Calcio
Le pagelle di Barletta-Pergocrema
Nessuna insufficienza, Franchini il migliore in campo
Barletta - martedì 15 novembre 2011
0.03
Ci si aspettava una reazione d'orgoglio dai biancorossi del pallone, e la reazione si è vista. È il ritiro di Sturno a riportare a Barletta la serenità e sprazzi di bel gioco che mancavano da troppo tempo. Dopo un lungo periodo di astinenza, il Barletta torna alla vittoria tra le mura amiche, riuscendo a sconfiggere quell'amara "Puttillite" che ha infastidito la tifoseria. Sono Michele Menicozzo e Federico Cerone a griffare la seconda vittoria casalinga dei biancorossi contro un Pergocrema praticamente mai in partita dopo l'espulsione del portiere Concetti per fallo da ultimo uomo su Schetter. Una vittoria che restituisce a tutto l'ambiente serenità e fiducia. La classifica torna a sorridere al Barletta, che sale a quota 19 punti a due sole lunghezze dalla coppia di testa Cremonese e Virtus Lanciano. Una scossa che i biancorossi hanno dato a tutto l'ambiente, ai tifosi della Nord in protesta, ai detrattori, a quanti criticavano le scelte societarie. Una scossa arrivata senza dubbio Sturno, capace di far ritrovare la compattezza del gruppo attorno a mister Cari. Ed è proprio mister Cari ad aver stimolato ognuno dei membri della rosa biancorossa, che in campo hanno dimostrato di essere superiori ad un Pergocrema in caduta libera. Analizziamo nel dettaglio le singole prestazioni dei biancorossi scesi in campo contro i lombardi:
Sicignano 6: paga il biglietto all'ingresso per vedere la partita al freddo e al gelo, solitario tra i suoi pali. INOPEROSO
Pisani 6: contrasta l'uomo più in palla del Pergocrema, quel Ricci che gli da tanto fastidio ed è sgusciante come un'anguilla. Ma l'ex Portogruaro si comporta bene, facendosi saltare raramente e concedendo davvero poco all'avversario. Rimedia un giallo evitabile, ma per il resto ci mette voglia di fare e tanta, tanta attenzione. ATTENTO
Mazzarani 6,5: viene schierato per la prima volta sulla sinistra in difesa nella sua posizione ortodossa e riceve tanti applausi dal pubblico. Lotta come un leone, sgroppa sulla fascia con impressionante facilità. Raddoppia costantemente quando si riparte, e in difesa è meglio girargli al largo. INFATICABILE
Guerri 6+: capitano di carattere, trascinatore per eccellenza. Buone doti di interdizione contro un centrocampo esperto come quello lombardo. Non è mai in difficoltà, e spesso si propone anche per completare le lunghe manovre offensive biancorosse, quest'oggi particolarmente ispirate. CONCENTRATO
Mengoni 7- : uno dei migliori difensori della categoria. A sorpresa sceso in Lega Pro dal Pescara, Mengoni si sta dimostrando un uomo di valore, eleganza (tanta) e pochi errori. Trascina con sicurezza la difesa biancorossa, addormentando Delgado, Joelson e compagnia bella. Merita palcoscenici più importanti. ELEGANTE E SICURO
Migliaccio 6 (IL PEGGIORE): qualcuno lo voleva beatamente in panchina a causa dei numerosi errori fatti contro il Portogruaro. Anche contro il Pergocrema, però, Migliaccio non smentisce tali voci, dimostrandosi in alcuni episodi insicuro. Spesso anche nei rinvii manca di precisione. Ci si aspetta di più da lui. INSICURO
Schetter 7-: il vulcanico campano sguizza in ogni dove, facendo impazzire i difensori lombardi, che non sanno come arginarlo. L'ex Cavese si dimostra in ottima forma. Procura ai suoi un calcio di rigore che vale oro, tira due volte in porta facendo rabbrividire Menegon, che sognerà il suo sinistro a giro anche di notte. INFINITO
Menicozzo 6,5: galvanizzato dai 90' di Coppa Italia, il ringhioso mediano biancorosso sfodera un'altra prestazione ricca di quantità, attenta e mai fuori luogo. Sua la rete che mette in cassaforte la gara, con un destro potente e chirurgico. Se continua così, tornerà quello ammirato due anni fa. REATTIVO
