Calcio
Lega Pro: avanti un altro, anche il Piacenza Calcio dichiara il fallimento
Dopo la Triestina, scompare il club emiliano
Barletta - giovedì 21 giugno 2012
Dopo l'annuncio della Triestina di due giorni fa, ieri è il turno di un'altra storica squadra del calcio italiano, il Piacenza. In comune il fallimento. La società biancorossa, scesa nell'ultima stagione, dalla Prima alla Seconda Divisione, stesso girone del Barletta, era sotto esercizio provvisorio e alla mezzanotte tra lunedì e martedì sono scaduti i termini. Manca solo l'atto formale da parte dei curatori fallimentari, Franco Spezia e Germano Montanari, che attendono di portare i registri in tribunale, ma i crismi dell'ufficialità già ci sono, il Piacenza Calcio non esiste più.
Eppure il debito del club emiliano non era esorbitante, appena 500 mila euro, ma neanche l'ultima base d'acquisto, pari a 50 mila euro, ha impedito all'ennesima battuta d'asta di restare deserta. Lo scandalo del calcioscommesse e il disamore del territorio, le principali cause della mancanza di offerte per le quote societarie.
Negli ultimi 21 anni la società il Piacenza ha vissuto momenti importanti, a livello di club e giocatori, lanciando due campioni del mondo quali Alberto Gilardino e Filippo Inzaghi. Di proprietà della famiglia Garilli, ha disputato otto campionati di serie A e dodici di serie B. Poi la crisi, due retrocessioni ai playout ed una crisi economica e sportiva senza fine.
E'stata istituita una fondazione «Salva Piace», composto da soli volontari, i quali lavoreranno sodo per un «rinascimento biancorosso» e che già da martedì sera sarà all'opera per cercare di far ripartire la squadra, con un altro nome, attraverso abbinamenti o altre soluzioni da uno dei campionati dilettanti.
[Orazio Rotunno]
Eppure il debito del club emiliano non era esorbitante, appena 500 mila euro, ma neanche l'ultima base d'acquisto, pari a 50 mila euro, ha impedito all'ennesima battuta d'asta di restare deserta. Lo scandalo del calcioscommesse e il disamore del territorio, le principali cause della mancanza di offerte per le quote societarie.
Negli ultimi 21 anni la società il Piacenza ha vissuto momenti importanti, a livello di club e giocatori, lanciando due campioni del mondo quali Alberto Gilardino e Filippo Inzaghi. Di proprietà della famiglia Garilli, ha disputato otto campionati di serie A e dodici di serie B. Poi la crisi, due retrocessioni ai playout ed una crisi economica e sportiva senza fine.
E'stata istituita una fondazione «Salva Piace», composto da soli volontari, i quali lavoreranno sodo per un «rinascimento biancorosso» e che già da martedì sera sarà all'opera per cercare di far ripartire la squadra, con un altro nome, attraverso abbinamenti o altre soluzioni da uno dei campionati dilettanti.
[Orazio Rotunno]