Calcio
Le voci dagli spogliatoi di Barletta-Latina: parola a Federico Cerone
Il centrocampista racconta le emozioni del pareggio con i laziali
Barletta - lunedì 3 ottobre 2011
Barletta-Latina non è stata certo la miglior partita giocata dal Barletta, e ha lasciato tutti, pubblico compreso, con l'amaro in bocca per quel che poteva essere e che non è stato. Ci si attendeva un Barletta arrembante, propositivo, voglioso di riscattare l'opaca e deludente trasferta di Lanciano, e invece l'ottimo Latina di mister Sanderra mette in evidenza tutte le carenze di una squadra a tratti parsa priva di mordente, di vigore agonistica. È mancato troppo spesso l'ultimo passaggio, e la voglia di strafare ha portato gli avanti biancorossi a fare qualche dribbling di troppo. Al termine dell'incontro, che porta il Barletta a quota 8 punti, la voce degli spogliatoi è quella dell'autore del gol del momentaneo vantaggio biancorosso, Federico Cerone. Il romano, subentrato all'infortunato Simoncelli, ha confezionato un gol stupendo, e all'ultimo secondo si è persino procurato il rigore che poteva cambiare le sorti dell'incontro, ma l'arbitro Saia non era dello stesso avviso, commettendo un palese errore di valutazione. Cerone esprime profondo rammarico per la mancata conquista dei tre punti, ma ritiene ingenerose le critiche e i fischi rivolti ai biancorossi a fine incontro. Ecco le dichiarazioni del centrocampista offensivo ex Pisa:
«Secondo me è stata una partita difficile, una partita maschia. Abbiamo concesso, se non sbaglio, solo una palla gol, tra l'altro su un contropiede. Una palla gol bisogna concederla in tutta la partita, alla prima occasione stiamo stati puniti, per di più su una ripartenza. Ci prendiamo questo punto, però abbiamo giocato una buona partita, sicuramente di qualità non altissima, però una partita giusta. Non parlerei di cali di concentrazione, perché quella c'è stata, la voglia c'era. Loro si chiudevano e ripartivano. Poi gli ultimi minuti è stata una partita strana. Loro dopo aver fatto gol sono andati tutti dietro. La voglia di fare punti era importante. Non ho visto le immagini, ma penso che il rigore all'ultimo sia nettissimo. Non avevo alcun motivo per cadere. Stavo andando in porta, ho stoppato la palla. Ho visto che mi tiravano giù. Volevamo fare il 2-0, non ci siamo accontentati dell'1-0, ma il gol ci ha tagliato le gambe. Però la voglia c'è stata e da martedì ripartiamo per Bassano, per riprenderci quello che ci è stato tolto. Non parlerei dei moduli, che lasciano il tempo che trovano, Zappacosta e Di Cecco sono entrati e hanno fatto bene, cercando come tutta la squadra di trovare il gol del vantaggio».
In ogni caso, a Bassano servirà un Barletta diverso da quello visto quest'oggi…
«Secondo me è stata una partita difficile, una partita maschia. Abbiamo concesso, se non sbaglio, solo una palla gol, tra l'altro su un contropiede. Una palla gol bisogna concederla in tutta la partita, alla prima occasione stiamo stati puniti, per di più su una ripartenza. Ci prendiamo questo punto, però abbiamo giocato una buona partita, sicuramente di qualità non altissima, però una partita giusta. Non parlerei di cali di concentrazione, perché quella c'è stata, la voglia c'era. Loro si chiudevano e ripartivano. Poi gli ultimi minuti è stata una partita strana. Loro dopo aver fatto gol sono andati tutti dietro. La voglia di fare punti era importante. Non ho visto le immagini, ma penso che il rigore all'ultimo sia nettissimo. Non avevo alcun motivo per cadere. Stavo andando in porta, ho stoppato la palla. Ho visto che mi tiravano giù. Volevamo fare il 2-0, non ci siamo accontentati dell'1-0, ma il gol ci ha tagliato le gambe. Però la voglia c'è stata e da martedì ripartiamo per Bassano, per riprenderci quello che ci è stato tolto. Non parlerei dei moduli, che lasciano il tempo che trovano, Zappacosta e Di Cecco sono entrati e hanno fatto bene, cercando come tutta la squadra di trovare il gol del vantaggio».
In ogni caso, a Bassano servirà un Barletta diverso da quello visto quest'oggi…