Calcio
Replay-Barletta, stagione 2011/2012: settembre-dicembre 2011
Partenza a razzo, fine anno con addio di Castagnini
Barletta - martedì 12 giugno 2012
Ha inizio oggi, con la prima di tre puntate, "Replay-Barletta", il viaggio sulle tappe più importanti del Barletta Calcio nella stagione sportiva 2011/2012, ricca di emozioni, colpi di scena, ma condita dal finale thrilling, prima sul campo e poi fuori. La prima tappa riguarda il quadrimestre settembre-dicembre: si parte con una vittoria, si finisce con una vittoria: entrambe in casa, contro Frosinone (1-0) e Piacenza (2-1). Nel mezzo tante ombre, con un gruppo in grado anche di risalire e di trovare la luce un fondo ad un tunnel fatto di scoppole inatteso e di un gioco e senza soluzioni di continuità. L'anno si chiude con l'addio di Renzo Castagnini, sancito al termine del successo sul Piacenza.
Settembre: partenza a razzo, finale in apnea
Il 4 settembre al "Puttilli" arriva il Frosinone, altro team quotato per la promozione diretta: all'esordio in campionato, dopo lo 0-1 subito dalla Carrarese in Tim Cup quasi un mese prima, l'armada biancorossa non delude e vince per 1-0 grazie al centro di Simoncelli dopo 18', legittimando di fatto un successo meritato con la traversa di Di Gennaro e tante occasioni per raddoppiare. Entusiasmo alle stelle, che non si affievolisce sette giorni dopo: a Prato, sul terreno del "Lungobisenzio", arriva un 2-1 griffato da Mazzeo e Franchini. Nel mezzo il momentaneo pari toscano con Alberti: unica nota stonata, una difesa un pò allegra. Maglie difensive larghe che diventeranno un'autentica groviera nei due match successivi: il 18 settembre al "Puttilli" è tempo del derbyssimo contro l'Andria. Un eurogol di Schetter prima, poi l'acuto di Franchini su traversa di Di Gennaro sembrano chiudere i conti, ma due disattenzioni difensive su Comini prima e Del Core poi portano al 2-2 finale. Prime avvisaglie di crepe che diventano concrete il 25 settembre al "Biondi" contro la Virtus Lanciano: arriva un 1-2 con beffa finale, siglata dalla punizione del frentano Mammarella in pieno recupero, un gran tiro che supera Sicignano e la convinzione biancorossa di poter fare bottino pieno dopo che i padroni di casa erano rimasti in 10 (espulso Vastola) sull'1-1 fissato sin lì da Turchi e Mazzeo su rigore. Il 4-2-3-1 di Cari mostra le prime crepe: mancano i collegamenti tra mediana e attacco, e la difesa è spesso e volentieri sguarnita.
Ottobre: "Puttilli", fortezza inespugnabile...per gli altri
L'ottobre del Barletta calcio è rovente, e prevede un tour de force con ben 6 match da disputare, ai quali il Barletta si avvicina con l'umore non proprio alle stelle. Il primo step vede i biancorossi fermati in casa dal modesto Latina. È Cerone a sbloccare una partita che viveva di sprazzi, ma nel momento migliore dei padroni di casa è Jefferson a pareggiare i conti, e a far proseguire l'emorragia di insuccessi. È evidente, però, che il Barletta fuori casa ha un'altra marcia, e la conferma arriva 7 giorni più tardi a Bassano del Grappa dove, pur non esprimendo un gioco spumeggiante, un Barletta cinico e ancora scosso da quanto accaduto 4 giorni prima in via Roma raccoglie 3 punti grazie alla rete messa a segno dal mancino al fulmicotone dai 25 metri di Tony Schetter. Il 12 ottobre arriva a Barletta il Sud Tirol, e la dirigenza biancorossa chiede alla lega di poter commemorare ancora una volta le cinque barlettane che hanno perso la vita nel crollo di via Roma. Sul campo è però il Sud Tirol a giocare meglio, meritando il vantaggio griffato dal giovane Schenetti. I biancorossi raddrizzano il match nel finale grazie al primo gol stagionale di Saveriano Infantino, che di testa supera il polacco Miskiewicz. Un pari che tradisce le attese, riscattato quattro giorni più tardi, quando al Rocco il Barletta supera la Triestina con una prova di grande spessore. A decidere il match contro gli alabardati è una doppietta di Fabio Mazzeo, che risponde al momentaneo pareggio di Godeas. A far discutere nel post-gara questa volta non è il gioco del Barletta, bensì le parole del tecnico Cari, che lamenta un trattamento polemico da parte del pubblico del "Puttilli". L'evoluzione del progetto-Barletta stenta però ad arrivare, e rischia il collasso nella doppia sfida casalinga contro Trapani e FeralpiSalò. Due partite, 0 punti. Contro il Trapani arriva uno 0-2 siglato da Gambino e Mastrolilli, mentre una settimana più tardi contro il fanalino di coda FeralpiSalò il Barletta gioca la peggior partita del 2011, aprendo ufficialmente una "crisi" di gioco e risultati che preoccupa ambiente, tifosi, squadra e dirigenza. Lo 0-1 di Drascek non toglie però il posto a mister Cari e porta Tatò a optare per il ritiro a Sturno, dove non manca un brutto episodio: l'aggressione di uno sparuto gruppo di tifosi ai danni di alcuni calciatori biancorossi, testimonianza di una situazione esasperata.
