Karate, il mondiale è alle porte: le sensazioni di Fabio Luce e Marianna Comitangelo

Si sa che, qualunque sia lo sport, indossare la divisa della nazionale italiana è un prestigioso traguardo. Barletta può vantare di avere dato i natali a molti atleti che hanno difeso con onore i colori della bandiera italiana. Come dimenticare Pietro Mennea o la splendida Pia Lionetti ammirata alle recenti Olimpiadi. Ora è la volta di altri due ragazzi, che rappresenteranno il karate italiano al campionato mondiale di kumite, organizzato in Polonia, per la precisione nella cittadina di Lodz. La competizione, giunta alla sedicesima edizione, si svolgerà in terra polacca tra il 6 e il 7 ottobre. A rappresentare ancora una volta in eventi di caratura internazionale la prestigiosa scuola barlettana guidata dal Maestro Savino Luce saranno Marianna Comitangelo e Fabio Luce, entrambi tesserati per l'A.S.D. Funakoshi con sede nella Città della Disfida. Ed è proprio alla vigilia della partenza per l'importante competizione che la redazione sportiva di Barlettalife ha colto le sensazioni dei due giovani barlettani, racchiuse in una simpatica intervista doppia.


State per partecipare ad un'importante competizione di caratura internazionale, come vi sentite prima del mondiale polacco?
M: La sensazione prevalente è l'entusiasmo e la voglia di misurarmi con alcuni tra gli atleti più forti al mondo. Mi rende felice l'idea di rappresentare il mio Paese in occasione di un evento così importante e farò il possibile per ripagare tutti coloro che hanno creduto in me, dal mio Maestro, agli allenatori della Nazionale, dalla mia famiglia a tutte le persone care.
F: Le sensazioni prima di una competizione importante sono sempre le più belle. Domani è fissata la partenza e mi sento già carico di adrenalina e pronto per questa nuova avventura. Inoltre sono contento di poter condividere questa esperienza con Marianna, che quest'anno è davvero in grandissima forma.

Che aspettative avete da questa competizione?
M: L'obiettivo è coronare con una bel risultato una carriera più che decennale e dar ragione dei sacrifici fatti durante questi anni. L'impegno e la grinta non mi sono mai mancati, non ho mai smesso di credere nel mio lavoro e nella possibilità di farcela, adesso è arrivato il momento di raccogliere i frutti.
F: Penso che sia difficile avere un'aspettativa ben precisa, perchè ogni gara presenta condizioni diverse. Quest'anno infatti parteciperò in una nuova specialità di questo campionato che prevede regole che non ho mai sperimentato in una competizione di rilievo. Sarei contento di riuscire ad esprimermi al meglio delle mie possibilità con la massima intensità. Per il risultato poi...sarà il campo a decidere.

Se non sbaglio, è la prima volta che siete convocati in nazionale maggiore. Un impegno importante, un onore che ripaga tutti i sacrifici fatti finora....
M: Per me e per Fabio non si tratta della prima volta, la mia esperienza in campo internazionale è iniziata nel 2005, anno in cui ho ottenuto il bronzo a squadra nel kumite (combattimento). Da allora, però, sono molto maturata, sia a livello tecnico che dal punto di vista mentale, quindi sì, posso dire che forse questa può essere considerata la mia prima volta!
F: Per me è già importante esserci. Sono il più giovane in squadra e cercherò di apprendere il più possibile dagli "anziani" del gruppo. Per il resto ringrazio l'allenatore della Nazionale M° Loris Guidetti per tutta la fiducia che mi ha dato. Un ringraziamento particolare va al mio maestro Savino Luce, che mi ha sopportato in palestra, fin dall'età di sei anni.

Con i vostri risultati e le vostre performance siete da esempio anche per i più piccoli. Come sta crescendo il movimento che voi rappresentate a Barletta?
M: Da anni, ormai, la nostra scuola è leader nel karate a Barletta e credo che questa crescita sia determinata proprio dall'elevato livello tecnico dei suoi iscritti. Il Maestro Luce è riuscito a creare una realtà feconda nella quale vi è un continuo ricambio generazionale. Fabio, per esempio, appartiene alla generazione successiva alla mia e già, dopo di noi, si affacciano sulla scena molti bravi atleti che saranno i campioni di domani.
F: Devo dire che ogni anno vedo sempre nuovi bambini entrare in palestra con la voglia di indossare il kimono e fare karate. Per loro è un'esperienza bellissima e sono contento quando vengono a chiedermi consigli. Tra di loro sicuramente ci sarà un nuovo campione.

Sperate che questa vostra esperienza in Polonia possa riportare l'attenzione dell'opinione pubblica barlettana sulla vostra disciplina?
M: Speriamo con i nostri risultati di sensibilizzare la cittadinanza nei confronti degli sport cosiddetti minori, in particolare del karate. È un peccato che un'arte così antica, che affonda le sue radici in una tradizione millenaria, non venga tenuta nella giusta considerazione. È giusto che vi sia questa diversificazione e che la gente impari ad apprezzare una disciplina che, almeno per il momento, è fuori dai circuiti del business.
F: Certamente, sono convinto una disciplina come il karate possa essere apprezzata da tutti. Il problema sta nella corretta diffusione...

Vi chiedo infine di salutare i lettori di Barlettalife che vi seguono con attenzione.
M: Ciao a tutti. Seguiteci numerosi! Oss ragazzi!!!
F: Un grande saluto a tutti i lettori di questo bellissimo giornale. Tifate per noi! Osu! - Osu è un saluto giapponese che significa ciao (si pronuncia Oss!)

Da Barletta in molti faranno il tifo per Marianna e Fabio, sperando che questi nostri campioni possano ritornare a casa con qualcosa di importante al collo...