Calcio
Il dovere di un arbitro: Antonio Damato e il 4-2 di San Siro
L'arbitro barlettano finisce nell'occhio del ciclone
Barletta - venerdì 2 dicembre 2016
17.54
Match di serie A infuocato per il nostro arbitro Damato. Lo scorso weekend l'arbitro barlettano ha infatti diretto la gara tra Fiorentina e Inter, una sfida finita 4-2 per i nerazzurri (con qualche sussulto di troppo) ma marcata sopratutto dalle decisioni del fischietto barlettano.
I verdetti dell'arbitro sono stati, secondo molti, impietosi verso la viola che ha subito un rigore non dato più e l'espulsione di Gonzalo Rodriguez al minuto 46. Decisioni che fanno discutere e creano polemiche, e che di conseguenza hanno fatto risalire a galla un articolo di un Antonio Damato 29enne e della sua fede interista: inutile dire che la tematica ha "riscaldato" (per usare un eufemismo) gli animi dei tifosi fiorentini.
Che la polemica da bar sulle decisioni arbitrale sia sempre stata il "pepe" nel mondo calcistico nessuno vuole metterlo in dubbio ma ancora una volta va ricordato, come fatto dallo stesso Damato sulle pagine de La Repubblica, che "il tifo tra gli arbitri non conta" e, a dimostrazione di ciò, c'è proprio una finale di scudetto allievi tra la Beneamata e la Lazio durante la quale il fischietto pugliese ha dovuto fischiare un calcio di rigore proprio contro la sua (presunta) squadra del cuore.
I verdetti dell'arbitro sono stati, secondo molti, impietosi verso la viola che ha subito un rigore non dato più e l'espulsione di Gonzalo Rodriguez al minuto 46. Decisioni che fanno discutere e creano polemiche, e che di conseguenza hanno fatto risalire a galla un articolo di un Antonio Damato 29enne e della sua fede interista: inutile dire che la tematica ha "riscaldato" (per usare un eufemismo) gli animi dei tifosi fiorentini.
Che la polemica da bar sulle decisioni arbitrale sia sempre stata il "pepe" nel mondo calcistico nessuno vuole metterlo in dubbio ma ancora una volta va ricordato, come fatto dallo stesso Damato sulle pagine de La Repubblica, che "il tifo tra gli arbitri non conta" e, a dimostrazione di ciò, c'è proprio una finale di scudetto allievi tra la Beneamata e la Lazio durante la quale il fischietto pugliese ha dovuto fischiare un calcio di rigore proprio contro la sua (presunta) squadra del cuore.