese-Bari, chiamati in causa da Andrea Masiello, tornano a processo davanti alla Corte di Giustizia Federale. Il fronte calcioscommesse non è dunque finito per gli juventini Leonardo Bonucci e Simone Pepe, ma anche per il torinista Salvatore Masiello, il senese Belmonte e l'Udinese, chiamata a rispondere per responsabilità oggettiva per l'ex Pepe.Palazzi ha impugnato anche la sentenza di proscioglimento del granata Vives per il derby Bari-Lecce, ma anche quella dell'ex bolognese Di Vaio e la derubricazione da illecito a omessa denuncia del difensore felsineo Portanova (il club emiliano torna a rischiare il -2 in classifica) nella presunta combine di Bologna-Bari. Il prossimo appuntamento è fissato ora all'ex Ostello della Gioventù di Roma dove lunedì 20 e martedì 21 si terrà il processo d'appello. Le sentenze di secondo grado arriveranno già il 23, considerata la prossima partenza dei campionati di serie A e B.
(Twitter: @GuerraLuca88)