Calcio
Lega Pro, Ghirelli soddisfatto dell'emergenza superata nel weekend
Le parole del direttore sul sito ufficiale della Lega
Barletta - lunedì 13 febbraio 2012
9.34
La neve, l'annullamento delle scommesse totocalcistiche, e poi il campo, con partite tirate e risultati pesanti. C'è tutto nelle dichiarazioni post-weekend di Francesco Ghirelli, direttore della Lega Pro, che ha parlato sul sito ufficiale della Lega presieduta da Mario Macalli. "Nonostante la neve e le poche partite (e' stato annullato il Totocalcio. Ora ha un peso inferiore, ma nella storia del Totocalcio l'annullamento e' un fatto piu' unico che raro) - dichiara Ghirelli- in prima Divisione, in particolare, e' spettacolo. Neanche una partita finita 0-0 e quattro vittorie esterne. Nel girone A il pareggio in casa del Taranto, offre un'occasione per allungare alla Ternana nel posticipo di domani a Benevento. Nel girone B, il Trapani con la vittoria contro lo Spezia allunga il distacco dal Siracusa, che perde a Cremona. La vittoria della Cremonese, quelle del Pergocrema, del Barletta, del Portogruaro rendono più' avvincente il campionato. E poi ci saranno i recuperi e ci divertiremo. Anche il campionato di seconda Divisione e' frizzante e incerto. Nel girone A il pareggio odierno del Casale, offre una bella opportunità nel recupero al Rimini. La vittoria del Cuneo da' piu' incertezza nella lotta al vertice. Nel girone B sembra tutto riaprirsi in vetta con il pareggio esterno del Perugia e la vittoria del Catanzaro ed anche quelle del Vigor Lamezia e della Paganese. Poi occorrera' aspettare il recupero della squadra aquilana".
"Bello, molto bello - aggiunge il direttore- il campionato in ogni girone. E poi, in ogni giornata funestata dal maltempo, c'e un episodio esemplare che dimostra la sportività' e l'attaccamento nel voler giocare. Domenica scorsa il Campobasso ando' a Perugia con strade impossibili, ieri il Santarcangelo ha affrontato la trasferta per giocare con il Renate, nonostante la neve che rendeva il viaggio difficoltoso. In una giornata così affascinante sportivamente sul piano tecnico e splendida per abnegazione ed organizzazione delle società' contro l'eccezionale maltempo, non possiamo dimenticare i problemi".
"Sono arrivate come una mannaia - continua il direttore della Lega Pro - le penalizzazioni per mancati adempimenti o nei pagamenti degli emolumenti ai calciatori e per le scadenze erariali. Dobbiamo dire che non è tutto, il prossimo 14 febbraio, ci sarà un'altra scadenza, che si annuncia terribile. C' è un solo modo per evitare guai peggiori: procedere velocemente in consiglio federale, rompere gli indugi e le resistenze. L'obiettivo della Lega Pro e' quello di arrivare a tre gironi di Prima Divisione da venti squadre ciascuno. La crisi che attraversa il mondo non consente più agli imprenditori di investire una parte degli utili nel calcio. In questa fase, chi fa utili è diventato un esempio raro. Per fortuna, la lungimiranza del presidente Macalli, che per anni ha predicato, inascoltato, nel deserto calcistico italiano, ha consentito di anticipare i tempi e la riforma e' già partita da questo campionato con il taglio di un girone di Seconda Divisione. Il capitolo penalizzazioni e' la triste conferma dell'urgenza della riforma. Le penalizzazioni falsano il campionato? Credo che le penalizzazioni siano un modo per evitare che si falsi il campionato. Mi spiego, se io ho un club e acquisto un numero di calciatori superiore a quello di un altro team che e' ligio al rispetto delle regole e quindi non si rafforza calcisticamente, come fa la Lega, in assenza della riforma dei campionati, a garantire al massimo la regolarità degli stessi? Ha un solo sistema, penalizzare i club che acquistano al di sopra delle loro possibilità economiche e non pagano gli emolumenti dei loro giocatori. Se non si facesse cosi, allora sì che verrebbe falsato il campionato. Parafrasando un detto comune si potrebbe dire: le penalizzazioni sono la medicina per evitare e limitare la cancrena. La riforma del campionato e' la cura per guarire in modo marcato".
"Bello, molto bello - aggiunge il direttore- il campionato in ogni girone. E poi, in ogni giornata funestata dal maltempo, c'e un episodio esemplare che dimostra la sportività' e l'attaccamento nel voler giocare. Domenica scorsa il Campobasso ando' a Perugia con strade impossibili, ieri il Santarcangelo ha affrontato la trasferta per giocare con il Renate, nonostante la neve che rendeva il viaggio difficoltoso. In una giornata così affascinante sportivamente sul piano tecnico e splendida per abnegazione ed organizzazione delle società' contro l'eccezionale maltempo, non possiamo dimenticare i problemi".
"Sono arrivate come una mannaia - continua il direttore della Lega Pro - le penalizzazioni per mancati adempimenti o nei pagamenti degli emolumenti ai calciatori e per le scadenze erariali. Dobbiamo dire che non è tutto, il prossimo 14 febbraio, ci sarà un'altra scadenza, che si annuncia terribile. C' è un solo modo per evitare guai peggiori: procedere velocemente in consiglio federale, rompere gli indugi e le resistenze. L'obiettivo della Lega Pro e' quello di arrivare a tre gironi di Prima Divisione da venti squadre ciascuno. La crisi che attraversa il mondo non consente più agli imprenditori di investire una parte degli utili nel calcio. In questa fase, chi fa utili è diventato un esempio raro. Per fortuna, la lungimiranza del presidente Macalli, che per anni ha predicato, inascoltato, nel deserto calcistico italiano, ha consentito di anticipare i tempi e la riforma e' già partita da questo campionato con il taglio di un girone di Seconda Divisione. Il capitolo penalizzazioni e' la triste conferma dell'urgenza della riforma. Le penalizzazioni falsano il campionato? Credo che le penalizzazioni siano un modo per evitare che si falsi il campionato. Mi spiego, se io ho un club e acquisto un numero di calciatori superiore a quello di un altro team che e' ligio al rispetto delle regole e quindi non si rafforza calcisticamente, come fa la Lega, in assenza della riforma dei campionati, a garantire al massimo la regolarità degli stessi? Ha un solo sistema, penalizzare i club che acquistano al di sopra delle loro possibilità economiche e non pagano gli emolumenti dei loro giocatori. Se non si facesse cosi, allora sì che verrebbe falsato il campionato. Parafrasando un detto comune si potrebbe dire: le penalizzazioni sono la medicina per evitare e limitare la cancrena. La riforma del campionato e' la cura per guarire in modo marcato".