Calcio
Il ruggito del leone: intervista a Fidele Muwana
L'ex mediano biancorosso oggi milita nella Feralpi Salò
Barletta - giovedì 27 ottobre 2011
18.18
In un momento "no" per la mediana biancorossa, al centro di tante critiche in questo avvio di stagione, l'arrivo al "Puttilli" della Feralpi Salò dell'ex guerriero del centrocampo del Barletta Fidele Muwana, faro della squadra che sotto la guida di Sciannimanico nella stagione 2009/2010 raggiunse in maniera insperata il traguardo dei playoff in Seconda Divisione (culminata nel ripescaggio in Prima Divisione), appare quasi profetico. Il "leone franco-congolese" (in maglia biancorossa nella foto), sempre in campo in questo torneo, non sarà però con ogni probabilità della contesa in quel di Barletta per un problema muscolare che lo tiene a freno. Noi di Barlettalife lo abbiamo raggiunto telefonicamente per sentire dalla sua voce come sta vivendo questa particolare vigilia:
1) Fidele Muwana, come sarà tornare a Barletta a un anno e mezzo di distanza, sebbene non sul campo?
Sono molto dispiaciuto perchè volevo aiutare i miei compagni a rialzarsi dalla brutta posizione di classifica, e ci tenevo per il fatto che non vedevo l'ora di tornare a giocare in Prima Divisione, e di tornare a Barletta e vedere lo splendido ambiente di Barletta a livelli più alti.
2) Che ricordi si porta dell'esperienza in terra pugliese?
Una bellissima esperienza: abbiamo raggiunto i playoff con una squadra giovanissima, in maniera assolutamente inattesa.
3) Tocchiamo una nota dolente: perchè non è proseguito il suo rapporto con il Barletta dopo quell'ottima stagione?
Io dovevo rinnovare in verità però una volta tornato dalle vacanze estive, la nuova dirigenza decise di non continuare il rapporto contrattuale che ci legava.
4) Nel centrocampo biancorosso di questa stagione un Fidele Muwana avrebbe potuto giocare?
Non saprei dirtelo, non ho ancora visto giocare la squadra del Barletta in questa stagione, però nutro massimo rispetto per i calciatori nella rosa biancorossa nel ruolo di centrocampisti: al tempo stesso sono assolutamente convinto che in qualunque squadra chi si impegna al massimo sul campo può giocare titolare nella categoria.
5) Lei sarà comunque del gruppo domenica o resterà a Salò?
Vedremo cosa deciderà lo staff medico. Valuteranno loro entro sabato.
6) Nel caso in cui venga a Barletta, quale dei suoi vecchi compagni (Simoncelli, Menicozzo, Infantino) saluterà con maggiore affetto?
Saluterò tutti, sono rimasto in buoni rapporti con molti compagni a Barletta, e al tempo stesso sono ancora in contatto con tanta gente, anche negli ambienti extra-calcistici. C'è tanta gente che nonostante io non sia più del Barletta, come Dario Dimastromatteo, il vecchio Addetto Stampa della squadra, mi vuole bene. Mi farebbe davvero piacere salutare tutti.
7) Vedendo al Barletta da avversario, che idea si è fatto della squadra biancorossa? Ha i punti che merita?
Da quanto avevo letto in estate e dalle parole di Presidente e dirigenza, la squadra doveva essere abile ad ambire al primo posto. Al momento siete terzi, quindi direi che la squadra sta rispettando i piani.
8) Capitolo- Feralpi: siete in coda alla graduatoria con appena 2 gol all'attivo, cosa non ha funzionato sin qui?
Per certi versi, era atteso che pagassimo dazio nelle prime partite. Per diversi elementi presenti in rosa, si tratta della prima esperienza in questa categoria, perciò era facile che subissimo questo fattore, ma siamo assolutamente fiduciosi nelle nostre qualità.
9) Avete cambiato allenatore da 4 giornate, con l'avvento di Remondina in luogo di Rastelli: cosa è mutato con il cambio di guida tecnica?
Sul versante tattico, abbiamo cambiato modulo passando dal 5-3-2 al 4-3-3: inoltre mister Remondina è navigato in questa categoria, e ci ha subito trasferito la sua esperienza e la sua voglia di far bene.
10) Un pronostico sul match del "Puttilli".
Sono scaramantico, perciò preferisco non esprimermi (ride, ndr). Come diceva Boskov, la partita finisce quando arbitro fischia.
