
Calcio
Il trionfo dell’Audace Barletta e il campionato delle altre
Splendori e miserie della terzultima giornata del girone A di Promozione
Barletta - lunedì 5 maggio 2025
14.00
Il 4-1 di ieri pomeriggio dell'Audace Barletta ai danni del Borgorosso Molfetta, come abbiamo ampiamente scritto in cronaca ieri, non è stato altro che la ciliegina sulla torta di una cavalcata dimostratasi irresistibile per qualsiasi avversario, sin dalle primissime battute di questo campionato di Promozione.
Ed è bello inoltre pensare che il timbro dell'ufficialità sul ritorno dopo cinque anni in Eccellenza dell'Audace Barletta sia stato sostanzialmente apposto da due pregevoli giocate di quel Felice D'Onofrio che cinque anni fa c'era, e che di quell'Audace Barletta edizione 2019/20 era forse la punta di diamante.
Da questo romantico punto di vista, le occasioni clamorosamente mancate nel primo tempo dai vari Morra e Morella assumono una connotazione del tutto diversa: come se facessero parte di un copione ben scritto nel quale questa volta è la vecchia guardia dell'Audace - rappresentata oltre che da D'Onofrio, anche da Guacci e Cormio - a ritagliarsi una parte da protagonista nel trionfo biancorosso nel campionato di Promozione.
Poi naturalmente c'è l'Audace di oggi: l'Audace del bomber Giovanni Lorusso (ormai a un solo gol dal capocannoniere Fieroni della Virtus Mola); l'Audace delle vecchie volpi come Morra, Vicedomini Milella, Telera, Mazzilli e Zingrillo; l'Audace dei fantasisti Martinez e Di Bari; l'Audace dei portieri Loiodice e Spera; e poi l'Audace dei giovani di qualità Nacci, Morella e Sfrecola, senza dimenticare Scardigno, tra i protagonisti assoluti fino a qualche domenica fà.
Tutto questo è stato reso possibile grazie al lavoro di Michele Dibenedetto e dei suoi soci per quel che riguarda la società, oltre che naturalmente dall'esperienza e dalla competenza del diesse Savino Daleno e dalla indubbia bravura di mister Roberto Maffucci per quel che riguarda la parte sportiva.
Tutti fattori, quelli appena indicati, che hanno reso il girone A di Promozione pugliese una sorta di monologo biancorosso, con un campionato che non si è aritmeticamente chiuso con maggiore anticipo solo grazie a una grandissima Virtus Mola, la quale ha fatto ampiamente il suo dovere anche ieri, superando per 2-0 il pericolante Santeramo.
Salvo altamente improbabili scossoni, alla Virtus Mola ora non resta che sapere quale tra San Marco (4-1 al Real Siti) e Virtus Palese (2-0 a Bitritto) sarà la sua avversaria nella finale dei playoff.
Per quanto riguarda il resto dei risultati della 32esima giornata di Promozione, festeggia praticamente la salvezza diretta il Lucera, che nel derby di Capitanata ha dato un set al San Severo (6-0).
Salvezza diretta per la quale rientra decisamente in corsa la Virtus Bisceglie, che al Lucky Park di Foggia batte 1-0 e aggancia in classifica la Cosmano Sport (che però è virtualmente salva dovendo affrontare Molfetta Sportiva e Troia), oltre che il Bitritto Norba, mentre resta in bilico la situazione del Soccer Stornara, bloccato sul 1-1 dal Soccer Trani.
Dopo lo scontatissimo 4-0 al Troia, resta invece aggrappata a un filo sottilissimo la speranza di giocarsi la salvezza ai playout da parte del Capurso, che dopo l'a dir poco proibitiva trasferta di San Marco in Lamis, si giocherà praticamente tutto contro il Real Siti all'ultima giornata.
Una menzione a parte merita infine Don Uva Bisceglie-Molfetta Sportiva, non tanto per la posizione in classifica dei biscegliesi che ormai vedono la salvezza diretta decisamente a portata di mano, e neanche per il 6-0 con il quale è passata agli archivi la partita, del resto la Molfetta Sportiva ci ha abituati quest'anno a ben altri passivi.
Il problema è che il match del "Di Liddo" era sul 6-0 dopo soli sette minuti di gioco, vale a dire fino al momento della sospensione da regolamento della partita a causa dell'infortunio (?) di uno dei soli sette giocatori presentatisi in campo per la Molfetta Sportiva.
Un infortunio quanto mai salvifico se non altro dal punto di vista della dignità sportiva di questi sette comunque encomiabili ragazzi - a differenza di chi è causa di questa grottesca situazione - dal momento che continuando a giocare sul 6-0 dopo 7 minuti, con una media di un gol subito ogni 70 secondi, la partita si sarebbe conclusa con il punteggio di 77-0.
Tutto questo con buona pace di anime pie, neodecoubertiniani dell'ultima ora e indignados del pallone, che erano letteralmente sul piede di guerra dopo i 26 gol dell'Audace Barletta di domenica scorsa.
Ai ragazzi scesi ieri in campo per la Molfetta Sportiva, e a quelli che nelle ultime settimane hanno giustamente preferito fare altro, va tutto il nostro augurio di poter continuare a coltivare la propria passione per il calcio in altri lidi.
