Calcio
La parola all'ex: intervista a Enrico Geroni
Il centrocampista oggi al Prato parla della sfida di domenica prossima
Barletta - giovedì 8 settembre 2011
19.26
A Prato, dove i biancorossi saranno impegnati domenica prossima nel secondo turno di campionato, c'è un pezzo di Barletta e porta il nome di Enrico Geroni. 22 anni, centrocampista di talento di proprietà dell'Albinoleffe, si è aggregato in prestito al gruppo di mister Esposito nelle ultime ore di calciomercato. Nella scorsa stagione per il centrocampista toscano 8 presenze e una rete (nell'1-2 interno contro la Nocerina) con la divisa biancorossa da gennaio a maggio del 2011. A poco meno di 72 ore dal match del "Lungobisenzio", abbiamo raggiunto telefonicamente Geroni (nella foto con la divisa dell'Albinoleffe contro il Vicenza) per sentirci raccontare le sue sensazioni in vista della sfida di domenica:
1)Enrico Geroni, con quale spirito ti avvicini alla partita di domenica?
«Non sarà certamente una partita come le altre. Anche se a Barletta ho giocato solo per sei mesi, sono comunque stato benissimo sia con la società che con tanti compagni di squadra, compresi quelli che sono rimasti in questa stagione. Speriamo di far bene tanto a livello personale che di squadra, al Prato serve una reazione dopo la sconfitta di Trapani all'esordio».
2)Ti sarebbe piaciuto restare a Barletta, magari con un ruolo da comprimario come nella scorsa stagione?
« Sinceramente in questo momento della mia carriera preferisco giocare con continuità. I giovani come me hanno bisogno di giocare per migliorarsi: attraverso l'allenamento si cresce, ma mai come quando si gioca con costanza in partite di campionato».
3)Nel primo turno avete subito una sfortunata sconfitta. Che Prato sta nascendo?
« Nella prima partita abbiamo avuto delle difficoltà, in particolare nel primo tempo, dettate in particolare dal fatto che metà della formazione titolare era composta da calciatori arrivati negli ultimi giorni. Lavorando giornata per giornata, sono convinto che cresceremo e potremo dare soddisfazioni».
4)Nella vostra rosa vi sono diversi ex dell'Albinoleffe, penso a Layeni, Serafini, Pesenti, Gori, oltre te appunto. Quanto ha influito questo nella scelta toscana?
«Onestamente poco. Io avevo bisogno di giocare e sono venuto a Prato credendo di poter avere più spazio, spero che i risultati diano ragione alla mia scelta. Ci sono ottimi rapporti tra Albinoleffe, che detiene il mio cartellino, e Prato perciò è andata in porto quest'operazione e ne sono contento».
5)Hai svolto tutta la preparazione con l'Albinoleffe, spesso giocando da titolare. Avevi speranze di restare nelle fila dei lariani per recitare un ruolo da protagonista?
« Avevo l'idea e le speranze di restare a giocarmi un posto. Invece la società ha fatto altre scelte, che rispetto pienamente. Non mi rammarico di niente e penso al Prato ora».
6)Torniamo alla scorsa stagione. Il più bel ricordo dell'esperienza di Barletta?
« La festa-salvezza, senza dubbi. Un traguardo raggiunto in maniera insperata: ricordo che quando sono arrivato a gennaio eravamo penultimi, anzi virtualmente ultimi considerando i punti di penalizzazione inflitti alla Cavese. Perciò tutti ci davano per spacciati, e conquistare la salvezza così è stato ancora più bello».
7)Lànciati in qualche pronostico: come finiranno la loro stagione Albinoleffe, Prato e Barletta?
« Partiamo dal Prato. Speriamo di raggiungere al più presto la salvezza, che è il nostro unico obiettivo, e di crescere come collettivo. Per quanto riguarda l'Albinoleffe, li ho visti partire bene, domenica hanno rimediato un bel successo in un campo difficile come Bari e spero che si salvino al più presto per poi magari puntare a qualcosa di più. Al Barletta auguro di raggiungere l'obiettivo, che mi sembra sia quello della promozione, magari cominciando a vincere non da domenica prossima (ride, ndr) ma dalla successiva».
