Calcio
Lega Pro, la crisi colpisce ancora: fallisce anche il Pergocrema
I gialloblu lombardi affidati ad un curatore fallimentare
Barletta - venerdì 22 giugno 2012
1.48
La crisi economica colpisce fortemente anche il mondo del calcio, specialmente le società di Lega Pro, da sempre gravate da tantissimi costi. Dopo la scomparsa di Piacenza e Triestina, due società storiche appena retrocesse dalla serie B in Lega Pro, tocca ad un'altra protagonista dell'ultima stagione di Prima Divisione. Questa volta a rischiare la scomparsa dalla terza serie nazionale è il Pergocrema degli ex biancorossi Menicozzo, Merito e Fabbro, club nel quale ha militato anche l'esperto mediano biancorosso Fabrizio Romondini. Infatti, il tribunale di Crema ha dichiarato fallita la società gialloblu del Pergocrema, affidando a Claudio Boschiroli l'incarico di curatore fallimentare. La squadra cremasca, che proprio quest'anno compie 80 anni d'età, si potrebbe salvare solo nel caso in cui si presentino acquirenti in grado di accollarsi le spese di gestione per la prossima stagione sportiva. I tempi ristretti (entro il 25 giugno vanno onorati i costi di iscrizione) e la vena di pessimismo presente a Crema fanno pensare al peggio.
Dopo l'addio al calcio professionistico di Piacenza e Triestina, un'altra grande piazza come Crema rischia di scomparire dal calcio che conta. Sarebbe l'ennesimo colpo gobbo per una categoria che sta progressivamente scomparendo. Se l'economia è nel "pallone", a rischiare maggiormente sono le società con più debiti, che non riescono a mantenere per diversi motivi i progetti cominciati. L'addio alla Lega Pro di tutti questi team blasonati avvicina, peraltro, la riforma della vecchia serie C, che potrebbe passare a 66 squadre. In un caso o nell'altro, sotto questo punto di vista sarà un'estate scottante.
Dopo l'addio al calcio professionistico di Piacenza e Triestina, un'altra grande piazza come Crema rischia di scomparire dal calcio che conta. Sarebbe l'ennesimo colpo gobbo per una categoria che sta progressivamente scomparendo. Se l'economia è nel "pallone", a rischiare maggiormente sono le società con più debiti, che non riescono a mantenere per diversi motivi i progetti cominciati. L'addio alla Lega Pro di tutti questi team blasonati avvicina, peraltro, la riforma della vecchia serie C, che potrebbe passare a 66 squadre. In un caso o nell'altro, sotto questo punto di vista sarà un'estate scottante.