Calcio
Intervista a Fabio Romeo, il "cavallo di ritorno" in casa biancorossa
Il difensore arrivato dal Lecce: «Ho lasciato il Salento solo per Barletta»
Barletta - sabato 15 settembre 2012
Uno dei reduci del "Barletta dei miracoli" per un Barletta giovane che avrà bisogno di tanti sacrifici per conquistare buoni risultati e un piazzamento positivo in campionato: parliamo di Fabio Romeo, ultimo arrivato in casa biancorossa, il cui il trasferimento a titolo definitivo è stato concretizzato nella mattina del 10 settembre, quando mancavano poche ore al termine del "mercato di riparazione" concesso dalla Lega a Lecce, Vicenza, Nocerina e Grosseto. Romeo, classe 1989, è arrivato dal club salentino, mentre il viaggio inverso l'ha compiuto Giacomo Zappacosta. Per Romeo si tratta dunque di un ritorno a Barletta, dopo l'esperienza in Seconda Divisione nella stagione 2009/2010, quella della risalita in Prima Divisione. 22 presenze per lui tre anni fa nel team guidato da Sciannimanico, ricordato come il "Barletta dei miracoli". Al suo attivo anche 39 presenze in Prima Divisione con le maglie di Pavia, Pergocrema e Lecce (è subentrato nell'esordio interno contro la Cremonese). Di quel glorioso Barletta è rimasto in rosa oggi solo Daniele Simoncelli, e noi di Barlettalife.it abbiamo chiesto al difensore giunto dal Salento le prime sensazioni in maglia biancorossa in una esclusiva intervista:
Fabio Romeo, più curioso oggi per l'avventura a Barletta o tre anni fa?
"Probabilmente ora, sulla base di quanto vissuto tre anni fa. Voglio vedere dove porta quest'avventura, dove puntiamo alla salvezza e vogliamo vedere dove possiamo arrivare".
Cosa ti ha convinto a tornare qui?
"Sono entusiasta, tre anni fa sono stato davvero bene. Poi ovviamente la vita di un calciatore dipende molto anche da quanto accade in campo, in Seconda Divisione ci andò tutto benissimo. Mi sono mosso da Lecce solo per Barletta, mi ha convinto la chiamata del direttore. La possibilità di essere qui è un'onore per me".
Vieni dal Lecce, piazza che ambisce senza dubbi alla B. Può essere complicato arrivare in una piazza che mira alla salvezza?
"Ho vissuto a Lecce tre mesi importanti: cresci tanto perchè lavori a contatto con calciatori di alto livello, penso a Esposito, Giacomazzi, Jeda e altri. Li ho studiati in allenamento e ho capito che per arrivare a certi livelli ti serve la loro costanza: quindi conta la mentalità, a prescindere dagli obiettivi della squadra, di questo sono convinto".
Anche la tua situazione in rosa cambia. In Salento eri uno dei meno esperti, qui sei uno dei calciatori con più presenze. Sei pronto anche a fare da "chioccia" ai tuoi compagni?
"Sono venuto qui per mettermi a disposizione del mister. E' vero che ho 23 anni, ma tanti miei colleghi a quest'età hanno collezionato trofei e titoli: già dai 20 anni devi iniziare a pedalare sul serio, per questo spero qui a Barletta di conquistarmi degli spazi importanti e realizzare un bel cammino con la squadra".
Il pubblico di Barletta già ti conosce, ma vogliamo ricordare che tipo di difensore sei sul campo?
"Sono un centrale di difesa, ma nasco da centrocampista centrale, e per questo mi piace giocare la palla. Rispetto a tre anni fa, mi sento maturato, e questo lo devo soprattutto a Maurizi, mio allenatore nel Pergocrema, e pronto per una piazza importante come Barletta. Non vedo l'ora di iniziare".
Il tuo modello sul campo?
"Da quando sono piccolo vedo a Pirlo con ammirazione, ma nel mio ruolo dico Thiago Silva".
Com è Fabio Romeo fuori dal terreno di gioco? Che hobby hai?
"Sono un ragazzo veramente tranquillo, durante la stagione penso solo al mio lavoro, non ho abitudini particolari, penso molto al calcio".
