Calcio
Il Barletta centra la finale di Coppa Italia all’ultimo respiro
Manuel Visani, a due minuti dalla fine, scaccia i fantasmi e porta i biancorossi a Firenze
Barletta - mercoledì 27 aprile 2022
18.17
È probabilmente il peggior Barletta della stagione quello che conquista in extremis l'accesso alla finale di Coppa Italia di Eccellenza 2021/22. Lo fa al termine di una gara caratterizzata da un attacco opaco e soprattutto da una difesa un po distratta che stavano per consentire ad una normalissima Ossese di volare dritta all'atto conclusivo di Firenze.
A regalare la finalissima al Barletta è stato Manuel Visani, proprio colui che era entrato in campo al posto di Telera. È stato proprio l'ex centrale del San Severo a fare le veci dei vari Morra, Lavopa e Pignataro (non proprio alla miglior partita della loro carriera) e a segnare quello che sin qui è il gol più importante della stagione al termine di una partita che in tanti, troppi (noi compresi), avevamo considerato come poco più di una formalità e che invece per lunghi tratti ha fatto rivivere ai tifosi biancorossi i fantasmi di Barletta-Corato 1-2.
A mente fredda e onostante tutto, alla luce del doppio confronto, possiamo però affermare che la qualificazione del Barletta al gran galà in riva all'Arno contro il Salsomaggiore, ci sembra decisamente meritata in quanto, anche al "Walter Frau" di Ossi, il Barletta ha mostrato una certa superiorità rispetto alla comunque più che valida compagine sarda. I biancorossi di Farina, infatti, pur non essendo certo nella loro giornata migliore, hanno comunque quasi sempre tenuto in mano il pallino del gioco di fronte ad un'Ossese che ha puntato tutte le sue fiches sulle micidiali ripartenze di Madeddu (il migliore dei suoi, assente all'andata) e Zinellu. L'avvio dell'incontro fa subito registrare una netta supremazia biancorossa, con la tretroguardia bianconera che deve spesso ricorrere alle maniere forti per arginare gli avanti barlettani. Tuttavia è proprio dell'Ossese la prima grossa occasione della gara con Madeddu che al 10' , con un gran sinistro da 25 metri, contringe Tucci ad una parata miracolo.
Scampato il pericolo, il Barletta riprende decisamente il possesso del gioco e al 27' Pignataro, al termine di una spettacolare triangolazione con Morra, tutto solo davanti a Cherchi riesce a farsi ribattere la conclusione.
Al 38' ecco il primo scossone alla gara: rapida combinazione in ripartenza tra Madeddu, Zinellu e Scognamillo che, in sospetta posizione di fuorigioco viene contrastato in area da Telera. L'arbitro Spedale della sezione di Palermo vede un tocco di mano del difensore centrale barlettano e fischia la massima punizione che Madeddu realizza spiazzando Tucci.
Il Barletta potrebbe raddrizzare il punteggio in chiusura di primo tempo, quando Lavopa, splendidamente servito da un cross al volo di Vicedomini, tutto solo all'altezza del dischetto, calcia malamente al lato un vero e proprio rigore in movimento.
A inizio ripresa ci si attende il solito Barletta arrembante di questa stagione, ma è invece l'Osse che, pronti via, va vicinissima al raddoppio con Virdis che, servito dallo sgusciante Zinellu ,da centro area colpisce un palo clamoroso a Tucci battuto.
Il Barletta sembra ora conffusionario, impreciso, quasi frastornato e al 71' subisce la rete del 2-0: punizione di Arca dalla tre quarti, sponda di Scognamillo per Zinellu che sguscia fra Cafagna e Telera, si gira e lascia partire un destro che, deviato dalla coscia di Pollidori, finisce nell'angolino alla destra dell'incolpevole Tucci.
A questo punto allo stadio "Frau" si accende una vera e propria gazzarra che vede come protagonista nell'ordine: un magazziniere dell'Ossese che pensa bene di far sparire i palloni dal campo; i tifosi ospiti inferociti a tal punto col già citato magazziniere da costringere le forze dell'ordine ad intervenire; e gli elementi delle due panchine che non se le mandano certo a dire, con i panchinari dell'Ossese intenti a difendere i loro inservienti, e quelli del Barletta costretti ad improvvisarsi raccattapalle.
Dopo svariati minuti di stop il gioco riprende con il Barletta che si riversa in attacco con la forza della disperazione, ma anche con poca, pochissima lucidità. Fino al 88', quando il "gregario" Manuel Visani (entrato al posto di un non certo brillante Telera) decide di indossare i panni dell'eroe di giornata (e forse dell'intera stagione) risolvendo con una girata vincente sotto misura, l'ennesima mischia nell'area difesa da Cherchi, facendo letteralmente esplodere l'entusiasmo dei non pochi tifosi barlettani giunti in Sardegna e scatenando le ire dei giocatori dell'Ossese che a fine gara tenteranno di regolare i conti in sospeso con qualche giocatore biancorosso. Per un finale di gara incandescente che vedrà l'espulsione di entrambi i portieri di riserva, e la gioia del Barletta sia per l'enorme pericolo scampato che per l'aver raggiunto una più che meritata finale di Coppa Italia.
