Calcio
Presidente, giù la maschera!
Oggi potrebbe esserci la svolta nel futuro del Barletta Calcio
Barletta - lunedì 11 giugno 2012
0.01
"L'estate sta finendo e un anno se ne va, sto diventando grande..." Il famoso ritornello lo intonavano i Righeira nel lontano 1985, ma oggi torna di attualità per il Barletta Calcio, dove "l'estate sta iniziando", ma soluzioni ai travagli societari ancora stentano a vedersi. 11 giugno 2012: potrebbe essere questo il giorno dei giorni per il club di via Vittorio Veneto, da ormai 20 giorni forte- si fa per dire- di un futuro plumbeo come il cielo visto ieri su Barletta, con squadra e società in stand-by dopo la decisione del patron Roberto Tatò e del figlio Walter di abbandonare le cariche di presidente e vicepresidente, e di mettere a disposizione di chi fosse interessato le proprie quote societarie. Decisioni che avevano destabilizzato l'ambiente, passato nell'arco di un mese dalle stelle dei possibili playoff alle stalle di una stagione all'insegna del ridimensionamento, tecnico ed economico.
Quella odierna è da tempo segnata sul calendario come la data in cui i calciatori che hanno composto l'organico 2011/2012, ancora legati al club biancorosso (riportati nel box a lato) torneranno in sede per conoscere il proprio futuro, con quello del club destinato a vivere ancora sotto l'egida dei Tatò, non sappiamo ancora se dopo un ridimensionamento economico o meno: proprio quando sembrava necessario programmare in anticipo, cogliere il buono sul piano tecnico da questa maledetta stagione sportiva 2011/2012, ripartire da uno zoccolo duro nella consapevolezza di poter completare il tanto paventato "progetto biennale", il calcio a Barletta si è arenato. Tra i calciatori ancora in rosa, i soli Pane, Simoncelli, Schetter, Mazzarani (con le aggiunte possibili di Romondini, Mengoni e Mazzeo) sembrano destinati alla permanenza all'ombra di Eraclio. Ai nostri microfoni gli agenti di Di Gennaro, Franchini, Mengoni e Angeletti, il capitano Tony Schetter, l'esperto Fabrizio Romondini e il veterano abbiamo Saveriano Infantino hanno confermato di attendere questo giorno, per recarsi in sede a colloquio dal presidente (tutti tranne Schetter) e capire finalmente qualcosa in più sul proprio futuro.
"Pausa di riflessione" tecnica, che coinvolge inevitabilmente il toto-allenatore biancorosso. Oltre ai "soliti noti" Bucaro e Novelli, di cui si è detto, si sondano anche piste più ambiziose, che portano a Castori e Ugolotti (ora vicino al Frosinone), i quali però dovrebbero avere garanzie di un progetto che miri alle zone alte della graduatoria, con l'"incognita" Asta sullo sfondo come alternativa. Scelta tecnica che urge, quella del mister, figura che lavorerebbe in sinergia con il ds in pectore Pavone per cominciare ad allestire la rosa 2012/2013, evitando così gli screzi sull'asse Cari-Castagnini che nella scorsa stagione produssero un calciomercato "a puntate" in entrata.
L'origine primordiale della pausa di riflessione dei Tatò ad oggi non è stata ancora scoperchiata ufficialmente, e tutte le ipotesi, dalla provocazione al Comune per la questione-stadio passando per la strategia di riduzione dei contratti pluriennali, troppi per un team di Lega Pro, fino all'allontanamento dovuto alle inibizioni arrivate dalla Disciplinare, restano ancora valide. Il passar dei giorni lascia però propendere verso una "tattica" orientata al ridimensionamento di una rosa dal monte-ingaggi milionario, caso più unico che raro in Lega Pro: a Barletta non si vuole nemmeno credere che di punto in bianco i Tatò possano lasciare le redini del club in toto, quando mancano 15 giorni alla consegna della fidejussione che assicurerebbe l'iscrizione al prossimo campionato.
