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Football Americano, Mino Russo carica i Mad Bulls: "Possiamo fare di più, domenica match complesso"
Il vice-presidente parla alla vigilia della sfida ai Salento Dragons
Barletta - sabato 9 marzo 2013
22.29
Poco più di 24 ore e per i Mad Bulls BT si apriranno le porte dello stadio di Barletta "Lello Simeone" nel Campionato di Football Americano a 9, dove i "tori matti" hanno esordito il 24 febbraio uscendo ko dalla sfida contro i Patriots Bari (0-20): l'esordio interno è fissato domani, 10 marzo, contro i Salenti Dragons, vittoriosi all'esordio sugli Eagles Salerno. Le quattro squadre sono inserite nel gruppo B della South Division del Cif9. I ragazzi a tinte nero-bianco-rosse, allenati da coach Grieco e Spencer Banks, ex-giocatore della massima serie italiana con le divise di Roma, Bari e Trani, ieri hanno sostenuto al "Lello Simeone" l'ultimo allenamento prima dell'esordio nel torneo. Delle attese, delle ambizioni, delle basi del progetto Mad Bulls Bt abbiamo parlato con il vice-presidente del club Mino Russo, 20 anni fa in campo nella storica squadra dalle cui ceneri oggi i "tori rossi" sono risorti.
Mino Russo, due domeniche fa c'è stato il ritorno in campo dei Mad Bulls Bt: avete riallacciato il filo rosso con il passato nello 0-20 contro i Patriots Bari. Come avete vissuto questo importante giorno?
"Siamo stati avvantaggiati perché loro non erano in gran forma. Abbiamo anche avuto occasioni per passare in vantaggio, ma nel quarto tentativo alla mano non abbiamo calciato e abbiamo sprecato l'opportunità di realizzare tre punti che avrebbero potuto cambiare la partita. Abbiamo affrontato l'avversario con grande rispetto, ma resta il rammarico perché avremmo potuto fare qualcosina in più".
In molti erano all'esordio nel football americano "pro". Siete soddisfatti degli esordienti?
"Gli esordienti hanno retto l'impatto con un'ottima prestazione. Sono molto assidui negli allenamenti e hanno fame di conoscere questo sport, danno tutto sul campo e per questo siamo molto soddisfatti. I nostri giovani sono il futuro, e nel nostro roster ce ne sono tanti. Per questo probabilmente faremo anche qualche incontro di Flag Football, la disciplina gemella del football americano, e cercheremo di portarlo nelle scuole".
A che punto della condizione è il vostro roster? Quante potenzialità inespresse ci sono ancora?
"Direi molte, magari per inesperienza. Diciamo che come roster ci servirebbe qualche innesto per avere maggiormente la situazione sotto controllo. Per il resto, puntiamo molto a far crescere i giocatori su scala locale, creandoci dei campioni in casa e abbattendo anche i costi, in questo momento di crisi".
Appunto, la crisi. Quanto è stato difficile conciliare la voglia di far procedere questo progetto con la dura ricerca di sponsor e contributi?
"Non c'è una ricetta base in questo duro momento per far avvicinare gli sponsor. L'unica cosa certa è che se inizi a vincere, naturalmente diventi più appetibile e tutti ti vengono a cercare. Bisogna insistere maggiormente sul reclutamento dei ragazzi per far sì che si attrezzi una squadra sempre più competitiva. E' tutto legato ai risultati".
Siete tornati nel football, sebbene dall'altra parte della barricata e non più sul campo, dopo 20 anni. Ha prevalso l'entusiasmo o la voglia di far affermare sport alternativi ai soliti noti?
"E' senza dubbio l'entusiasmo il carburante che ci fa andare avanti. E' così che è rinata la franchigia dei Mad Bulls Barletta".
Domenica al "Simeone" arrivano i Salento Dragons. Ci sono tante locandine, da te realizzate, per la città a pubblicizzare l'evento. Loro hanno cambiato tanto rispetto allo scorso anno, quando li avete già affrontati..