Novembre: match di fuoco, squadra di ferro
La prima prova sul campo del "Barletta post-ritiro" si tiene al "Mecchia" contro il Portogruaro, che restituisce alla critica un Barletta attento, cinico e spietato. A segnare, per l'1-1 finale, sono bomber Di Gennaro, alla prima rete stagionale, e il promettente centravanti veneto Simone Corazza. Il trend negativo tra le mura amiche non viene smentito nemmeno in Coppa Italia di Lega Pro, dove i biancorossi, largamente rimaneggiati, perdono 0-2 il derby contro i cugini foggiani fornendo una prestazione ancora una volta preoccupante. Il ritorno al successo in casa arriva però quattro giorni dopo, all'11^ giornata, con il 2-0 inflitto alla capolista Pergocrema. A decidere il match contro i lombardi sono Federico Cerone con un "cucchiaio" dal dischetto e Michele Menicozzo, che conclude una bella azione corale. Ha inizio una serie di sfide da capogiro, contro le formazioni meglio allestite del girone: nel doppio impegno esterno tra Siracusa e La Spezia arriva un solo punto, ma una bella iniezione di fiducia sul piano del gioco. Al "De Simone" i biancorossi, pur disputando la migliore partita della stagione, perdono per 2-0 a causa delle reti di D. Baiocco e Pepe, mentre una settimana dopo, al "Picco" di La Spezia, arriva un 1-1 incoraggiante, con la risposta di Schetter al vantaggio ligure, messo a segno da Evacuo dal dischetto. La zona-playoff resta comunque vicina.
Dicembre: strenna natalizia anticipata, adios Castagnini...
I regali di Natale arrivano in anticipo in casa biancorossa: a Dicembre arrivano 7 punti in 3 partite. Si comincia il mese ospitando la Cremonese, capolista virtuale (e morale) del girone. Contro i grigiorossi, il Barletta sale in cattedra offrendo una prestazione confortante e matura. Alla fine, arrivano anche i 3 punti grazie alla rinascita del cipriota Georgios Pelagias, autore del gol decisivo e di una performance autoritaria. La vetta è a soli 4 punti. Nella notte dell'Immacolata, arriva una notizia glaciale: muore in un incidente stradale il 18enne Antonio Ballarino, giovane difensore dell'Audace Cerignola, formazione del campionato di Eccellenza Pugliese. Ballarino, nato il 1/4/1993, aveva vestito la maglia del Barletta Calcio fino al giugno 2011: difensore destro, giovane promessa del calcio pugliese, aveva indossato la fascia di capitano della formazione "Allievi" biancorossa e aveva esordito in Prima Squadra nella stagione 2010/2011, giocando l'8 settembre 2010 in Barletta-Campobasso 1-1, partita valevole per la quinta e ultima giornata della fase a gironi di Coppa Italia Lega Pro 2010/2011. La notizia della sua scomparsa desta sgomento presso la dirigenza, lo staff tecnico e gli ex-compagni di squadra del Barletta.
Sul campo la crescita della squadra è testimoniata dal pari a reti bianche allo stadio "Dei Marmi" di Carrara, contro una Carrarese in ascesa: punto prezioso, anche se ai punti i biancorossi avrebbero meritato la vittoria, se non fosse stato per le tante occasioni sprecate e per la giornata di grazia dell'estremo toscano Nocchi. L'ultimo match del 2011 è datato 18 dicembre, con il Barletta che batte al "Puttilli" il Piacenza grazie alla doppietta di Federico Cerone che rimedia al momentaneo pareggio griffato da Guzman. Sogni di gloria quasi intatti, che cozzano con l'addio che si consuma nel post-partita: il ds Renzo Castagnini saluta Barletta per "motivazioni personali", in realtà riconducibili ai dissidi con presidente e soprattutto mister Cari in sede di mercato estivo. Si chiude a quota 27 in classifica dopo 17 partite, a -4 dalla vetta e in terza posizione alla pari con altre tre squadra, il primo quadrimestre del Barletta Calcio 2011/2012.
segue...