Le ipotesi di mercato lasciano infatti il passo all'esigenza di iscrivere il club al prossimo torneo di Prima Divisione. Entro il 30 giugno la società dovrà fornire la fidejussione bancaria pari a 600mila euro, presentare la dichiarazione di disponibilità dello stadio "Cosimo Puttilli", richiesta che il Comune dovrà avallare e rilasciare, oltre a pagare i 27mila euro della rata di iscrizione al torneo. Passaggi che fino a 20 giorni fa sembravano scontati, oggi non più. La piazza e il tifo sono certi che il Presidente non abbandonerà la nave, ma sarebbe importante un segno di distensione verso l'ambiente da parte del numero 1 biancorosso: chissà che oggi, con qualche "taglio" eccellente, non arrivi anche qualche annuncio importante. L'estate sta iniziando... Barletta vuole ripartire con i Tatò, i Tatò vogliono ripartire con il Barletta? A Barletta si pensa di sì, ma serve la conferma ufficiale. Presidente, giù la maschera!
(Twitter: @GuerraLuca88)
Quella odierna è da tempo segnata sul calendario come la data in cui i calciatori che hanno composto l'organico 2011/2012, ancora legati al club biancorosso (riportati nel box a lato) torneranno in sede per conoscere il proprio futuro, con quello del club destinato a vivere ancora sotto l'egida dei Tatò, non sappiamo ancora se dopo un ridimensionamento economico o meno: proprio quando sembrava necessario programmare in anticipo, cogliere il buono sul piano tecnico da questa maledetta stagione sportiva 2011/2012, ripartire da uno zoccolo duro nella consapevolezza di poter completare il tanto paventato "progetto biennale", il calcio a Barletta si è arenato. Tra i calciatori ancora in rosa, i soli Pane, Simoncelli, Schetter, Mazzarani (con le aggiunte possibili di Romondini, Mengoni e Mazzeo) sembrano destinati alla permanenza all'ombra di Eraclio. Ai nostri microfoni gli agenti di Di Gennaro, Franchini, Mengoni e Angeletti, il capitano Tony Schetter, l'esperto Fabrizio Romondini e il veterano abbiamo Saveriano Infantino hanno confermato di attendere questo giorno, per recarsi in sede a colloquio dal presidente (tutti tranne Schetter) e capire finalmente qualcosa in più sul proprio futuro.
"Pausa di riflessione" tecnica, che coinvolge inevitabilmente il toto-allenatore biancorosso. Oltre ai "soliti noti" Bucaro e Novelli, di cui si è detto, si sondano anche piste più ambiziose, che portano a Castori e Ugolotti (ora vicino al Frosinone), i quali però dovrebbero avere garanzie di un progetto che miri alle zone alte della graduatoria, con l'"incognita" Asta sullo sfondo come alternativa. Scelta tecnica che urge, quella del mister, figura che lavorerebbe in sinergia con il ds in pectore Pavone per cominciare ad allestire la rosa 2012/2013, evitando così gli screzi sull'asse Cari-Castagnini che nella scorsa stagione produssero un calciomercato "a puntate" in entrata.
L'origine primordiale della pausa di riflessione dei Tatò ad oggi non è stata ancora scoperchiata ufficialmente, e tutte le ipotesi, dalla provocazione al Comune per la questione-stadio passando per la strategia di riduzione dei contratti pluriennali, troppi per un team di Lega Pro, fino all'allontanamento dovuto alle inibizioni arrivate dalla Disciplinare, restano ancora valide. Il passar dei giorni lascia però propendere verso una "tattica" orientata al ridimensionamento di una rosa dal monte-ingaggi milionario, caso più unico che raro in Lega Pro: a Barletta non si vuole nemmeno credere che di punto in bianco i Tatò possano lasciare le redini del club in toto, quando mancano 15 giorni alla consegna della fidejussione che assicurerebbe l'iscrizione al prossimo campionato.
Le ipotesi di mercato lasciano infatti il passo all'esigenza di iscrivere il club al prossimo torneo di Prima Divisione. Entro il 30 giugno la società dovrà fornire la fidejussione bancaria pari a 600mila euro, presentare la dichiarazione di disponibilità dello stadio "Cosimo Puttilli", richiesta che il Comune dovrà avallare e rilasciare, oltre a pagare i 27mila euro della rata di iscrizione al torneo. Passaggi che fino a 20 giorni fa sembravano scontati, oggi non più. La piazza e il tifo sono certi che il Presidente non abbandonerà la nave, ma sarebbe importante un segno di distensione verso l'ambiente da parte del numero 1 biancorosso: chissà che oggi, con qualche "taglio" eccellente, non arrivi anche qualche annuncio importante. L'estate sta iniziando... Barletta vuole ripartire con i Tatò, i Tatò vogliono ripartire con il Barletta? A Barletta si pensa di sì, ma serve la conferma ufficiale. Presidente, giù la maschera!
(Twitter: @GuerraLuca88)