
Calcio
Le pagelle di Virtus Lanciano – Barletta
Angeletti migliore in campo, male Franchini, da rivedere Sicignano
Barletta - lunedì 26 settembre 2011
11.07
Un ko che non può certo lasciare rimpianti e insoddisfazione in casa biancorossa, quello rimediato ieri sul prato del "Biondi" contro la sorprendente Virtus Lanciano di Carmine Gautieri. I ritmi alti, il pressing costante e la difesa compatta proposti dai frentani per l'intera partita, anche in inferiorità numerica dopo l'espulsione di Vastola per doppia ammonizione, hanno avuto la meglio su un Barletta a tratti abulico, quasi svogliato nella prima frazione, troppo confusionario ed esposto ai contropiedi dei rossoneri nel finale. Uno scivolone da dimenticare e riscattare prontamente se si vuole puntare con decisione alla cadetteria, dimenticando questo 1-2 firmato da Turchi, Mazzeo e Mammarella. Analizziamo nel dettaglio le prestazioni dei 22 scesi in campo per il match giocato tra frentani e biancorossi:
Sicignano 5,5: incolpevole in occasione del calcio di rigore, quando Turchi lo spiazza. Al 90' poteva respingere meglio quella punizione di Mammarella che si è rivelata decisiva ai fini del risultato. Deve ancora ritrovare lo smalto d'un tempo.
Mazzarani 6: solito motorino instancabile sulla fascia. Deve fare i conti con un Improta ispirato nella prima frazione, che progressivamente si spegne soprattutto per merito suo. Dalla sua parte non si spinge quasi mai, ma quando chiamato in causa il "Mazza" si fa sempre trovare pronto.
Mengoni 6,5: solita diga implacabile. Ha contro un avversario di tutto rispetto, arcigno e difficile da controllare quale Pavoletti, ma non si scompone e quasi sempre vince il confronto con il terminale avanzato rossonero. Poi arriva Chiricò che gli fa vedere i fantasmi, gli toglie il 7 pieno, oltre a guadagnare la punizione che si è rivelata decisiva ai fini del risultato.
Migliaccio 6: anche per lui discreto lavoro contenitivo. La difesa non sbanda mai fin quando l'ex Taranto è in campo, e anche il calcio di rigore non può pesare su alcuna coscienza essendo un penalty fantasma.
dal 69' Infantino 6: entra a gara in corso, ma incide poco in avanti, pur apportando ulteriore peso offensivo. Meriterebbe un minutaggio maggiore.
Angeletti 7 (IL MIGLIORE): corre a più non posso sulla fascia. È tonico e sgusciante, raddoppia costantemente e mette in difficoltà la difesa frentana. Dalla sua parte si spinge con costanza, dal 1' al 90'.
Hanine 6: in settimana aveva confessato di trovarsi bene sulla linea mediana, ma evidentemente non ha le doti di intenditore, e con Di Cecco forma una coppia di sarti più che di mastini in grado di mordere le caviglie dei mediani avversari. Cuce bene il gioco ma è in calo rispetto alle altre apparizioni. Fa posto a Menicozzo.
dal 74' Menicozzo 6: bentornato Michele! Il buon Menicozzo, metronomo dei tempi che furono, ritorna a calcare il campo di gioco e lo fa ridando alla mediana biancorossa quella consistenza interdittoria che era mancata quando in campo c'era la coppia dei sarti.
Di Cecco 5,5: pur dichiarando di sentire solo relativamente l'emozione, non gioca la sua partita migliore. Offre pochi spunti e trame di gioco spesso prevedibili dai suoi ex compagni. Si fa anche ammonire per un intervento duro.
Schetter 6,5: moto perpetuo per l'ex Cavese, in grado di mettere spesso in difficoltà la difesa avversaria. Non a caso le incursioni biancorosse provengono tutte dal suo versante, dove con Angeletti costituisce una coppia naturale e ben affiatata.
Mazzeo 6: solito motore del gioco barlettano, questa volta il suo lavoro viene oscurato maggiormente dalla forma smagliante della difesa abruzzese. Divora un paio di occasioni. Non doveva sbagliare quel gol a botta sicura in pieno recupero, anche se la sua freddezza dal dischetto riporta momentaneamente a galla i biancorossi.
Franchini 5 (IL PEGGIORE): praticamente impalpabile la partita dell'ex Atletico Roma. Sovrastato da Mammarella, al biondo trequartista biancorosso il dribbling oggi non vuole proprio entrare. Non trova mai lo spunto giusto, e per questo Cari lo sostituisce con Simoncelli.
dal 76' Simoncelli sv: probabilmente la sua velocità da centometrista poteva servire prima, considerando la giornata no di Franchini.
Di Gennaro 6: solito lavoro di sponda ben fatto, con animo di guerriero e spirito di sacrificio. Lotta contro due leoni, Massoni e Amenta, che spesso hanno la meglio, ma la sua rivincita è il rigore guadagnato con merito. Forse doveva tirarlo lui..
Mister Cari 5,5: si ostina con il centrocampo dei sarti, ma contro i frentani era necessario inserire almeno un intenditore in più. L'attacco non gli da le solite indicazioni positive, e probabilmente Infantino e SImoncelli andavano inseriti prima. Troppa spregiudicatezza dal 1', poco coraggio quando le cose si stavano mettendo male
Sig. Aversano della sez. di Treviso 5: un paio di dubbi nella sua direzione arbitrale. Pesa sulla sua coscienza il rigore concesso ai frentani, per lo meno dubbio, se non inesistente. Giusta la decisione sul penalty biancorosso. Gestione dei cartellini e del gioco all'inglese, anche se la partita meritava qualche fischio in più.
