Calcio
Le parole di un portiere...mondiale: intervista a Gianluca Pagliuca
L'ex estremo difensore di Inter, Sampdoria e Nazionale: «L'Italia può arrivare in fondo a Euro 2012»
Barletta - sabato 23 giugno 2012
Numeri da paura, numeri da record-man. 634 partite nel campionato di serie A, 1 campionato, 3 Coppe Italia, una Supercoppa Italiana e una Coppa delle Coppe vinte con la Sampdoria, una Coppa Uefa vinta con l'Inter, 39 presenze con la Nazionale azzurra, due mondiali (Usa '94 e Francia '98) disputati da titolare. Numeri splendidi ai quali si somma un record ancora unico nella nostra Serie A: per più di sette stagioni, dal 1999-2000 fino a metà 2006-2007, non ha saltato neanche una partita di campionato. Tutto questo serve per raccontare Gianluca Pagliuca, uno dei più forti portieri della storia del calcio italiano, oggi 45 anni e commentatore sportivo per Mediaset Premium. Inter, Sampdoria, Bologna e Ascoli nel suo passato: Pagliuca si è concesso ai microfoni di Barlettalife.it per parlare della Nazionale di Cesare Prandelli, attesa domenica dall'impegno con l'Inghilterra nei quarti di finale, e del momento del calcio italiano, con particolare riferimento alla Lega Pro:
Come le è sembrata la Nazionale italiana nei primi tre incontri disputati sin qui?
« Le prime tre partite degli Azzurri hanno avuto un andamento simile: un primo tempo giocato bene, un secondo tempo giocato male nei primi due incontri, mentre contro l'Irlanda siamo andati male nel primo tempo e ci siamo ripresi nella seconda frazione. Una Nazionale che ha fatto il suo compito, senza trovare però grande continuità nell'arco dei novanta minuti».
Secondo lei la scelta di portare a Euro 2012 tre portieri come Buffon, De Sanctis e Sirigu è stata giusta? Si è parlato anche delle mancate convocazioni di estremi maggiormente esperti come Sorrentino e Abbiati...
« In tutte le gerarchie precedenti della Nazionale, anche quando ho giocato io, c'erano due portieri forti ed esperti e un terzo bravo e giovane, sul quale si lavorava in prospettiva: quindi ritengo per questo corretto affiancare Sirigu, il giovane più in fora a due mostri sacri come Buffon e De Sanctis. Sirigu ha fatto comunque bene nel Paris Saint Germain, in un campionato importante, dove ha reso bene, ed è stato preferito a Viviano, che ha giocato un campionato positivo, ma è stato evidentemente condizionato dall'infortunio subito al ginocchio».
Come giudica il livello complessivo dei portieri a Euro 2012? Abbiamo visto un Cech discreto, il deludente Sifakis della Grecia, e degli ottimi Buffon, Neuer e Casillas.
« Buffon, Neuer e Casillas sono professionisti eccezionali, e rappresentano la continuità, il gotha del calcio in quanto a portieri oggi. Cech per me ha fatto un buon Europeo, ha commesso solo un errore dovuto per me al fatto di voler evitare lo scontro con un suo compagno (contro la Grecia, ndr), e ha perso il pallone. Ma Cech ha contribuito nelle vittorie del Chelsea in Champions League e FA Cup, non dimentichiamolo».
Lei ha giocato da titolare ben due Mondiali. Come si arriva in fondo a competizioni continentali e intercontinentali? E soprattutto, la Nazionale azzurra ha le qualità per arrivare in fondo a Euro 2012?
« Per me l'Italia ha le caratteristiche adatte. Con l'Inghilterra sarà dura: loro giocano "all'italiana", ti attendono e ripartono, sarà difficile vincere entro i primi 90 minuti. Per quanto riguarda l'arrivare in fondo alla competizione, è dura: se trovassimo la Germania in particolare, anche se il computo degli incontri con i teutonici ci dice bene, ma oggi la Germania è davvero forte».
Chi deciderà Italia-Inghilterra? Quanto potrebbe pesare il rischio rigori con l'Inghilterra, rischio che proprio Buffon ieri in conferenza ha detto di voler evitare?
« Credo che i portieri saranno determinanti: sia Buffon che Hart, che mi piace davvero tanto anche se negli Europei non sta rendendo molto bene, saranno importanti. Per quanto riguarda gli uomini di movimento, punto su Balotelli e Rooney».
Non possiamo non toccare il momento complicato del calcio italiano, tra scandalo-calcioscommesse e crisi economica. In particolare in Lega Pro i club che falliscono sono all'ordine del giorno. Come si risolve questo problema?
« La soluzione non è nei ripescaggi. Bisogna vedere quali società siano messe male economicamente e farle ripartire da un campionato inferiore, anche a costo di dimezzare i componenti della Lega Pro. E' fondamentale però per avere club che paghino regolarmente i loro tesserati, serie. Anche questi problemi hanno talvolta determinato il calcio-scommesse: se un calciatore di Lega Pro non prende lo stipendio per mesi, purtroppo questi "cattivi pensieri" possono anche venire ad alcuni».
Sappiamo tutto del Pagliuca calciatore. Oggi lei cosa fa? Quali sono i progetti per il futuro?
« Collaboro da due anni con Mediaset Premium come commentatore tecnico, ed è un ruolo che mi piace molto».