(Twitter: @GuerraLuca88)
Settembre: partenza a razzo, finale in apnea
Il 4 settembre al "Puttilli" arriva il Frosinone, altro team quotato per la promozione diretta: all'esordio in campionato, dopo lo 0-1 subito dalla Carrarese in Tim Cup quasi un mese prima, l'armada biancorossa non delude e vince per 1-0 grazie al centro di Simoncelli dopo 18', legittimando di fatto un successo meritato con la traversa di Di Gennaro e tante occasioni per raddoppiare. Entusiasmo alle stelle, che non si affievolisce sette giorni dopo: a Prato, sul terreno del "Lungobisenzio", arriva un 2-1 griffato da Mazzeo e Franchini. Nel mezzo il momentaneo pari toscano con Alberti: unica nota stonata, una difesa un pò allegra. Maglie difensive larghe che diventeranno un'autentica groviera nei due match successivi: il 18 settembre al "Puttilli" è tempo del derbyssimo contro l'Andria. Un eurogol di Schetter prima, poi l'acuto di Franchini su traversa di Di Gennaro sembrano chiudere i conti, ma due disattenzioni difensive su Comini prima e Del Core poi portano al 2-2 finale. Prime avvisaglie di crepe che diventano concrete il 25 settembre al "Biondi" contro la Virtus Lanciano: arriva un 1-2 con beffa finale, siglata dalla punizione del frentano Mammarella in pieno recupero, un gran tiro che supera Sicignano e la convinzione biancorossa di poter fare bottino pieno dopo che i padroni di casa erano rimasti in 10 (espulso Vastola) sull'1-1 fissato sin lì da Turchi e Mazzeo su rigore. Il 4-2-3-1 di Cari mostra le prime crepe: mancano i collegamenti tra mediana e attacco, e la difesa è spesso e volentieri sguarnita.
Ottobre: "Puttilli", fortezza inespugnabile...per gli altri
L'ottobre del Barletta calcio è rovente, e prevede un tour de force con ben 6 match da disputare, ai quali il Barletta si avvicina con l'umore non proprio alle stelle. Il primo step vede i biancorossi fermati in casa dal modesto Latina. È Cerone a sbloccare una partita che viveva di sprazzi, ma nel momento migliore dei padroni di casa è Jefferson a pareggiare i conti, e a far proseguire l'emorragia di insuccessi. È evidente, però, che il Barletta fuori casa ha un'altra marcia, e la conferma arriva 7 giorni più tardi a Bassano del Grappa dove, pur non esprimendo un gioco spumeggiante, un Barletta cinico e ancora scosso da quanto accaduto 4 giorni prima in via Roma raccoglie 3 punti grazie alla rete messa a segno dal mancino al fulmicotone dai 25 metri di Tony Schetter. Il 12 ottobre arriva a Barletta il Sud Tirol, e la dirigenza biancorossa chiede alla lega di poter commemorare ancora una volta le cinque barlettane che hanno perso la vita nel crollo di via Roma. Sul campo è però il Sud Tirol a giocare meglio, meritando il vantaggio griffato dal giovane Schenetti. I biancorossi raddrizzano il match nel finale grazie al primo gol stagionale di Saveriano Infantino, che di testa supera il polacco Miskiewicz. Un pari che tradisce le attese, riscattato quattro giorni più tardi, quando al Rocco il Barletta supera la Triestina con una prova di grande spessore. A decidere il match contro gli alabardati è una doppietta di Fabio Mazzeo, che risponde al momentaneo pareggio di Godeas. A far discutere nel post-gara questa volta non è il gioco del Barletta, bensì le parole del tecnico Cari, che lamenta un trattamento polemico da parte del pubblico del "Puttilli". L'evoluzione del progetto-Barletta stenta però ad arrivare, e rischia il collasso nella doppia sfida casalinga contro Trapani e FeralpiSalò. Due partite, 0 punti. Contro il Trapani arriva uno 0-2 siglato da Gambino e Mastrolilli, mentre una settimana più tardi contro il fanalino di coda FeralpiSalò il Barletta gioca la peggior partita del 2011, aprendo ufficialmente una "crisi" di gioco e risultati che preoccupa ambiente, tifosi, squadra e dirigenza. Lo 0-1 di Drascek non toglie però il posto a mister Cari e porta Tatò a optare per il ritiro a Sturno, dove non manca un brutto episodio: l'aggressione di uno sparuto gruppo di tifosi ai danni di alcuni calciatori biancorossi, testimonianza di una situazione esasperata.
