Calcio a 5
Linero Garrote: «Stiamo facendo la storia di questa società, continuiamo a crescere»
L'attaccante del Cristian Barletta C5 verso il match di Coppa Italia a Sant'Isidoro
Barletta - venerdì 23 gennaio 2015
È senza dubbio uno dei giocatori di maggior classe in rosa, un goleador ed un trascinatore, la sua assenza a Salerno si è fatta sentire ed è probabilmente uno dei motivi che hanno portato il Cristian Barletta alla bruciante ed inattesa sconfitta. Stiamo parlando, l'avrete capito, di Josè Antonio Linero Garrote cannoniere spagnolo, arrivato a Barletta in questa stagione dal dal Minuto 90 di Cordoba e subito entrato alla grande nei meccanismi della formazione biancorossa. Toccherà ancora una volta a lui nella sfida di Coppa Italia in terra di Sicilia trascinare i compagni al successo ed allora, alla vigilia dal match di Sant'Isidoro ascoltiamo le sensazioni dell'iberico.
Josè, a Salerno è arrivata una battuta d'arresto abbastanza inaspettata. Tu eri assente per squalifica, hai guardato la partita? Cosa è successo?
«Prima di tutto, grazie per questa intervista. A Salerno, purtroppo abbiamo avuto l'ennesima prova del fatto che se non giochiamo al 100% possiamo anche perdere. Il problema è anche che siamo 6-7 giocatori che giocano 40 minuti e una rotazione di meno si nota molto dal punto di vista fisico. Una battuta d'arresto può comunque capitare».
Pensi che la sconfitta di Salerno, con il Futsal Bisceglie che è volato a +6 possa essere decisiva per dire addio al sogno del primo posto?
«Ci sono nove partite, 27 punti e possiamo ancora recuperare. È difficile ma tutto è possibile».
Sabato ci sarà l'esordio in Coppa Italia a Sant'Isidoro, sei pronto per rientrare? Che partita ti aspetti?
«Sono pronto. Mi aspetto una partita molto difficile, come sempre quando si gioca in trasferta. So che la loro è una squadra composta da tutti giocatori italiani, penso che sarà una gara equilibrata».
Che giudizio dai a questa prima parte di stagione, tua e della squadra?
«Sono soddisfatto di quanto fatto ma dal mio punto di vista non al 100%. Mi rendo conto che stiamo cambiando la storia del Cristian Barletta, in un anno siamo passati dalla lotta per la salvezza alla lotta per il primato. La squadra è in crescita, in un anno non è facile salire di livello in questa maniera. Ad inizio stagione per noi era impensabile trovarci in seconda posizione e giocarci la possibilità di accedere alla Final Eight di Coppa Italia. Dobbiamo continuare così, piano piano cresceremo. Siamo una squadra che deve lavorare molto, una squadra di gladiatori e corridori, un po' come l'Atletico Madrid, volendo fare un paragone calcistico».
Come procede l'adattamento al campionato italiano?
«La più grande differenza dalla Spagna è il privilegiare la fisicità rispetto alla tattica ed è una cosa a cui ormai sono abituato. Il livello del campionato è molto alto, è un calcio molto molto difficile».
Dove può arrivare questo Cristian Barletta? Quali obiettivi vi ponete?
«Siamo ad un passo dai play-off, li abbiamo praticamente in mano e dobbiamo centrarli. Sarebbe poi un sogno giocare la Final-Eight della Coppa Italia, sarebbe la prima volta per il Cristian Barletta ed è una cosa davvero bella. Per noi è un anno straordinario e possiamo ancora crescere».
Josè, a Salerno è arrivata una battuta d'arresto abbastanza inaspettata. Tu eri assente per squalifica, hai guardato la partita? Cosa è successo?
«Prima di tutto, grazie per questa intervista. A Salerno, purtroppo abbiamo avuto l'ennesima prova del fatto che se non giochiamo al 100% possiamo anche perdere. Il problema è anche che siamo 6-7 giocatori che giocano 40 minuti e una rotazione di meno si nota molto dal punto di vista fisico. Una battuta d'arresto può comunque capitare».
Pensi che la sconfitta di Salerno, con il Futsal Bisceglie che è volato a +6 possa essere decisiva per dire addio al sogno del primo posto?
«Ci sono nove partite, 27 punti e possiamo ancora recuperare. È difficile ma tutto è possibile».
Sabato ci sarà l'esordio in Coppa Italia a Sant'Isidoro, sei pronto per rientrare? Che partita ti aspetti?
«Sono pronto. Mi aspetto una partita molto difficile, come sempre quando si gioca in trasferta. So che la loro è una squadra composta da tutti giocatori italiani, penso che sarà una gara equilibrata».
Che giudizio dai a questa prima parte di stagione, tua e della squadra?
«Sono soddisfatto di quanto fatto ma dal mio punto di vista non al 100%. Mi rendo conto che stiamo cambiando la storia del Cristian Barletta, in un anno siamo passati dalla lotta per la salvezza alla lotta per il primato. La squadra è in crescita, in un anno non è facile salire di livello in questa maniera. Ad inizio stagione per noi era impensabile trovarci in seconda posizione e giocarci la possibilità di accedere alla Final Eight di Coppa Italia. Dobbiamo continuare così, piano piano cresceremo. Siamo una squadra che deve lavorare molto, una squadra di gladiatori e corridori, un po' come l'Atletico Madrid, volendo fare un paragone calcistico».
Come procede l'adattamento al campionato italiano?
«La più grande differenza dalla Spagna è il privilegiare la fisicità rispetto alla tattica ed è una cosa a cui ormai sono abituato. Il livello del campionato è molto alto, è un calcio molto molto difficile».
Dove può arrivare questo Cristian Barletta? Quali obiettivi vi ponete?
«Siamo ad un passo dai play-off, li abbiamo praticamente in mano e dobbiamo centrarli. Sarebbe poi un sogno giocare la Final-Eight della Coppa Italia, sarebbe la prima volta per il Cristian Barletta ed è una cosa davvero bella. Per noi è un anno straordinario e possiamo ancora crescere».