Calcio
Eurolife, girone C: l'Italia fa tremare la Spagna nella prima di Euro 2012
Gli Azzurri partono con un 1-1 contro i Campioni del Mondo in carica
Barletta - lunedì 11 giugno 2012
10.22
L'Italia passa con buoni voti l'esame di lingua spagnola e si conferma bestia nera per le "Furie Rosse", Campioni del Mondo e di Europa in carica. Nel match giocato ieri pomeriggio sulla superficie dell''Arena Gdansk di Danzica, gli Azzurri hanno strappato un ottimo e meritato pareggio per 1-1 alla forte Spagna di Vicente Del Bosque: succede tutto nella ripresa, tra il 61' e il 64', quando prima Di Natale porta in vantaggio l'Italia su assist di Pirlo, poi Fabregas su imbeccata di Silva punisce Buffon in uscita. Nel finale buone occasioni sprecate da Fernando Torres e Marchisio, con tanta sofferenza per gli uomini di Prandelli. Un risultato giusto e chi si aspettava un'Italia vittima sacrificale della Spagna si è dovuto ricredere. E' stata un'Italia tosta, cattiva e ben messa in campo nel nuovo "vestito" del 3-5-2. Un'Italia ben oltre le previsioni, se il riferimento erano le ultime tre uscite, coincise con tre sconfitte, peraltro in amichevole. Sugli scudi tra gli Azzurri De Rossi, Buffon e Chiellini. Italia e Spagna che così vanno avanti a braccetto in classifica, con un punto a testa, alle spalle della Croazia, capolista con 3 punti grazie alla vittoria sull'Irlanda. Unico neo nel match della Nazionale? I troppi ammoniti, ben 4, che dovranno ora stare attenti nelle seguenti partite a evitare squalifiche.
La partita- Prandelli opta per il 3-5-2, con Buffon in porta, Bonucci, De Rossi e Chiellini sulla linea difensiva, Maggio, Thiago Motta, Pirlo, Marchisio e Giaccherini in mediana e in avanti la coppia Cassano-Balotelli. Del Bosque risolve alla sua maniera il dubbio fra Negredo e Torres in attacco, preferendo Fabregas ai due. Gli iberici rispondono con un 4-2-3-1 con Casillas, difesa formata da Arbeloa, Piquè, Sergio Ramos e Jordi Alba; Busquets e Xabi Alonso in mediana a protezione di Xavi; Silva, Fabregas e Iniesta a fare da "finte punte", senza dare riferimenti alla difesa azzurra. Spagna più manovriera nei primi minuti di gioco, ma l'Italia ribatteva colpo su colpo giocando corta e provando a ripartire con rapidi capovolgimenti di fronte. Primi minuti di impronta iberica, con due pericoli in diagonale creati dal mancino di Silva: Buffon rispondeva "presente". Poi tanta Italia: al 13' Azzurri al tiro con Pirlo su punizione, ma Casillas si oppone, mentre dieci minuti dopo tocca a Cassano far correre un brivido alla Furie Rosse con un diagonale dalla destra sul fondo non di molto. Ci prova Marchisio al 36' con splendida esecuzione al volo su cross di Cassano: Casillas blocca. L'occasione migliore è per Thiago Motta, che in chiusura di tempo su cross di Maggio di testa da due passi colpisce debole consentendo al portiere spagnolo una deviazione decisiva. E i Campioni del Mondo? Tanta melina, tanto possesso palla, e un paio di lampi di Iniesta (tiro parato al 30', botta al volo alta di poco al 44').
Nella ripresa la Spagna cambia marcia e i siluri da fuori di Fabregas e Xavi mettono i brividi. Poi la svolta azzurra, che coincide con l'uscita dal campo di Balotelli. SuperMario, tra errori e falli, finisce di diritto nel girone dei peggiori. Imperdonabile in particolare la sua esitazione del 53', quando recupera palla su pasticcio di Sergio Ramos e solo davanti a Casillas non sa bene se passare o tirare e si impappina facendosi recuperare dalla difesa avversaria. Prandelli lo sostituisce con Di Natale e il match decolla: al 61' vantaggio azzurro con Di Natale, che supera Casillas con un destro piazzato all'angolino su assist al bacio di Pirlo e riscatta l'errore dal dischetto contro gli iberici a Euro 2008. Nemmeno il tempo di esultare e al 64' il sinistro chirurgico di Fabregas, sfuggito a Giaccherini su invenzione di Silva, punisce Buffon per l'1-1. Prandelli cambia ancora: fuori Cassano, stanco, dentro Giovinco. Nella Spagna dentro Navas e Torres. El Nino ha tre occasioni per portare in vantaggio la Spagna, una volta è bravo Buffon in uscita, un'altra è sciagurato lo spagnolo che manda alto un pallonetto con il portiere italiano fuori dai pali. La Spagna spinge, l'Italia è in affanno, ma produce comunque un paio di fiammate. Con Giovinco, subentrato all'esausto Cassano: magnifica una sua palla che Di Natale, in girata volante, non riesce a incrociare bene. E poi con Marchisio, che in una metà campo spagnola sguarnita, slaloma e triangola fino ad arrivare al tiro dai 10 metri, purtroppo centrale. Al fischio finale è 1-1: cancellati di colpo i fantasmi post-Russia, lo 0-3 di Zurigo è dimenticato, la guarigione è in atto. Giovedì 14 sotto con la Croazia.