Novembre: match di fuoco, squadra di ferro
La prima prova sul campo del "Barletta post-ritiro" si tiene al "Mecchia" contro il Portogruaro, che restituisce alla critica un Barletta attento, cinico e spietato. A segnare, per l'1-1 finale, sono bomber Di Gennaro, alla prima rete stagionale, e il promettente centravanti veneto Simone Corazza. Il trend negativo tra le mura amiche non viene smentito nemmeno in Coppa Italia di Lega Pro, dove i biancorossi, largamente rimaneggiati, perdono 0-2 il derby contro i cugini foggiani fornendo una prestazione ancora una volta preoccupante. Il ritorno al successo in casa arriva però quattro giorni dopo, all'11^ giornata, con il 2-0 inflitto alla capolista Pergocrema. A decidere il match contro i lombardi sono Federico Cerone con un "cucchiaio" dal dischetto e Michele Menicozzo, che conclude una bella azione corale. Ha inizio una serie di sfide da capogiro, contro le formazioni meglio allestite del girone: nel doppio impegno esterno tra Siracusa e La Spezia arriva un solo punto, ma una bella iniezione di fiducia sul piano del gioco. Al "De Simone" i biancorossi, pur disputando la migliore partita della stagione, perdono per 2-0 a causa delle reti di D. Baiocco e Pepe, mentre una settimana dopo, al "Picco" di La Spezia, arriva un 1-1 incoraggiante, con la risposta di Schetter al vantaggio ligure, messo a segno da Evacuo dal dischetto. La zona-playoff resta comunque vicina.
Dicembre: strenna natalizia anticipata, adios Castagnini...
I regali di Natale arrivano in anticipo in casa biancorossa: a Dicembre arrivano 7 punti in 3 partite. Si comincia il mese ospitando la Cremonese, capolista virtuale (e morale) del girone. Contro i grigiorossi, il Barletta sale in cattedra offrendo una prestazione confortante e matura. Alla fine, arrivano anche i 3 punti grazie alla rinascita del cipriota Georgios Pelagias, autore del gol decisivo e di una performance autoritaria. La vetta è a soli 4 punti. Nella notte dell'Immacolata, arriva una notizia glaciale: muore in un incidente stradale il 18enne Antonio Ballarino, giovane difensore dell'Audace Cerignola, formazione del campionato di Eccellenza Pugliese. Ballarino, nato il 1/4/1993, aveva vestito la maglia del Barletta Calcio fino al giugno 2011: difensore destro, giovane promessa del calcio pugliese, aveva indossato la fascia di capitano della formazione "Allievi" biancorossa e aveva esordito in Prima Squadra nella stagione 2010/2011, giocando l'8 settembre 2010 in Barletta-Campobasso 1-1, partita valevole per la quinta e ultima giornata della fase a gironi di Coppa Italia Lega Pro 2010/2011. La notizia della sua scomparsa desta sgomento presso la dirigenza, lo staff tecnico e gli ex-compagni di squadra del Barletta.
Sul campo la crescita della squadra è testimoniata dal pari a reti bianche allo stadio "Dei Marmi" di Carrara, contro una Carrarese in ascesa: punto prezioso, anche se ai punti i biancorossi avrebbero meritato la vittoria, se non fosse stato per le tante occasioni sprecate e per la giornata di grazia dell'estremo toscano Nocchi. L'ultimo match del 2011 è datato 18 dicembre, con il Barletta che batte al "Puttilli" il Piacenza grazie alla doppietta di Federico Cerone che rimedia al momentaneo pareggio griffato da Guzman. Sogni di gloria quasi intatti, che cozzano con l'addio che si consuma nel post-partita: il ds Renzo Castagnini saluta Barletta per "motivazioni personali", in realtà riconducibili ai dissidi con presidente e soprattutto mister Cari in sede di mercato estivo. Si chiude a quota 27 in classifica dopo 17 partite, a -4 dalla vetta e in terza posizione alla pari con altre tre squadra, il primo quadrimestre del Barletta Calcio 2011/2012.
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