Mister Chiereghin: «Il mio Cristian Barletta è gasato, in Veneto per essere la sorpresa»

Si conclude nel migliore dei modi la regular season del Cristian Barletta, che dopo aver balbettato contro Futsal Bisceglie e Giovinazzo si congeda (per il momento) dal pubblico amico con un sofferto 3-2 all'Isernia. La vittoria contro i molisani vale il terzo posto conclusivo e la possibilità di giocarsi le chance promozione contro il Futsal Barletta, mentre da venerdì sarà fondamentale concentrarsi sulla prestigiosa vetrina della final eight di Coppa Italia, in programma a Zanè, che farà entrare nella storia del calcio a 5 cittadino il club presieduto da Antonio Dazzaro. A fare il punto della situazione in casa Cristian Barletta è il tecnico Roberto Chiereghin:

Mister, contro l'Isernia avete concluso al meglio il campionato. Forse non vi aspettavate tanta sofferenza, ma è pur vero che venivate da una partita non adatta ai deboli di cuore come il match contro l'Olimpus e dovevate fronteggiare una vera e propria emergenza. Un bel modo per concludere la regular season.
«Era una partita difficilissima, paradossalmente era anche più difficile di quella contro l'Olimpus, dove ovviamente gli stimoli venivano da soli. Con l'Olimpus eravamo al completo, sabato invece avevamo delle defezioni a causa di squalifiche e infortuni, e anche chi ha giocato non stava benissimo. È stata una settimana particolare, perché le fatiche di coppa si sono fatte sicuramente sentire, sia a livello fisico che mentale. Avevo detto durante gli allenamenti ai miei ragazzi che la partita contro Isernia sarebbe stato difficile brillare e che era importante era fare i tre punti. Fortunatamente, questi sono arrivati».

Visto come è andata la partita, è più contento dei 34 minuti giocati senza sbavature dai suoi ragazzi o di quei sei minuti finali dove poteva succedere di tutto, e che potevano portare l'Isernia ad un immeritato pareggio?
«Purtroppo noi, pur essendo cresciuti ed avendo fatto passi notevoli in avanti, paghiamo ancora una certa mancanza di esperienza e di un pizzico di malizia, che ci aiuterebbero a gestire meglio questo tipo di partite. Però è una situazione ampiamente messa in preventivo, va bene così, tutto sommato non potevo chiedere di più ai ragazzi, tanto più che sabato sono scesi in campo anche coloro che solitamente giocano di meno. Piano piano cresceranno anche loro, e il lavoro che stiamo facendo è mirato anche a questo».

È inevitabile parlare di Coppa. Da venerdì, parentesi di prestigio. Come ci si sente a rappresentare la Città della Disfida?
«Da barlettano sono orgoglioso di portare la mia città in una competizione bellissima come sarà quella di venerdì. Questa è la classica ciliegina sulla torta. Sappiamo che ci arriviamo da outsider, speriamo di essere la sorpresa del torneo. La viviamo con tranquillità, notevolmente gasati e particolarmente entusiasti, sapendo di aver conquistato qualcosa di favoloso».

In Veneto torneranno pedine importanti, che non hanno disputato l'ultima di campionato. Victor scenderà in campo dopo aver scontato la squalifica, capitan Calamita tornerà a disposizione. Andrete a Zanè con maggiore convizione nei vostri mezzi?
«Recuperare degli uomini per noi importanti soprattutto a livello di rotazioni ci fa stare un attimo più tranquilli. Poi è ovvio che in ogni partita, avendo ognuna la sua storia, può capitare di tutto».

Con un Capuano così in forma, capace di chiudere la saracinesca sia contro l'Olimpus che contro Isernia, ci si può davvero aspettare di tutto?
«Gianluca è cresciuto tantissimo, aveva già una buona base, ma con il passare delle partite ha acquisito consapevolezza dei propri mezzi. Adesso è diventato sicuramente un giocatore importante per noi».

Capitolo playoff. Giocherete il derby contro il Futsal. Visto il valore della squadra e quanto è sentito il match, era questo l'accoppiamento da evitare?
«Per me il Futsal Barletta non era la squadra da evitare. Abbiamo fatto un grosso campionato, quindi arrivati a questo punto, una vale l'altra. Spero che siano due partite dove si possa giocare al futsal. La mia squadra sa dire la propria se ha la possibilità di giocare al futsal. Spero in due partite normali e tranquille, e che vinca il migliore».

In chiusura, se dovesse scegliere tra la promozione in A2 e la vittoria della Coppa, cosa sceglierebbe?
«Bella domanda (ride ndr). Visto che la A2 diretta è sfumata, meglio la final eight».