Di Gennaro 6: gioca 90' a servizio dei suoi compagni di reparto. Pensa più a servire gli altri che a segnare, e perciò offre tanti assist interessanti e mai imprecisi. Lotta costantemente come un leone per far salire la squadra quando ce n'è bisogno, e non disdegna di tornare nella propria area in quelle rare volte in cui è stato "richiamato all'ordine". Incarna il modello perfetto dell'attaccante moderno, che bada più al risultato che alla propria gloria. LOTTATORE
Franchini 7 (IL MIGLIORE): si presenta al "Puttilli" in ottima forma, e da subito si capisce che farà male agli avversari. Semina avversari come fossero paletti. Non perde la palla nemmeno contro 4 avversari, e per la prima volta si mette totalmente a servizio della manovra per renderla più fluida e scorrevole, evitando gli inutili fronzoli che tanto erano costati a Mazzeo. PRAGMATICO
Cerone 6: ennesima prova ordinata e geometricamente corretta da parte dell'ex Pisa, che per 90' smista palloni con il suo sinistro vellutato. Alzi la mano, però, chi non ha avuto paura con il suo cucchiaio. Si presenta sul dischetto del rigore con tanta sicurezza, a dimostrazione del fatto che vuole assumersi responsabilità importanti in questo gruppo. Fa il cucchiaio per una scommessa (vinta) con Pane. Ha vinto lui, senza dubbio. Ma quanta paura… SPREZZANTE DEL PERICOLO
Masiero 6: entra per arginare meglio il funambolico Ricci. Non lo contiene del tutto, ma evita che il lombardo crei tanti pericoli. Svolge con attenzione il suo compito. CONCENTRATO
Mazzeo 6: sostituisce Schetter dando il suo apporto alla manovra nei minuti finali. Va anche vicino al gol con una punizione ben disegnata. Ci si aspettano da lui queste prestazioni, magari evitando tanti inutili fronzoli che indispettiscono gli spettatori.
Simoncelli s.v.: ben tornato, Sic, la squadra ha bisogno di te. Con la speranza che la sua fragilità fisica non gli impedisca di saltare ulteriori gare…
Mister Cari 6,5: onore al merito. Azzecca molte scelte (Pisani, Mazzarani, Menicozzo, Cerone). Da fiducia agli uomini della vecchia guardia che lo ripagano con prestazioni attente contro un avversario apparso poca cosa. E se il Barletta prima era malato, ora torna sulla via della guarigione. E Cari sembra avere la medicina giusta per il completo recupero.
Signor Pasqua della sezione di Tivoli 6,5: direzione attenta, incentrata sui particolari. Bene la gestione dei cartellini, tendente alla severità. Bene in occasione del rigore, quando espelle Concetti che mura Schetter con una mossa da karateka.
Le pagelle del Pergocrema: Concetti 4,5; Celjak 5,5, Cuomo 5,5, Sembroni 5,5, Adeleke 6; Romondini 5,5; Ricci 6,5, Rizzo 5 (46' Capua 6), De Vezze 5,5, Guidetti s.v. (18' Menegon 5,5), Inacio 5,5 (Delgado 6,5). Allenatore: Brini 5,5
Sicignano 6: paga il biglietto all'ingresso per vedere la partita al freddo e al gelo, solitario tra i suoi pali. INOPEROSO
Pisani 6: contrasta l'uomo più in palla del Pergocrema, quel Ricci che gli da tanto fastidio ed è sgusciante come un'anguilla. Ma l'ex Portogruaro si comporta bene, facendosi saltare raramente e concedendo davvero poco all'avversario. Rimedia un giallo evitabile, ma per il resto ci mette voglia di fare e tanta, tanta attenzione. ATTENTO
Mazzarani 6,5: viene schierato per la prima volta sulla sinistra in difesa nella sua posizione ortodossa e riceve tanti applausi dal pubblico. Lotta come un leone, sgroppa sulla fascia con impressionante facilità. Raddoppia costantemente quando si riparte, e in difesa è meglio girargli al largo. INFATICABILE
Guerri 6+: capitano di carattere, trascinatore per eccellenza. Buone doti di interdizione contro un centrocampo esperto come quello lombardo. Non è mai in difficoltà, e spesso si propone anche per completare le lunghe manovre offensive biancorosse, quest'oggi particolarmente ispirate. CONCENTRATO