PAGELLE VIRTUS LANCIANO: Aridità 6,5; Vastola 5,5, Massoni 6,5, Amenta 6,5, Mammarella 7,5; D'Aversa 6,5, Capece 6,5, Volpe 6,5; Turchi 6,5 (65' Aquilanti 6,5), Pavoletti 7 (76' Margarita 6), Improta 5,5 (84' Chiricò sv). Allenatore: Gautieri 7.
Sicignano 5,5: incolpevole in occasione del calcio di rigore, quando Turchi lo spiazza. Al 90' poteva respingere meglio quella punizione di Mammarella che si è rivelata decisiva ai fini del risultato. Deve ancora ritrovare lo smalto d'un tempo.
Mazzarani 6: solito motorino instancabile sulla fascia. Deve fare i conti con un Improta ispirato nella prima frazione, che progressivamente si spegne soprattutto per merito suo. Dalla sua parte non si spinge quasi mai, ma quando chiamato in causa il "Mazza" si fa sempre trovare pronto.
Mengoni 6,5: solita diga implacabile. Ha contro un avversario di tutto rispetto, arcigno e difficile da controllare quale Pavoletti, ma non si scompone e quasi sempre vince il confronto con il terminale avanzato rossonero. Poi arriva Chiricò che gli fa vedere i fantasmi, gli toglie il 7 pieno, oltre a guadagnare la punizione che si è rivelata decisiva ai fini del risultato.
Migliaccio 6: anche per lui discreto lavoro contenitivo. La difesa non sbanda mai fin quando l'ex Taranto è in campo, e anche il calcio di rigore non può pesare su alcuna coscienza essendo un penalty fantasma.
dal 69' Infantino 6: entra a gara in corso, ma incide poco in avanti, pur apportando ulteriore peso offensivo. Meriterebbe un minutaggio maggiore.
Angeletti 7 (IL MIGLIORE): corre a più non posso sulla fascia. È tonico e sgusciante, raddoppia costantemente e mette in difficoltà la difesa frentana. Dalla sua parte si spinge con costanza, dal 1' al 90'.
Hanine 6: in settimana aveva confessato di trovarsi bene sulla linea mediana, ma evidentemente non ha le doti di intenditore, e con Di Cecco forma una coppia di sarti più che di mastini in grado di mordere le caviglie dei mediani avversari. Cuce bene il gioco ma è in calo rispetto alle altre apparizioni. Fa posto a Menicozzo.
dal 74' Menicozzo 6: bentornato Michele! Il buon Menicozzo, metronomo dei tempi che furono, ritorna a calcare il campo di gioco e lo fa ridando alla mediana biancorossa quella consistenza interdittoria che era mancata quando in campo c'era la coppia dei sarti.
Di Cecco 5,5: pur dichiarando di sentire solo relativamente l'emozione, non gioca la sua partita migliore. Offre pochi spunti e trame di gioco spesso prevedibili dai suoi ex compagni. Si fa anche ammonire per un intervento duro.
Schetter 6,5: moto perpetuo per l'ex Cavese, in grado di mettere spesso in difficoltà la difesa avversaria. Non a caso le incursioni biancorosse provengono tutte dal suo versante, dove con Angeletti costituisce una coppia naturale e ben affiatata.
Mazzeo 6: solito motore del gioco barlettano, questa volta il suo lavoro viene oscurato maggiormente dalla forma smagliante della difesa abruzzese. Divora un paio di occasioni. Non doveva sbagliare quel gol a botta sicura in pieno recupero, anche se la sua freddezza dal dischetto riporta momentaneamente a galla i biancorossi.
Franchini 5 (IL PEGGIORE): praticamente impalpabile la partita dell'ex Atletico Roma. Sovrastato da Mammarella, al biondo trequartista biancorosso il dribbling oggi non vuole proprio entrare. Non trova mai lo spunto giusto, e per questo Cari lo sostituisce con Simoncelli.
dal 76' Simoncelli sv: probabilmente la sua velocità da centometrista poteva servire prima, considerando la giornata no di Franchini.
Di Gennaro 6: solito lavoro di sponda ben fatto, con animo di guerriero e spirito di sacrificio. Lotta contro due leoni, Massoni e Amenta, che spesso hanno la meglio, ma la sua rivincita è il rigore guadagnato con merito. Forse doveva tirarlo lui..
Mister Cari 5,5: si ostina con il centrocampo dei sarti, ma contro i frentani era necessario inserire almeno un intenditore in più. L'attacco non gli da le solite indicazioni positive, e probabilmente Infantino e SImoncelli andavano inseriti prima. Troppa spregiudicatezza dal 1', poco coraggio quando le cose si stavano mettendo male
Sig. Aversano della sez. di Treviso 5: un paio di dubbi nella sua direzione arbitrale. Pesa sulla sua coscienza il rigore concesso ai frentani, per lo meno dubbio, se non inesistente. Giusta la decisione sul penalty biancorosso. Gestione dei cartellini e del gioco all'inglese, anche se la partita meritava qualche fischio in più.
PAGELLE VIRTUS LANCIANO: Aridità 6,5; Vastola 5,5, Massoni 6,5, Amenta 6,5, Mammarella 7,5; D'Aversa 6,5, Capece 6,5, Volpe 6,5; Turchi 6,5 (65' Aquilanti 6,5), Pavoletti 7 (76' Margarita 6), Improta 5,5 (84' Chiricò sv). Allenatore: Gautieri 7.
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