(Twitter: @GuerraLuca88)
La partita- Prandelli opta per il 3-5-2, con Buffon in porta, Bonucci, De Rossi e Chiellini sulla linea difensiva, Maggio, Thiago Motta, Pirlo, Marchisio e Giaccherini in mediana e in avanti la coppia Cassano-Balotelli. Del Bosque risolve alla sua maniera il dubbio fra Negredo e Torres in attacco, preferendo Fabregas ai due. Gli iberici rispondono con un 4-2-3-1 con Casillas, difesa formata da Arbeloa, Piquè, Sergio Ramos e Jordi Alba; Busquets e Xabi Alonso in mediana a protezione di Xavi; Silva, Fabregas e Iniesta a fare da "finte punte", senza dare riferimenti alla difesa azzurra. Spagna più manovriera nei primi minuti di gioco, ma l'Italia ribatteva colpo su colpo giocando corta e provando a ripartire con rapidi capovolgimenti di fronte. Primi minuti di impronta iberica, con due pericoli in diagonale creati dal mancino di Silva: Buffon rispondeva "presente". Poi tanta Italia: al 13' Azzurri al tiro con Pirlo su punizione, ma Casillas si oppone, mentre dieci minuti dopo tocca a Cassano far correre un brivido alla Furie Rosse con un diagonale dalla destra sul fondo non di molto. Ci prova Marchisio al 36' con splendida esecuzione al volo su cross di Cassano: Casillas blocca. L'occasione migliore è per Thiago Motta, che in chiusura di tempo su cross di Maggio di testa da due passi colpisce debole consentendo al portiere spagnolo una deviazione decisiva. E i Campioni del Mondo? Tanta melina, tanto possesso palla, e un paio di lampi di Iniesta (tiro parato al 30', botta al volo alta di poco al 44').
Nella ripresa la Spagna cambia marcia e i siluri da fuori di Fabregas e Xavi mettono i brividi. Poi la svolta azzurra, che coincide con l'uscita dal campo di Balotelli. SuperMario, tra errori e falli, finisce di diritto nel girone dei peggiori. Imperdonabile in particolare la sua esitazione del 53', quando recupera palla su pasticcio di Sergio Ramos e solo davanti a Casillas non sa bene se passare o tirare e si impappina facendosi recuperare dalla difesa avversaria. Prandelli lo sostituisce con Di Natale e il match decolla: al 61' vantaggio azzurro con Di Natale, che supera Casillas con un destro piazzato all'angolino su assist al bacio di Pirlo e riscatta l'errore dal dischetto contro gli iberici a Euro 2008. Nemmeno il tempo di esultare e al 64' il sinistro chirurgico di Fabregas, sfuggito a Giaccherini su invenzione di Silva, punisce Buffon per l'1-1. Prandelli cambia ancora: fuori Cassano, stanco, dentro Giovinco. Nella Spagna dentro Navas e Torres. El Nino ha tre occasioni per portare in vantaggio la Spagna, una volta è bravo Buffon in uscita, un'altra è sciagurato lo spagnolo che manda alto un pallonetto con il portiere italiano fuori dai pali. La Spagna spinge, l'Italia è in affanno, ma produce comunque un paio di fiammate. Con Giovinco, subentrato all'esausto Cassano: magnifica una sua palla che Di Natale, in girata volante, non riesce a incrociare bene. E poi con Marchisio, che in una metà campo spagnola sguarnita, slaloma e triangola fino ad arrivare al tiro dai 10 metri, purtroppo centrale. Al fischio finale è 1-1: cancellati di colpo i fantasmi post-Russia, lo 0-3 di Zurigo è dimenticato, la guarigione è in atto. Giovedì 14 sotto con la Croazia.
(Twitter: @GuerraLuca88)