Mengoni 7- : uno dei migliori difensori della categoria. A sorpresa sceso in Lega Pro dal Pescara, Mengoni si sta dimostrando un uomo di valore, eleganza (tanta) e pochi errori. Trascina con sicurezza la difesa biancorossa, addormentando Delgado, Joelson e compagnia bella. Merita palcoscenici più importanti. ELEGANTE E SICURO
Migliaccio 6 (IL PEGGIORE): qualcuno lo voleva beatamente in panchina a causa dei numerosi errori fatti contro il Portogruaro. Anche contro il Pergocrema, però, Migliaccio non smentisce tali voci, dimostrandosi in alcuni episodi insicuro. Spesso anche nei rinvii manca di precisione. Ci si aspetta di più da lui. INSICURO
Schetter 7-: il vulcanico campano sguizza in ogni dove, facendo impazzire i difensori lombardi, che non sanno come arginarlo. L'ex Cavese si dimostra in ottima forma. Procura ai suoi un calcio di rigore che vale oro, tira due volte in porta facendo rabbrividire Menegon, che sognerà il suo sinistro a giro anche di notte. INFINITO
Menicozzo 6,5: galvanizzato dai 90' di Coppa Italia, il ringhioso mediano biancorosso sfodera un'altra prestazione ricca di quantità, attenta e mai fuori luogo. Sua la rete che mette in cassaforte la gara, con un destro potente e chirurgico. Se continua così, tornerà quello ammirato due anni fa. REATTIVO
Di Gennaro 6: gioca 90' a servizio dei suoi compagni di reparto. Pensa più a servire gli altri che a segnare, e perciò offre tanti assist interessanti e mai imprecisi. Lotta costantemente come un leone per far salire la squadra quando ce n'è bisogno, e non disdegna di tornare nella propria area in quelle rare volte in cui è stato "richiamato all'ordine". Incarna il modello perfetto dell'attaccante moderno, che bada più al risultato che alla propria gloria. LOTTATORE
Franchini 7 (IL MIGLIORE): si presenta al "Puttilli" in ottima forma, e da subito si capisce che farà male agli avversari. Semina avversari come fossero paletti. Non perde la palla nemmeno contro 4 avversari, e per la prima volta si mette totalmente a servizio della manovra per renderla più fluida e scorrevole, evitando gli inutili fronzoli che tanto erano costati a Mazzeo. PRAGMATICO
Cerone 6: ennesima prova ordinata e geometricamente corretta da parte dell'ex Pisa, che per 90' smista palloni con il suo sinistro vellutato. Alzi la mano, però, chi non ha avuto paura con il suo cucchiaio. Si presenta sul dischetto del rigore con tanta sicurezza, a dimostrazione del fatto che vuole assumersi responsabilità importanti in questo gruppo. Fa il cucchiaio per una scommessa (vinta) con Pane. Ha vinto lui, senza dubbio. Ma quanta paura… SPREZZANTE DEL PERICOLO
Masiero 6: entra per arginare meglio il funambolico Ricci. Non lo contiene del tutto, ma evita che il lombardo crei tanti pericoli. Svolge con attenzione il suo compito. CONCENTRATO
Mazzeo 6: sostituisce Schetter dando il suo apporto alla manovra nei minuti finali. Va anche vicino al gol con una punizione ben disegnata. Ci si aspettano da lui queste prestazioni, magari evitando tanti inutili fronzoli che indispettiscono gli spettatori.
Simoncelli s.v.: ben tornato, Sic, la squadra ha bisogno di te. Con la speranza che la sua fragilità fisica non gli impedisca di saltare ulteriori gare…
Mister Cari 6,5: onore al merito. Azzecca molte scelte (Pisani, Mazzarani, Menicozzo, Cerone). Da fiducia agli uomini della vecchia guardia che lo ripagano con prestazioni attente contro un avversario apparso poca cosa. E se il Barletta prima era malato, ora torna sulla via della guarigione. E Cari sembra avere la medicina giusta per il completo recupero.
Signor Pasqua della sezione di Tivoli 6,5: direzione attenta, incentrata sui particolari. Bene la gestione dei cartellini, tendente alla severità. Bene in occasione del rigore, quando espelle Concetti che mura Schetter con una mossa da karateka.
Le pagelle del Pergocrema: Concetti 4,5; Celjak 5,5, Cuomo 5,5, Sembroni 5,5, Adeleke 6; Romondini 5,5; Ricci 6,5, Rizzo 5 (46' Capua 6), De Vezze 5,5, Guidetti s.v. (18' Menegon 5,5), Inacio 5,5 (Delgado 6,5). Allenatore: Brini 5,5