Calcio
Lega Pro, il commento del dg Ghirelli sul weekend di recuperi
Le parole sul sito ufficiale della Lega
Barletta - domenica 19 febbraio 2012
19.44
Puntuali come ogni domenica, al termine delle partite disputate per la Prima e la Seconda Divisione Lega Pro, sono arrivate le parole di commento del Direttore Generale della Lega Pro Francesco Ghirelli, diffuse attraverso il sito ufficiale della Lega Pro: "Oggi si sono giocate poche partite in Prima Divisione - afferma - per recuperare quanto la neve ha causato e ancora lascia strascichi. Siamo orgogliosi di come abbiamo governato venti giorni di bufere di neve, ma il merito principale e' dei club. Abbiamo insieme dato una prova di efficienza e abnegazione e tutto questo mentre il Paese rischiava di fermarsi. Tornando alle partite di recupero in Prima Divisione - prosegue nel discorso Ghirelli - sono state dominate da pareggi senza goal e per oggi possiamo starci. Dalle prossime partite, credo, per quanto il campionato ci ha fatto vedere, riprenderanno reti e spettacolo".
Ghirelli parla poi di Seconda Divisione e del centenario festeggiato dall'Alessandria, lo storico club piemontese: "In Seconda si sono viste partite belle e combattute. Il dato che colpisce- evidenzia Ghirelli- e' la qualita' tecnica generale, confortante e molto positiva. In questa giornata, i riflettori si sono accesi per una grande emozione. I grigi dell'Alessandria hanno festeggiato i 100 anni: un compleanno importante. Si e' respirata la storia del calcio italiano. Cosa se ne puo' trarre come insegnamento? Tre cose. La prima e' quella che sembrano tanti cento anni (e lo sono, se parametrati sulla vita degli uomini) ma in realta' il calcio e' giovane. Il Colosseo e' stato per quattrocentocinquanta anni il luogo principe dello spettacolo, oggi e' meta dei turisti. Il calcio deve rinnovarsi e deve far vincere le regole, altrimenti il rischio di finire sara' molto alto. La seconda, Alessandria e' la citta', il gonfalone, la storia, il comune. Pensavo, guardando i grigi giocare contro il Rimini a chi pensa di far giocare le squadre B della Serie A e mi chiedevo: ma conoscono la storia dell'Italia dei comuni? Sanno la peculiarita' che collega la storia e la vita dei club della Lega Pro con quella dei comuni italiani? Se si spezzasse, sarebbe un processo di "rinsicchimento" fino all'annientamento. La terza: alla testa del club ci sono giovani imprenditori in un connubio speciale con le istituzioni locali, in particolare la Provincia. Il club era arrivato ad un centimetro dal fallimento, volteggiavano gli avvoltoi e i millantatori, se fossero passati oggi il centenario non ci sarebbe stato. Occorre stare attenti, ci sono tanti esempi negativi che aspettano di intervenire sui club in sofferenza. La cosa che meraviglia e' che, spesso, ritorna a farsi avanti chi ha gia' fatto disastri in altre citta'".
"Ho scelto di raccontare il centenario - conclude il Direttore Generale della Lega Pro - perche' c'e' un concentrato di positivita' e di rischi (ormai superati) che ci fanno capire che abbiamo bisogno di una proficua stagione riformista: campionati da cambiare, regole rigorose in tema di bilancio, barriera contro le cosche criminali che inquinano (scommesse ecc); valori da fortificare, apertura ai giovani calciatori, dirigenti qualificati e solidarieta'. Riportare i bambini e le famiglie allo stadio e' uno dei nostri obiettivi. Questo e' il calcio che vogliamo e che deve caratterizzare la nostra Lega. Sara' dura, ma alla fine ce la faremo con il supporto dei club".
Ghirelli parla poi di Seconda Divisione e del centenario festeggiato dall'Alessandria, lo storico club piemontese: "In Seconda si sono viste partite belle e combattute. Il dato che colpisce- evidenzia Ghirelli- e' la qualita' tecnica generale, confortante e molto positiva. In questa giornata, i riflettori si sono accesi per una grande emozione. I grigi dell'Alessandria hanno festeggiato i 100 anni: un compleanno importante. Si e' respirata la storia del calcio italiano. Cosa se ne puo' trarre come insegnamento? Tre cose. La prima e' quella che sembrano tanti cento anni (e lo sono, se parametrati sulla vita degli uomini) ma in realta' il calcio e' giovane. Il Colosseo e' stato per quattrocentocinquanta anni il luogo principe dello spettacolo, oggi e' meta dei turisti. Il calcio deve rinnovarsi e deve far vincere le regole, altrimenti il rischio di finire sara' molto alto. La seconda, Alessandria e' la citta', il gonfalone, la storia, il comune. Pensavo, guardando i grigi giocare contro il Rimini a chi pensa di far giocare le squadre B della Serie A e mi chiedevo: ma conoscono la storia dell'Italia dei comuni? Sanno la peculiarita' che collega la storia e la vita dei club della Lega Pro con quella dei comuni italiani? Se si spezzasse, sarebbe un processo di "rinsicchimento" fino all'annientamento. La terza: alla testa del club ci sono giovani imprenditori in un connubio speciale con le istituzioni locali, in particolare la Provincia. Il club era arrivato ad un centimetro dal fallimento, volteggiavano gli avvoltoi e i millantatori, se fossero passati oggi il centenario non ci sarebbe stato. Occorre stare attenti, ci sono tanti esempi negativi che aspettano di intervenire sui club in sofferenza. La cosa che meraviglia e' che, spesso, ritorna a farsi avanti chi ha gia' fatto disastri in altre citta'".
"Ho scelto di raccontare il centenario - conclude il Direttore Generale della Lega Pro - perche' c'e' un concentrato di positivita' e di rischi (ormai superati) che ci fanno capire che abbiamo bisogno di una proficua stagione riformista: campionati da cambiare, regole rigorose in tema di bilancio, barriera contro le cosche criminali che inquinano (scommesse ecc); valori da fortificare, apertura ai giovani calciatori, dirigenti qualificati e solidarieta'. Riportare i bambini e le famiglie allo stadio e' uno dei nostri obiettivi. Questo e' il calcio che vogliamo e che deve caratterizzare la nostra Lega. Sara' dura, ma alla fine ce la faremo con il supporto dei club".