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Calcio
Mister Pizzulli: «Barletta bello a metà, ora acquisti con il nostro stesso spirito»
L’allenatore biancorosso commenta la vittoria interna contro l’Hellas Taranto
Barletta - lunedì 7 dicembre 2015
2.18
V come "vendetta", V come vittoria. Dopo lo stop di Altamura, e dopo il punto "sottratto" a tavolino per la posizione non regolamentare di Rinaldo Piazzolla, il Barletta torna a volare tra le mura amiche, battendo di misura l'Hellas Taranto. Una partita difficile, decisa dalla rete di Cantatore, che regala il terzo posto in solitaria ai biancorossi. È soddisfatto a metà il tecnico del Barletta Massimo Pizzulli, che nelle dichiarazioni raccolte dai colleghi di Amica 9 Tv ha commentato la vittoria del "San Sabino": «È stata la gara che ci si aspettava. Il Taranto era una squadra ostica, che ha già fatto risultati importanti. È in semifinale di Coppa Italia, probabilmente raggiungerà la finale. Sono tutte difficili, e il girone di ritorno sarà sempre più affascinante perché in ogni partita può succedere di tutto. Nel primo tempo, in tutta onestà, la squadra era un po' molliccia. È stata una settimana in cui è successo tanto e i giocatori pensano a molte cose, e qualcuno ha un po' bruciato energie nervose. Nel primo tempo potevamo fare di più. Leandro Rizzo ha avuto diversi palloni, ma negli ultimi metri è stato poco incisivo. Nel secondo tempo siamo andati molto meglio. Siamo partiti bene, abbiamo alzato i ritmi e siamo riusciti a segnare. Abbiamo trovato di fronte una buona squadra, alla fine abbiamo rischiato di subire il pari, ma credo che le occasioni più importanti sono state create da noi. Dobbiamo cercare di essere sempre sereni. Le pressioni possono anche aumentare, ma noi dobbiamo mantenere la nostra identità. Potevamo chiuderla, non l'abbiamo fatto, ma l'importante era vincere».
Tra passato, presente e futuro: Massimo Pizzulli non perde la lucidità, mantiene i piedi per terra, consapevole che ora l'asticella sta per raggiungere livelli più importanti, livelli capaci di trasformare la depressione in ottimismo: «Ci siamo ripresi qualche punto che ci è stato levato in settimana. Sul campo sono 27, in classifica 26, ma ciò che è importante è che si sia ritrovata la stabilità societaria. Quella depressione di tre mesi fa si è trasformata in entusiasmo: il merito va tutto a questi ragazzi, perché loro scendono in campo. Però adesso abbiamo voluto la bicicletta, e dobbiamo pedalare. È inutile stare a pensare al passato. Quando abbiamo cominciato a lavorare volevamo arrivare a questo. Probabilmente non si pensava di avere tanti punti, non si pensava di riuscire a costruire una società così solida. Ora però guardiamo avanti, cerchiamo di guardare il da farsi e di rispettare il lavoro fatto da tutti. Non so quale sarà il nuovo budget da stanziare per il mercato. È chiaro che ci saranno degli innesti, anche perché siamo 17-18 in rosa e dobbiamo arrivare almeno a 22. Abbiamo 4-5 under, quindi è giusto anche rimpolpare il parco dei più giovani. Arriverà gente che ha lo stesso spirito di questa squadra: questo è certo. Questa squadra ha la sua identità e continuità. Perciò chi arriverà avrà il suo stesso piglio e, possibilmente, alzerà la qualità in certe zone del campo. Dobbiamo essere umili, in certe zone del campo abbiamo bisogno di più qualità».
Tra passato, presente e futuro: Massimo Pizzulli non perde la lucidità, mantiene i piedi per terra, consapevole che ora l'asticella sta per raggiungere livelli più importanti, livelli capaci di trasformare la depressione in ottimismo: «Ci siamo ripresi qualche punto che ci è stato levato in settimana. Sul campo sono 27, in classifica 26, ma ciò che è importante è che si sia ritrovata la stabilità societaria. Quella depressione di tre mesi fa si è trasformata in entusiasmo: il merito va tutto a questi ragazzi, perché loro scendono in campo. Però adesso abbiamo voluto la bicicletta, e dobbiamo pedalare. È inutile stare a pensare al passato. Quando abbiamo cominciato a lavorare volevamo arrivare a questo. Probabilmente non si pensava di avere tanti punti, non si pensava di riuscire a costruire una società così solida. Ora però guardiamo avanti, cerchiamo di guardare il da farsi e di rispettare il lavoro fatto da tutti. Non so quale sarà il nuovo budget da stanziare per il mercato. È chiaro che ci saranno degli innesti, anche perché siamo 17-18 in rosa e dobbiamo arrivare almeno a 22. Abbiamo 4-5 under, quindi è giusto anche rimpolpare il parco dei più giovani. Arriverà gente che ha lo stesso spirito di questa squadra: questo è certo. Questa squadra ha la sua identità e continuità. Perciò chi arriverà avrà il suo stesso piglio e, possibilmente, alzerà la qualità in certe zone del campo. Dobbiamo essere umili, in certe zone del campo abbiamo bisogno di più qualità».
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