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Malagò: «Pietro Mennea ha vinto su tutte le piste, il suo ricordo imperituro»
La lettera del presidente nazionale CONI ricorda la "Freccia del Sud"
Barletta - venerdì 21 marzo 2014
13.23
Emozioni, ricordi, sport e intitolazioni:tutto questo sulla Litoranea di Ponente, da oggi "Litoranea Pietro Mennea". Tante le personalità intervenute, in praesentia e no, tra cui il presidente nazionale del Coni, Giovanni Malagò. La sua lettera, arrivata da Roma, è stata letta da un'emozionata Pia Carmen Lionetti, campionessa barlettana di tiro con l'arco.
«Un anno senza te non cancella un ricordo imperituro. Non fa dissolvere emozioni scolpite nella storia e nell'animo di ogni appassionato. Non c'è addio quando le gesta di un campione e le qualità dell'uomo ci accompagnano in un lungo flashback che vive proiettato all'infinito. Ciao Pietro. E' il saluto dello sport italiano che ti avvolge in un abbraccio senza tempo, più forte della transitorietà. Ringrazio la città di Barletta, il sindaco Pasquale Cascella, il presidente Coni Regionale Elio Sannicandro e i semplici appassionati, che si sono impegnati per regalarti una giornata di orgogliosa commemorazione. Quel dito puntato verso il cielo è scolpito nella leggenda. Un gesto che è simbolo intramontabile del mito Mennea e che è diventata immagine "per sempre". Il Lungomare della tua città prende oggi il tuo nome, come aveva fatto- a settembre dello scorso anno- lo stadio dei Marmi, nel giorno della rievocazione storica del tuo indimenticabile record del mondo sui 200 metri, realizzato a Città del Messico nel 1979. Senza dimenticare la parata di campioni, a cominciare da Usain Bolt, che hanno onorato a giugno la prima edizione del Golden Gala dedicata a te. Piccoli gesti al cospetto della tua immensa grandezza.
Continua a correre e per sempre, Pietro. Con noi al fianco, una freccia senza tempo nel cuore della gente. Hai saputo rendere grande la storia dell'Italia sportiva e umana, lasciandoci in dote un patrimonio inestimabile di valori. Hai scritto pagine di gloria facendo leva sull'abnegazione, lontano dallo stereotipo del superuomo. Uno di noi, che ha allenato i muscoli della volontà superando i limiti, che ha coltivato il talento con il lavoro, diventando grande. Un esempio che non tramonterà mai. E che noi abbiamo il dovere e il piacere di diffondere attraverso molteplici iniziative, concretizzando quello che era il suo sogno: raccogliere i ricordi sportivi in un museo, essere una guida per i più giovani. Sei stato un simbolo di purezza assoluta, un atleta indomito e un professionista qualificato. Che aveva l'ambizione di conquistare la gloria non per vanità ma per l'affermazione dei principi in cui hai sempre creduto, per il riscatto dei meno fortunati. Ci hai insegnato che niente è impossibile, sei stato l'inno della tenacia e della resistenza. Mi sei stato vicino durante la campagna elettorale che ha preceduto la mia elezione alla presidenza del CONI, lo hai fatto con sincera convinzione: la malattia-celata a tutti- non aveva piegato le tue certezze. Mi hai trasferito quel coraggio che ti ha sempre animato. Te ne sono grato. Perchè hai saputo vincere e stupire sulle piste: ma hai lasciato un segno anche per il tuo modo di essere. Ciao Pietro. Per sempre con noi»
[Giovanni Malagò- Presidente nazionale CONI]
«Un anno senza te non cancella un ricordo imperituro. Non fa dissolvere emozioni scolpite nella storia e nell'animo di ogni appassionato. Non c'è addio quando le gesta di un campione e le qualità dell'uomo ci accompagnano in un lungo flashback che vive proiettato all'infinito. Ciao Pietro. E' il saluto dello sport italiano che ti avvolge in un abbraccio senza tempo, più forte della transitorietà. Ringrazio la città di Barletta, il sindaco Pasquale Cascella, il presidente Coni Regionale Elio Sannicandro e i semplici appassionati, che si sono impegnati per regalarti una giornata di orgogliosa commemorazione. Quel dito puntato verso il cielo è scolpito nella leggenda. Un gesto che è simbolo intramontabile del mito Mennea e che è diventata immagine "per sempre". Il Lungomare della tua città prende oggi il tuo nome, come aveva fatto- a settembre dello scorso anno- lo stadio dei Marmi, nel giorno della rievocazione storica del tuo indimenticabile record del mondo sui 200 metri, realizzato a Città del Messico nel 1979. Senza dimenticare la parata di campioni, a cominciare da Usain Bolt, che hanno onorato a giugno la prima edizione del Golden Gala dedicata a te. Piccoli gesti al cospetto della tua immensa grandezza.
Continua a correre e per sempre, Pietro. Con noi al fianco, una freccia senza tempo nel cuore della gente. Hai saputo rendere grande la storia dell'Italia sportiva e umana, lasciandoci in dote un patrimonio inestimabile di valori. Hai scritto pagine di gloria facendo leva sull'abnegazione, lontano dallo stereotipo del superuomo. Uno di noi, che ha allenato i muscoli della volontà superando i limiti, che ha coltivato il talento con il lavoro, diventando grande. Un esempio che non tramonterà mai. E che noi abbiamo il dovere e il piacere di diffondere attraverso molteplici iniziative, concretizzando quello che era il suo sogno: raccogliere i ricordi sportivi in un museo, essere una guida per i più giovani. Sei stato un simbolo di purezza assoluta, un atleta indomito e un professionista qualificato. Che aveva l'ambizione di conquistare la gloria non per vanità ma per l'affermazione dei principi in cui hai sempre creduto, per il riscatto dei meno fortunati. Ci hai insegnato che niente è impossibile, sei stato l'inno della tenacia e della resistenza. Mi sei stato vicino durante la campagna elettorale che ha preceduto la mia elezione alla presidenza del CONI, lo hai fatto con sincera convinzione: la malattia-celata a tutti- non aveva piegato le tue certezze. Mi hai trasferito quel coraggio che ti ha sempre animato. Te ne sono grato. Perchè hai saputo vincere e stupire sulle piste: ma hai lasciato un segno anche per il tuo modo di essere. Ciao Pietro. Per sempre con noi»
[Giovanni Malagò- Presidente nazionale CONI]
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