Chi ricordi con maggiore gioia del Barletta 2009/2010?
"Direi tanti nomi, come Fanasca, Sportillo, Cutrupi, Manganaro (ci ripete un intercalare del calciatore siciliano con abbondanti risate, ndr), era un gruppo meraviglioso".
Domenica l'esordio con il Pisa. Che saluto fai ai tifosi del Barletta in vista dell'impegno in Toscana?
"Promesse non mi piace farne, dico solo che metterò l'anima e il massimo impegno qui. Quello che ho di buono è il fatto che sia in allenamento come in partita do tutto. Poi ci sono domeniche in cui va bene e altre meno, ma spero di uscire sempre dal campo a testa alta, consapevole di aver dato il massimo".
(Twitter: @GuerraLuca88)
Fabio Romeo, più curioso oggi per l'avventura a Barletta o tre anni fa?
"Probabilmente ora, sulla base di quanto vissuto tre anni fa. Voglio vedere dove porta quest'avventura, dove puntiamo alla salvezza e vogliamo vedere dove possiamo arrivare".
Cosa ti ha convinto a tornare qui?
"Sono entusiasta, tre anni fa sono stato davvero bene. Poi ovviamente la vita di un calciatore dipende molto anche da quanto accade in campo, in Seconda Divisione ci andò tutto benissimo. Mi sono mosso da Lecce solo per Barletta, mi ha convinto la chiamata del direttore. La possibilità di essere qui è un'onore per me".
Vieni dal Lecce, piazza che ambisce senza dubbi alla B. Può essere complicato arrivare in una piazza che mira alla salvezza?
"Ho vissuto a Lecce tre mesi importanti: cresci tanto perchè lavori a contatto con calciatori di alto livello, penso a Esposito, Giacomazzi, Jeda e altri. Li ho studiati in allenamento e ho capito che per arrivare a certi livelli ti serve la loro costanza: quindi conta la mentalità, a prescindere dagli obiettivi della squadra, di questo sono convinto".
Anche la tua situazione in rosa cambia. In Salento eri uno dei meno esperti, qui sei uno dei calciatori con più presenze. Sei pronto anche a fare da "chioccia" ai tuoi compagni?
"Sono venuto qui per mettermi a disposizione del mister. E' vero che ho 23 anni, ma tanti miei colleghi a quest'età hanno collezionato trofei e titoli: già dai 20 anni devi iniziare a pedalare sul serio, per questo spero qui a Barletta di conquistarmi degli spazi importanti e realizzare un bel cammino con la squadra".
Il pubblico di Barletta già ti conosce, ma vogliamo ricordare che tipo di difensore sei sul campo?
"Sono un centrale di difesa, ma nasco da centrocampista centrale, e per questo mi piace giocare la palla. Rispetto a tre anni fa, mi sento maturato, e questo lo devo soprattutto a Maurizi, mio allenatore nel Pergocrema, e pronto per una piazza importante come Barletta. Non vedo l'ora di iniziare".
Il tuo modello sul campo?
"Da quando sono piccolo vedo a Pirlo con ammirazione, ma nel mio ruolo dico Thiago Silva".
Com è Fabio Romeo fuori dal terreno di gioco? Che hobby hai?
"Sono un ragazzo veramente tranquillo, durante la stagione penso solo al mio lavoro, non ho abitudini particolari, penso molto al calcio".
Chi ricordi con maggiore gioia del Barletta 2009/2010?
"Direi tanti nomi, come Fanasca, Sportillo, Cutrupi, Manganaro (ci ripete un intercalare del calciatore siciliano con abbondanti risate, ndr), era un gruppo meraviglioso".
Domenica l'esordio con il Pisa. Che saluto fai ai tifosi del Barletta in vista dell'impegno in Toscana?
"Promesse non mi piace farne, dico solo che metterò l'anima e il massimo impegno qui. Quello che ho di buono è il fatto che sia in allenamento come in partita do tutto. Poi ci sono domeniche in cui va bene e altre meno, ma spero di uscire sempre dal campo a testa alta, consapevole di aver dato il massimo".
(Twitter: @GuerraLuca88)