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Calcio
Gaetano Zingrillo: «ll gruppo la nostra forza, ad Altamura per giocarcela»
Il centrocampista biancorosso fa il punto della situazione
Barletta - giovedì 26 novembre 2015
Cuore, polmoni, grinta e tanto attaccamento alla maglia. Sono queste le prerogative che hanno accompagnato la prima parte di stagione del Barletta 1922, una squadra che dopo esser partita in ritardo e tra lo scetticismo generale ha saputo conquistare risultati insperati riaccendendo l'entusiasmo di una piazza provata da oltre un anno di delusioni. Uno degli emblemi di questo Barletta è senza dubbio il 28enne Gaetano Zingrillo, barlettano d.o.c. e perfetto interprete del nuovo spirito della squadra biancorossa. Con lui, abbiamo fatto il punto della situazione ripartendo dalle 4 vittorie di fila contro Leverano, Castellaneta, Atletico Mola e Vigor Trani, proiettandoci al match di Altamura ed arrivando a quelli che potranno essere gli obiettivi stagionali.
Terzo posto in classifica, striscia positiva di quattro vittorie consecutive e numeri con il segno più in difesa ed in attacco. Vi aspettavate questo exploit?
«Beh, è inutile negare che quando siamo partiti, c'era attorno a noi uno scetticismo generale dovuto al fatto che eravamo una squadra costruita in pochissimi giorni e partita in ritardo rispetto a tutte le altre. Da queste difficoltà però è venuto fuori qualcosa di davvero bello, partita dopo partita ci siamo accorti che le cose andavano sempre meglio, grazie al lavoro sul campo ed alle indicazioni del mister abbiamo trovato la quadratura fino ad arrivare ai risultati che sono sotto gli occhi di tutti. Quel che posso dire è che queste vittorie sono il frutto dei grossi sacrifici che tutti noi abbiamo fatto e stiamo facendo».
Qual è la vera forza di questa squadra?
«Senza dubbio il gruppo che è unito e compatto come non mai. Sin dall'inizio abbiamo dovuto affrontare grandi difficoltà ma non ci siamo mai arresi, non lo abbiamo fatto nemmeno nell'ultimo mese in cui dopo le dimissioni della dirigenza siamo riusciti ad isolarci dal mondo esterno, a pensare solo al campo e ad ottenere risultati fantastici».
Possiamo considerare la barlettanità come elemento fondante della forza di questo gruppo?
«Senza dubbio noi barlettani diamo il 110% ed è anche normale che da parte nostra c'è qualcosa in più. Per un barlettano giocare con questa maglia è un motivo d'orgoglio, un orgoglio trascinante che riesce a coinvolgere anche i non barlettani spingendoli a dare tutto ed a gettare il cuore oltre l'ostacolo».
Come consideri il tuo rendimento fino a questo momento? Ti manca il gol?
«A livello personale devo dire che sto rendendo al meglio. Sto bene sia dal punto di vista fisico e mentale. Chiaramente ringrazio il mister che mi ha dato fiducia sin da subito e che mi ha messo in condizione di far bene. Per quanto riguarda il gol, non è importante perchè conta di più il risultato della squadra ma non nascondo che spero di sbloccarmi il prima possibile».
Domenica in campo ad Altamura, che partita sarà?
«Domenica affrontiamo una partita importante, contro una squadra forte e con nomi di un certo livello. Detto questo, noi andiamo lì per giocarci la nostra partita, e puntare ai 3 punti. Ormai non possiamo più nasconderci, siamo lì e vogliamo giocarcela al meglio».
Quali possono essere gli obiettivi stagionali? Sarà decisiva la risoluzione della questione societaria?
«Quel che noi possiamo fare adesso è proseguire il nostro cammino partita dopo partita. Ovviamente siamo tutti ansiosi di sapere come si risolverà la situazione societaria nella speranza che si possa trovare la quadra e che si possa proseguire sulla strada giusta che abbiamo intrapreso».
Terzo posto in classifica, striscia positiva di quattro vittorie consecutive e numeri con il segno più in difesa ed in attacco. Vi aspettavate questo exploit?
«Beh, è inutile negare che quando siamo partiti, c'era attorno a noi uno scetticismo generale dovuto al fatto che eravamo una squadra costruita in pochissimi giorni e partita in ritardo rispetto a tutte le altre. Da queste difficoltà però è venuto fuori qualcosa di davvero bello, partita dopo partita ci siamo accorti che le cose andavano sempre meglio, grazie al lavoro sul campo ed alle indicazioni del mister abbiamo trovato la quadratura fino ad arrivare ai risultati che sono sotto gli occhi di tutti. Quel che posso dire è che queste vittorie sono il frutto dei grossi sacrifici che tutti noi abbiamo fatto e stiamo facendo».
Qual è la vera forza di questa squadra?
«Senza dubbio il gruppo che è unito e compatto come non mai. Sin dall'inizio abbiamo dovuto affrontare grandi difficoltà ma non ci siamo mai arresi, non lo abbiamo fatto nemmeno nell'ultimo mese in cui dopo le dimissioni della dirigenza siamo riusciti ad isolarci dal mondo esterno, a pensare solo al campo e ad ottenere risultati fantastici».
Possiamo considerare la barlettanità come elemento fondante della forza di questo gruppo?
«Senza dubbio noi barlettani diamo il 110% ed è anche normale che da parte nostra c'è qualcosa in più. Per un barlettano giocare con questa maglia è un motivo d'orgoglio, un orgoglio trascinante che riesce a coinvolgere anche i non barlettani spingendoli a dare tutto ed a gettare il cuore oltre l'ostacolo».
Come consideri il tuo rendimento fino a questo momento? Ti manca il gol?
«A livello personale devo dire che sto rendendo al meglio. Sto bene sia dal punto di vista fisico e mentale. Chiaramente ringrazio il mister che mi ha dato fiducia sin da subito e che mi ha messo in condizione di far bene. Per quanto riguarda il gol, non è importante perchè conta di più il risultato della squadra ma non nascondo che spero di sbloccarmi il prima possibile».
Domenica in campo ad Altamura, che partita sarà?
«Domenica affrontiamo una partita importante, contro una squadra forte e con nomi di un certo livello. Detto questo, noi andiamo lì per giocarci la nostra partita, e puntare ai 3 punti. Ormai non possiamo più nasconderci, siamo lì e vogliamo giocarcela al meglio».
Quali possono essere gli obiettivi stagionali? Sarà decisiva la risoluzione della questione societaria?
«Quel che noi possiamo fare adesso è proseguire il nostro cammino partita dopo partita. Ovviamente siamo tutti ansiosi di sapere come si risolverà la situazione societaria nella speranza che si possa trovare la quadra e che si possa proseguire sulla strada giusta che abbiamo intrapreso».

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