Ma le piacerebbe un futuro da allenatore?
« Da allenatore ho già conseguito diversi patentini. Potrei allenare anche il Real Madrid (ride, ndr). Però oggi in Italia esistono 30-40.000 allenatori, al momento non ne sento il bisogno. Mi piace vivere le partite in tribuna senza l'assillo e la pressione di quando giocavo, magari con tuo figlio in maniera più rilassata. Facendo l'allenatore tornerei a essere sotto stress, al momento non ne sento l'esigenza».
Qual è il suo pronostico secco su Italia-Inghilterra?
« Vince l'Italia ai calci di rigore».
(Twitter: @GuerraLuca88)
Come le è sembrata la Nazionale italiana nei primi tre incontri disputati sin qui?
« Le prime tre partite degli Azzurri hanno avuto un andamento simile: un primo tempo giocato bene, un secondo tempo giocato male nei primi due incontri, mentre contro l'Irlanda siamo andati male nel primo tempo e ci siamo ripresi nella seconda frazione. Una Nazionale che ha fatto il suo compito, senza trovare però grande continuità nell'arco dei novanta minuti».
Secondo lei la scelta di portare a Euro 2012 tre portieri come Buffon, De Sanctis e Sirigu è stata giusta? Si è parlato anche delle mancate convocazioni di estremi maggiormente esperti come Sorrentino e Abbiati...
« In tutte le gerarchie precedenti della Nazionale, anche quando ho giocato io, c'erano due portieri forti ed esperti e un terzo bravo e giovane, sul quale si lavorava in prospettiva: quindi ritengo per questo corretto affiancare Sirigu, il giovane più in fora a due mostri sacri come Buffon e De Sanctis. Sirigu ha fatto comunque bene nel Paris Saint Germain, in un campionato importante, dove ha reso bene, ed è stato preferito a Viviano, che ha giocato un campionato positivo, ma è stato evidentemente condizionato dall'infortunio subito al ginocchio».
Come giudica il livello complessivo dei portieri a Euro 2012? Abbiamo visto un Cech discreto, il deludente Sifakis della Grecia, e degli ottimi Buffon, Neuer e Casillas.
« Buffon, Neuer e Casillas sono professionisti eccezionali, e rappresentano la continuità, il gotha del calcio in quanto a portieri oggi. Cech per me ha fatto un buon Europeo, ha commesso solo un errore dovuto per me al fatto di voler evitare lo scontro con un suo compagno (contro la Grecia, ndr), e ha perso il pallone. Ma Cech ha contribuito nelle vittorie del Chelsea in Champions League e FA Cup, non dimentichiamolo».
Lei ha giocato da titolare ben due Mondiali. Come si arriva in fondo a competizioni continentali e intercontinentali? E soprattutto, la Nazionale azzurra ha le qualità per arrivare in fondo a Euro 2012?
« Per me l'Italia ha le caratteristiche adatte. Con l'Inghilterra sarà dura: loro giocano "all'italiana", ti attendono e ripartono, sarà difficile vincere entro i primi 90 minuti. Per quanto riguarda l'arrivare in fondo alla competizione, è dura: se trovassimo la Germania in particolare, anche se il computo degli incontri con i teutonici ci dice bene, ma oggi la Germania è davvero forte».
Chi deciderà Italia-Inghilterra? Quanto potrebbe pesare il rischio rigori con l'Inghilterra, rischio che proprio Buffon ieri in conferenza ha detto di voler evitare?
« Credo che i portieri saranno determinanti: sia Buffon che Hart, che mi piace davvero tanto anche se negli Europei non sta rendendo molto bene, saranno importanti. Per quanto riguarda gli uomini di movimento, punto su Balotelli e Rooney».
Non possiamo non toccare il momento complicato del calcio italiano, tra scandalo-calcioscommesse e crisi economica. In particolare in Lega Pro i club che falliscono sono all'ordine del giorno. Come si risolve questo problema?
« La soluzione non è nei ripescaggi. Bisogna vedere quali società siano messe male economicamente e farle ripartire da un campionato inferiore, anche a costo di dimezzare i componenti della Lega Pro. E' fondamentale però per avere club che paghino regolarmente i loro tesserati, serie. Anche questi problemi hanno talvolta determinato il calcio-scommesse: se un calciatore di Lega Pro non prende lo stipendio per mesi, purtroppo questi "cattivi pensieri" possono anche venire ad alcuni».
Sappiamo tutto del Pagliuca calciatore. Oggi lei cosa fa? Quali sono i progetti per il futuro?
« Collaboro da due anni con Mediaset Premium come commentatore tecnico, ed è un ruolo che mi piace molto».
Ma le piacerebbe un futuro da allenatore?
« Da allenatore ho già conseguito diversi patentini. Potrei allenare anche il Real Madrid (ride, ndr). Però oggi in Italia esistono 30-40.000 allenatori, al momento non ne sento il bisogno. Mi piace vivere le partite in tribuna senza l'assillo e la pressione di quando giocavo, magari con tuo figlio in maniera più rilassata. Facendo l'allenatore tornerei a essere sotto stress, al momento non ne sento l'esigenza».
Qual è il suo pronostico secco su Italia-Inghilterra?
« Vince l'Italia ai calci di rigore».
(Twitter: @GuerraLuca88)