11) In che posizione troveremo Barletta e Feralpi a fine torneo?
Non sono un mago, però non posso che augurarmi la promozione del Barletta e la salvezza diretti della mia squadra.
12) Come vuole salutare la tifoseria e la città di Barletta?
Io saluto Barletta con tutto il mio cuore: ho lasciato tanto e mi hanno dato tanto...
E noi ti salutiamo con la speranza di vederti domenica e, chissà, in un futuro prossimo, di nuovo all'ombra di Eraclio...
1) Fidele Muwana, come sarà tornare a Barletta a un anno e mezzo di distanza, sebbene non sul campo?
Sono molto dispiaciuto perchè volevo aiutare i miei compagni a rialzarsi dalla brutta posizione di classifica, e ci tenevo per il fatto che non vedevo l'ora di tornare a giocare in Prima Divisione, e di tornare a Barletta e vedere lo splendido ambiente di Barletta a livelli più alti.
2) Che ricordi si porta dell'esperienza in terra pugliese?
Una bellissima esperienza: abbiamo raggiunto i playoff con una squadra giovanissima, in maniera assolutamente inattesa.
3) Tocchiamo una nota dolente: perchè non è proseguito il suo rapporto con il Barletta dopo quell'ottima stagione?
Io dovevo rinnovare in verità però una volta tornato dalle vacanze estive, la nuova dirigenza decise di non continuare il rapporto contrattuale che ci legava.
4) Nel centrocampo biancorosso di questa stagione un Fidele Muwana avrebbe potuto giocare?
Non saprei dirtelo, non ho ancora visto giocare la squadra del Barletta in questa stagione, però nutro massimo rispetto per i calciatori nella rosa biancorossa nel ruolo di centrocampisti: al tempo stesso sono assolutamente convinto che in qualunque squadra chi si impegna al massimo sul campo può giocare titolare nella categoria.
5) Lei sarà comunque del gruppo domenica o resterà a Salò?
Vedremo cosa deciderà lo staff medico. Valuteranno loro entro sabato.
6) Nel caso in cui venga a Barletta, quale dei suoi vecchi compagni (Simoncelli, Menicozzo, Infantino) saluterà con maggiore affetto?
Saluterò tutti, sono rimasto in buoni rapporti con molti compagni a Barletta, e al tempo stesso sono ancora in contatto con tanta gente, anche negli ambienti extra-calcistici. C'è tanta gente che nonostante io non sia più del Barletta, come Dario Dimastromatteo, il vecchio Addetto Stampa della squadra, mi vuole bene. Mi farebbe davvero piacere salutare tutti.
7) Vedendo al Barletta da avversario, che idea si è fatto della squadra biancorossa? Ha i punti che merita?
Da quanto avevo letto in estate e dalle parole di Presidente e dirigenza, la squadra doveva essere abile ad ambire al primo posto. Al momento siete terzi, quindi direi che la squadra sta rispettando i piani.
8) Capitolo- Feralpi: siete in coda alla graduatoria con appena 2 gol all'attivo, cosa non ha funzionato sin qui?
Per certi versi, era atteso che pagassimo dazio nelle prime partite. Per diversi elementi presenti in rosa, si tratta della prima esperienza in questa categoria, perciò era facile che subissimo questo fattore, ma siamo assolutamente fiduciosi nelle nostre qualità.
9) Avete cambiato allenatore da 4 giornate, con l'avvento di Remondina in luogo di Rastelli: cosa è mutato con il cambio di guida tecnica?
Sul versante tattico, abbiamo cambiato modulo passando dal 5-3-2 al 4-3-3: inoltre mister Remondina è navigato in questa categoria, e ci ha subito trasferito la sua esperienza e la sua voglia di far bene.
10) Un pronostico sul match del "Puttilli".
Sono scaramantico, perciò preferisco non esprimermi (ride, ndr). Come diceva Boskov, la partita finisce quando arbitro fischia.
11) In che posizione troveremo Barletta e Feralpi a fine torneo?
Non sono un mago, però non posso che augurarmi la promozione del Barletta e la salvezza diretti della mia squadra.
12) Come vuole salutare la tifoseria e la città di Barletta?
Io saluto Barletta con tutto il mio cuore: ho lasciato tanto e mi hanno dato tanto...
E noi ti salutiamo con la speranza di vederti domenica e, chissà, in un futuro prossimo, di nuovo all'ombra di Eraclio...