Dal Comitato Regionale FIGC Puglia ci auguriamo invece che siano presi seri provvedimenti volti ad evitare in futuro farse come quella da troppo tempo in atto in quel di Molfetta e non solo.
Ed è bello inoltre pensare che il timbro dell'ufficialità sul ritorno dopo cinque anni in Eccellenza dell'Audace Barletta sia stato sostanzialmente apposto da due pregevoli giocate di quel Felice D'Onofrio che cinque anni fa c'era, e che di quell'Audace Barletta edizione 2019/20 era forse la punta di diamante.
Da questo romantico punto di vista, le occasioni clamorosamente mancate nel primo tempo dai vari Morra e Morella assumono una connotazione del tutto diversa: come se facessero parte di un copione ben scritto nel quale questa volta è la vecchia guardia dell'Audace - rappresentata oltre che da D'Onofrio, anche da Guacci e Cormio - a ritagliarsi una parte da protagonista nel trionfo biancorosso nel campionato di Promozione.
Poi naturalmente c'è l'Audace di oggi: l'Audace del bomber Giovanni Lorusso (ormai a un solo gol dal capocannoniere Fieroni della Virtus Mola); l'Audace delle vecchie volpi come Morra, Vicedomini Milella, Telera, Mazzilli e Zingrillo; l'Audace dei fantasisti Martinez e Di Bari; l'Audace dei portieri Loiodice e Spera; e poi l'Audace dei giovani di qualità Nacci, Morella e Sfrecola, senza dimenticare Scardigno, tra i protagonisti assoluti fino a qualche domenica fà.
Tutto questo è stato reso possibile grazie al lavoro di Michele Dibenedetto e dei suoi soci per quel che riguarda la società, oltre che naturalmente dall'esperienza e dalla competenza del diesse Savino Daleno e dalla indubbia bravura di mister Roberto Maffucci per quel che riguarda la parte sportiva.
Tutti fattori, quelli appena indicati, che hanno reso il girone A di Promozione pugliese una sorta di monologo biancorosso, con un campionato che non si è aritmeticamente chiuso con maggiore anticipo solo grazie a una grandissima Virtus Mola, la quale ha fatto ampiamente il suo dovere anche ieri, superando per 2-0 il pericolante Santeramo.
Salvo altamente improbabili scossoni, alla Virtus Mola ora non resta che sapere quale tra San Marco (4-1 al Real Siti) e Virtus Palese (2-0 a Bitritto) sarà la sua avversaria nella finale dei playoff.
Per quanto riguarda il resto dei risultati della 32esima giornata di Promozione, festeggia praticamente la salvezza diretta il Lucera, che nel derby di Capitanata ha dato un set al San Severo (6-0).
Salvezza diretta per la quale rientra decisamente in corsa la Virtus Bisceglie, che al Lucky Park di Foggia batte 1-0 e aggancia in classifica la Cosmano Sport (che però è virtualmente salva dovendo affrontare Molfetta Sportiva e Troia), oltre che il Bitritto Norba, mentre resta in bilico la situazione del Soccer Stornara, bloccato sul 1-1 dal Soccer Trani.
Dopo lo scontatissimo 4-0 al Troia, resta invece aggrappata a un filo sottilissimo la speranza di giocarsi la salvezza ai playout da parte del Capurso, che dopo l'a dir poco proibitiva trasferta di San Marco in Lamis, si giocherà praticamente tutto contro il Real Siti all'ultima giornata.
Una menzione a parte merita infine Don Uva Bisceglie-Molfetta Sportiva, non tanto per la posizione in classifica dei biscegliesi che ormai vedono la salvezza diretta decisamente a portata di mano, e neanche per il 6-0 con il quale è passata agli archivi la partita, del resto la Molfetta Sportiva ci ha abituati quest'anno a ben altri passivi.
Il problema è che il match del "Di Liddo" era sul 6-0 dopo soli sette minuti di gioco, vale a dire fino al momento della sospensione da regolamento della partita a causa dell'infortunio (?) di uno dei soli sette giocatori presentatisi in campo per la Molfetta Sportiva.
Un infortunio quanto mai salvifico se non altro dal punto di vista della dignità sportiva di questi sette comunque encomiabili ragazzi - a differenza di chi è causa di questa grottesca situazione - dal momento che continuando a giocare sul 6-0 dopo 7 minuti, con una media di un gol subito ogni 70 secondi, la partita si sarebbe conclusa con il punteggio di 77-0.
Tutto questo con buona pace di anime pie, neodecoubertiniani dell'ultima ora e indignados del pallone, che erano letteralmente sul piede di guerra dopo i 26 gol dell'Audace Barletta di domenica scorsa.
Ai ragazzi scesi ieri in campo per la Molfetta Sportiva, e a quelli che nelle ultime settimane hanno giustamente preferito fare altro, va tutto il nostro augurio di poter continuare a coltivare la propria passione per il calcio in altri lidi.
Dal Comitato Regionale FIGC Puglia ci auguriamo invece che siano presi seri provvedimenti volti ad evitare in futuro farse come quella da troppo tempo in atto in quel di Molfetta e non solo.