Calcio
Lega Pro: il Taranto è fallito, parla l'avv. Russo. Scoperto intanto l'autore della bufala
Ricorreremo fino al Consigio di Stato. D'Addario lascia la presidenza
Barletta - lunedì 2 luglio 2012
10.29
In 24 ore dal paradiso all'inferno: giovedì la falsa notiza di una sentenza del Tar del Lazio che riconsegnava i 6 punti di penalizzazione ai rossoblù di conseguenza la serie B. Da oggi, bene che vada, per il Taranto si aprono le porte della serie D.
La notizia, ufficiale, arriva in una nota inviata dal direttore generale Mike Hulls, che spiega i motivi del fallimento, nonchè delle continue penalizzazioni giunte nel corso della stagione, durante la quale i tesserati più volte non hanno percepito lo stipendio: "L'As Taranto Calcio comunica che, considerata l'attuale situazione economica della società, l'assenza di nuovi investitori e/o sponsor e la mancanza di eventuali trattative in grado di garantire il necessario aumento di capitale sociale non procederà all'invio della domanda di ammissione al campionato di Prima Divisione Lega Pro 2012-13, come previsto dal comunicato ufficiale. Per oltre sei mesi il Presidente e i suoi dirigenti hanno cercato, in Italia ed all'estero, potenziali partner al fine di garantire la permanenza del Taranto in Lega Pro ma nostro malgrado nessuna iniziativa è andata a buon fine".
Ma non è finita: l'Avvocato Russo non sembra intenzionato a mollare e adesso si rivolgerà al Consiglio di Stato: "La Comunità Europea, le cui leggi sono vincolanti per gli Stati membri ha ribadito che sia le società sportive che la FIGC, inquadrate come soggetti economici, sono soggette ai principi della concorrenza. Il TAR non ha tenuto conto di questo e di tante altre sentenze della Corte di Cassazione - ha detto al portale Tuttolegapro.com l'Avvocato Russo - e non se l'è sentita di esprimersi, lavandosene le mani. Secondo noi ci sono gli estremi per ricorrere al Consiglio di Stato e notificheremo già lunedì il nostro ricorso sperando che il Consiglio possa già pronunciarsi il 27 Luglio".
Fondamentale però ai fini del buon esito del ricorso è l'aiuto e la presenza dell'AS Taranto: "Faccio un appello al presidente D'Addario: non deve imbarcarsi economicamente in questa avventura: deve soltanto mettere una firma e intervenire tra i ricorrenti. Può anche fare l'intervento principale, sostenendo la nostra tesi. E lo deve fare per rispetto della città e dei tifosi". Difficile da prevedere la reazione dell'ormai ex Presidente D'Addario, che il 29 giugno ha dichiarato il suo totale disimpegno verso il Taranto Calcio.
Capitolo bufala: al termine della conferenza stampa, si è avvicinato un ragazzo verso l'Avv. Russo che ha confermato di essere l'autore dello scherzo. Lo stesso episodio è stato riportato dall'Avvocato e nonostante la confessione e le scuse, la denuncia resta in piedi. "Io sono anche un magistrato - ha affermato Russo - e adesso sono tenuto a denunciare l'accaduto. Questa persona dovrà chiedere scusa a tutti i tifosi del Taranto, nonché affrontare l'aspetto penale della vicenda".
[Orazio Rotunno]
La notizia, ufficiale, arriva in una nota inviata dal direttore generale Mike Hulls, che spiega i motivi del fallimento, nonchè delle continue penalizzazioni giunte nel corso della stagione, durante la quale i tesserati più volte non hanno percepito lo stipendio: "L'As Taranto Calcio comunica che, considerata l'attuale situazione economica della società, l'assenza di nuovi investitori e/o sponsor e la mancanza di eventuali trattative in grado di garantire il necessario aumento di capitale sociale non procederà all'invio della domanda di ammissione al campionato di Prima Divisione Lega Pro 2012-13, come previsto dal comunicato ufficiale. Per oltre sei mesi il Presidente e i suoi dirigenti hanno cercato, in Italia ed all'estero, potenziali partner al fine di garantire la permanenza del Taranto in Lega Pro ma nostro malgrado nessuna iniziativa è andata a buon fine".
Ma non è finita: l'Avvocato Russo non sembra intenzionato a mollare e adesso si rivolgerà al Consiglio di Stato: "La Comunità Europea, le cui leggi sono vincolanti per gli Stati membri ha ribadito che sia le società sportive che la FIGC, inquadrate come soggetti economici, sono soggette ai principi della concorrenza. Il TAR non ha tenuto conto di questo e di tante altre sentenze della Corte di Cassazione - ha detto al portale Tuttolegapro.com l'Avvocato Russo - e non se l'è sentita di esprimersi, lavandosene le mani. Secondo noi ci sono gli estremi per ricorrere al Consiglio di Stato e notificheremo già lunedì il nostro ricorso sperando che il Consiglio possa già pronunciarsi il 27 Luglio".
Fondamentale però ai fini del buon esito del ricorso è l'aiuto e la presenza dell'AS Taranto: "Faccio un appello al presidente D'Addario: non deve imbarcarsi economicamente in questa avventura: deve soltanto mettere una firma e intervenire tra i ricorrenti. Può anche fare l'intervento principale, sostenendo la nostra tesi. E lo deve fare per rispetto della città e dei tifosi". Difficile da prevedere la reazione dell'ormai ex Presidente D'Addario, che il 29 giugno ha dichiarato il suo totale disimpegno verso il Taranto Calcio.
Capitolo bufala: al termine della conferenza stampa, si è avvicinato un ragazzo verso l'Avv. Russo che ha confermato di essere l'autore dello scherzo. Lo stesso episodio è stato riportato dall'Avvocato e nonostante la confessione e le scuse, la denuncia resta in piedi. "Io sono anche un magistrato - ha affermato Russo - e adesso sono tenuto a denunciare l'accaduto. Questa persona dovrà chiedere scusa a tutti i tifosi del Taranto, nonché affrontare l'aspetto penale della vicenda".
[Orazio Rotunno]