8)Come finirà al "Lungobiscnzio" secondo Enrico Geroni?
«Non voglio fare previsioni, portano male…».
9)Bene, Enrico, siamo al termine. Come saluti la tifoseria e la città di Barletta?
« Sono stato benissimo a Barletta, la vostra città mi ha regalato davvero tante emozioni pur essendoci stato solo 6 mesi, e vi ringrazio ancora».
1)Enrico Geroni, con quale spirito ti avvicini alla partita di domenica?
«Non sarà certamente una partita come le altre. Anche se a Barletta ho giocato solo per sei mesi, sono comunque stato benissimo sia con la società che con tanti compagni di squadra, compresi quelli che sono rimasti in questa stagione. Speriamo di far bene tanto a livello personale che di squadra, al Prato serve una reazione dopo la sconfitta di Trapani all'esordio».
2)Ti sarebbe piaciuto restare a Barletta, magari con un ruolo da comprimario come nella scorsa stagione?
« Sinceramente in questo momento della mia carriera preferisco giocare con continuità. I giovani come me hanno bisogno di giocare per migliorarsi: attraverso l'allenamento si cresce, ma mai come quando si gioca con costanza in partite di campionato».
3)Nel primo turno avete subito una sfortunata sconfitta. Che Prato sta nascendo?
« Nella prima partita abbiamo avuto delle difficoltà, in particolare nel primo tempo, dettate in particolare dal fatto che metà della formazione titolare era composta da calciatori arrivati negli ultimi giorni. Lavorando giornata per giornata, sono convinto che cresceremo e potremo dare soddisfazioni».
4)Nella vostra rosa vi sono diversi ex dell'Albinoleffe, penso a Layeni, Serafini, Pesenti, Gori, oltre te appunto. Quanto ha influito questo nella scelta toscana?
«Onestamente poco. Io avevo bisogno di giocare e sono venuto a Prato credendo di poter avere più spazio, spero che i risultati diano ragione alla mia scelta. Ci sono ottimi rapporti tra Albinoleffe, che detiene il mio cartellino, e Prato perciò è andata in porto quest'operazione e ne sono contento».
5)Hai svolto tutta la preparazione con l'Albinoleffe, spesso giocando da titolare. Avevi speranze di restare nelle fila dei lariani per recitare un ruolo da protagonista?
« Avevo l'idea e le speranze di restare a giocarmi un posto. Invece la società ha fatto altre scelte, che rispetto pienamente. Non mi rammarico di niente e penso al Prato ora».
6)Torniamo alla scorsa stagione. Il più bel ricordo dell'esperienza di Barletta?
« La festa-salvezza, senza dubbi. Un traguardo raggiunto in maniera insperata: ricordo che quando sono arrivato a gennaio eravamo penultimi, anzi virtualmente ultimi considerando i punti di penalizzazione inflitti alla Cavese. Perciò tutti ci davano per spacciati, e conquistare la salvezza così è stato ancora più bello».
7)Lànciati in qualche pronostico: come finiranno la loro stagione Albinoleffe, Prato e Barletta?
« Partiamo dal Prato. Speriamo di raggiungere al più presto la salvezza, che è il nostro unico obiettivo, e di crescere come collettivo. Per quanto riguarda l'Albinoleffe, li ho visti partire bene, domenica hanno rimediato un bel successo in un campo difficile come Bari e spero che si salvino al più presto per poi magari puntare a qualcosa di più. Al Barletta auguro di raggiungere l'obiettivo, che mi sembra sia quello della promozione, magari cominciando a vincere non da domenica prossima (ride, ndr) ma dalla successiva».
8)Come finirà al "Lungobiscnzio" secondo Enrico Geroni?
«Non voglio fare previsioni, portano male…».
9)Bene, Enrico, siamo al termine. Come saluti la tifoseria e la città di Barletta?
« Sono stato benissimo a Barletta, la vostra città mi ha regalato davvero tante emozioni pur essendoci stato solo 6 mesi, e vi ringrazio ancora».