Calcio a 5
Linero Garrote: «Barletta ricorda la mia Spagna, non vedo l’ora di esordire al PalaBorgia»
L'attaccante del Barletta C5 verso la sfida al Salerno
Barletta - venerdì 10 ottobre 2014
Cabeza, corazon y…cojones. Nel rinnovato Barletta Calcio a 5 2014/2015 si parla tanto spagnolo, come la presenza dei tre iberici in rosa, Victor Gonzalez Dell'Aguila, Josè Perez Torreglosa e Josè Antonio Linero Garrote, testimonia. L'avvio dei ragazzi di Chiereghin e del presidente Dazzaro è stato caratterizzato da due convincenti vittorie, contro Modugno e Manfredonia. Sabato al "Paladisfida Mario Borgia" arriva l'Alma Salerno, fanalino di coda. Non vede l'ora del primo bagno di folla interno Linero Garrote classe 1984, ruolo attaccante, arrivato in estate all'ombra di Eraclio dal Minuto 90 di Cordoba. Ecco le sue parole in esclusiva ai microfoni di BarlettaViva:
Linero Garrote, un mese e mezzo a Barletta: come ti trovi?
«Sto molto bene con il gruppo: sono felice di giocare per il Barletta Calcio a 5, siamo una grande squadra e sono convinto della mia scelta».
Sabato per te esordio con tripletta a Manfredonia. Non potevi cominciare meglio...
«E' stata una grande emozione, spero di ripetermi nella prossima partita: l'importante è vincere, ma fare tre gol è sempre molto bello».
Tre spagnoli in gruppo: quanto è importante la presenza di Dell'Aguila e Perez per il tuo ambientamento?
«Molto importante, viviamo insieme e stiamo conoscendo un calcio differente da quello spagnolo: la serie B vive molto di fisico. E' importante avere tre calciatori che parlano la stessa lingua».
In campo c'è però un linguaggio universale.
«Sì, tra noi parliamo spagnolo, con gli altri un po' di italiano, ma alla fine il linguaggio del pallone è come l'amore: universale».
Il tuo rapporto con mister Chiereghin.
«Il mister ha nostra fiducia nella nostra esperienza: conta su di noi e speriamo di ripagarlo sempre meglio con prestazioni convincenti e reti».
Che idea ti sei fatto di Barletta e della sua gente?
«La città è molto bella, molto simile alla Spagna meridionale: mi ricorda molto Cordoba, si vive bene. L'adattamento è più facile per noi, qui si sta bene e la gente è molto cordiale.
Sabato c'è Salerno: cosa c'è nel mirino di Linero Garrote?
«Noi guardiamo sempre partita per partita: non ci poniamo obiettivi a lunga distanza, pensiamo a non sottovalutare l'avversario e a vincere sabato. Non vedo l'ora di esordire al PalaBorgia e spero di bissare la prova di Manfredonia».
Come hai trovato il tifo barlettano?
«Sin qui ho vissuto una sola partita qui, ma sono stato fuori per l'assenza del transfer: c'è calore, ma gli spalti sono alti rispetto al parquet. I nostri tifosi sono però caldi e non vediamo l'ora di regalargli tante gioie».
(Twitter: @GuerraLuca88)
Linero Garrote, un mese e mezzo a Barletta: come ti trovi?
«Sto molto bene con il gruppo: sono felice di giocare per il Barletta Calcio a 5, siamo una grande squadra e sono convinto della mia scelta».
Sabato per te esordio con tripletta a Manfredonia. Non potevi cominciare meglio...
«E' stata una grande emozione, spero di ripetermi nella prossima partita: l'importante è vincere, ma fare tre gol è sempre molto bello».
Tre spagnoli in gruppo: quanto è importante la presenza di Dell'Aguila e Perez per il tuo ambientamento?
«Molto importante, viviamo insieme e stiamo conoscendo un calcio differente da quello spagnolo: la serie B vive molto di fisico. E' importante avere tre calciatori che parlano la stessa lingua».
In campo c'è però un linguaggio universale.
«Sì, tra noi parliamo spagnolo, con gli altri un po' di italiano, ma alla fine il linguaggio del pallone è come l'amore: universale».
Il tuo rapporto con mister Chiereghin.
«Il mister ha nostra fiducia nella nostra esperienza: conta su di noi e speriamo di ripagarlo sempre meglio con prestazioni convincenti e reti».
Che idea ti sei fatto di Barletta e della sua gente?
«La città è molto bella, molto simile alla Spagna meridionale: mi ricorda molto Cordoba, si vive bene. L'adattamento è più facile per noi, qui si sta bene e la gente è molto cordiale.
Sabato c'è Salerno: cosa c'è nel mirino di Linero Garrote?
«Noi guardiamo sempre partita per partita: non ci poniamo obiettivi a lunga distanza, pensiamo a non sottovalutare l'avversario e a vincere sabato. Non vedo l'ora di esordire al PalaBorgia e spero di bissare la prova di Manfredonia».
Come hai trovato il tifo barlettano?
«Sin qui ho vissuto una sola partita qui, ma sono stato fuori per l'assenza del transfer: c'è calore, ma gli spalti sono alti rispetto al parquet. I nostri tifosi sono però caldi e non vediamo l'ora di regalargli tante gioie».
(Twitter: @GuerraLuca88)