"Hanno cambiato tanto e si vede: nella scorsa partita hanno superato Salerno, anche se ci sono stati episodi che forse hanno caratterizzato la gara. Certo sono una squadra molto competitiva, per noi la favorita per il primo posto nel girone. Con i Salento Dragons c'è un rapporto di grande rispetto: penso che sarà un match complesso".
C'è un motto con il quale vuoi invitare i tifosi domenica al "Simeone"?
"E' il motto con il quale pubblicizzeremo anche il nostro sito ufficiale, che a brevissimo sarà online, ossia "Diventa quello per cui sei nato". Magari dico ai nostri tifosi di venire a vederci, magari scopriranno di amare il football. Anche se so che dovremo essere noi a trascinarli con i risultati".
Mino Russo, due domeniche fa c'è stato il ritorno in campo dei Mad Bulls Bt: avete riallacciato il filo rosso con il passato nello 0-20 contro i Patriots Bari. Come avete vissuto questo importante giorno?
"Siamo stati avvantaggiati perché loro non erano in gran forma. Abbiamo anche avuto occasioni per passare in vantaggio, ma nel quarto tentativo alla mano non abbiamo calciato e abbiamo sprecato l'opportunità di realizzare tre punti che avrebbero potuto cambiare la partita. Abbiamo affrontato l'avversario con grande rispetto, ma resta il rammarico perché avremmo potuto fare qualcosina in più".
In molti erano all'esordio nel football americano "pro". Siete soddisfatti degli esordienti?
"Gli esordienti hanno retto l'impatto con un'ottima prestazione. Sono molto assidui negli allenamenti e hanno fame di conoscere questo sport, danno tutto sul campo e per questo siamo molto soddisfatti. I nostri giovani sono il futuro, e nel nostro roster ce ne sono tanti. Per questo probabilmente faremo anche qualche incontro di Flag Football, la disciplina gemella del football americano, e cercheremo di portarlo nelle scuole".
A che punto della condizione è il vostro roster? Quante potenzialità inespresse ci sono ancora?
"Direi molte, magari per inesperienza. Diciamo che come roster ci servirebbe qualche innesto per avere maggiormente la situazione sotto controllo. Per il resto, puntiamo molto a far crescere i giocatori su scala locale, creandoci dei campioni in casa e abbattendo anche i costi, in questo momento di crisi".
Appunto, la crisi. Quanto è stato difficile conciliare la voglia di far procedere questo progetto con la dura ricerca di sponsor e contributi?
"Non c'è una ricetta base in questo duro momento per far avvicinare gli sponsor. L'unica cosa certa è che se inizi a vincere, naturalmente diventi più appetibile e tutti ti vengono a cercare. Bisogna insistere maggiormente sul reclutamento dei ragazzi per far sì che si attrezzi una squadra sempre più competitiva. E' tutto legato ai risultati".
Siete tornati nel football, sebbene dall'altra parte della barricata e non più sul campo, dopo 20 anni. Ha prevalso l'entusiasmo o la voglia di far affermare sport alternativi ai soliti noti?
"E' senza dubbio l'entusiasmo il carburante che ci fa andare avanti. E' così che è rinata la franchigia dei Mad Bulls Barletta".
Domenica al "Simeone" arrivano i Salento Dragons. Ci sono tante locandine, da te realizzate, per la città a pubblicizzare l'evento. Loro hanno cambiato tanto rispetto allo scorso anno, quando li avete già affrontati..
"Hanno cambiato tanto e si vede: nella scorsa partita hanno superato Salerno, anche se ci sono stati episodi che forse hanno caratterizzato la gara. Certo sono una squadra molto competitiva, per noi la favorita per il primo posto nel girone. Con i Salento Dragons c'è un rapporto di grande rispetto: penso che sarà un match complesso".
C'è un motto con il quale vuoi invitare i tifosi domenica al "Simeone"?
"E' il motto con il quale pubblicizzeremo anche il nostro sito ufficiale, che a brevissimo sarà online, ossia "Diventa quello per cui sei nato". Magari dico ai nostri tifosi di venire a vederci, magari scopriranno di amare il football. Anche se so che dovremo essere noi a trascinarli con i risultati".