A regalare la finalissima al Barletta è stato Manuel Visani, proprio colui che era entrato in campo al posto di Telera. È stato proprio l'ex centrale del San Severo a fare le veci dei vari Morra, Lavopa e Pignataro (non proprio alla miglior partita della loro carriera) e a segnare quello che sin qui è il gol più importante della stagione al termine di una partita che in tanti, troppi (noi compresi), avevamo considerato come poco più di una formalità e che invece per lunghi tratti ha fatto rivivere ai tifosi biancorossi i fantasmi di Barletta-Corato 1-2.
A mente fredda e onostante tutto, alla luce del doppio confronto, possiamo però affermare che la qualificazione del Barletta al gran galà in riva all'Arno contro il Salsomaggiore, ci sembra decisamente meritata in quanto, anche al "Walter Frau" di Ossi, il Barletta ha mostrato una certa superiorità rispetto alla comunque più che valida compagine sarda. I biancorossi di Farina, infatti, pur non essendo certo nella loro giornata migliore, hanno comunque quasi sempre tenuto in mano il pallino del gioco di fronte ad un'Ossese che ha puntato tutte le sue fiches sulle micidiali ripartenze di Madeddu (il migliore dei suoi, assente all'andata) e Zinellu. L'avvio dell'incontro fa subito registrare una netta supremazia biancorossa, con la tretroguardia bianconera che deve spesso ricorrere alle maniere forti per arginare gli avanti barlettani. Tuttavia è proprio dell'Ossese la prima grossa occasione della gara con Madeddu che al 10' , con un gran sinistro da 25 metri, contringe Tucci ad una parata miracolo.
Scampato il pericolo, il Barletta riprende decisamente il possesso del gioco e al 27' Pignataro, al termine di una spettacolare triangolazione con Morra, tutto solo davanti a Cherchi riesce a farsi ribattere la conclusione.
Al 38' ecco il primo scossone alla gara: rapida combinazione in ripartenza tra Madeddu, Zinellu e Scognamillo che, in sospetta posizione di fuorigioco viene contrastato in area da Telera. L'arbitro Spedale della sezione di Palermo vede un tocco di mano del difensore centrale barlettano e fischia la massima punizione che Madeddu realizza spiazzando Tucci.
Il Barletta potrebbe raddrizzare il punteggio in chiusura di primo tempo, quando Lavopa, splendidamente servito da un cross al volo di Vicedomini, tutto solo all'altezza del dischetto, calcia malamente al lato un vero e proprio rigore in movimento.
A inizio ripresa ci si attende il solito Barletta arrembante di questa stagione, ma è invece l'Osse che, pronti via, va vicinissima al raddoppio con Virdis che, servito dallo sgusciante Zinellu ,da centro area colpisce un palo clamoroso a Tucci battuto.
Il Barletta sembra ora conffusionario, impreciso, quasi frastornato e al 71' subisce la rete del 2-0: punizione di Arca dalla tre quarti, sponda di Scognamillo per Zinellu che sguscia fra Cafagna e Telera, si gira e lascia partire un destro che, deviato dalla coscia di Pollidori, finisce nell'angolino alla destra dell'incolpevole Tucci.
A questo punto allo stadio "Frau" si accende una vera e propria gazzarra che vede come protagonista nell'ordine: un magazziniere dell'Ossese che pensa bene di far sparire i palloni dal campo; i tifosi ospiti inferociti a tal punto col già citato magazziniere da costringere le forze dell'ordine ad intervenire; e gli elementi delle due panchine che non se le mandano certo a dire, con i panchinari dell'Ossese intenti a difendere i loro inservienti, e quelli del Barletta costretti ad improvvisarsi raccattapalle.
Dopo svariati minuti di stop il gioco riprende con il Barletta che si riversa in attacco con la forza della disperazione, ma anche con poca, pochissima lucidità. Fino al 88', quando il "gregario" Manuel Visani (entrato al posto di un non certo brillante Telera) decide di indossare i panni dell'eroe di giornata (e forse dell'intera stagione) risolvendo con una girata vincente sotto misura, l'ennesima mischia nell'area difesa da Cherchi, facendo letteralmente esplodere l'entusiasmo dei non pochi tifosi barlettani giunti in Sardegna e scatenando le ire dei giocatori dell'Ossese che a fine gara tenteranno di regolare i conti in sospeso con qualche giocatore biancorosso. Per un finale di gara incandescente che vedrà l'espulsione di entrambi i portieri di riserva, e la gioia del Barletta sia per l'enorme pericolo scampato che per l'aver raggiunto una più che meritata finale di Coppa Italia.