Calcio
Eurolife, girone B: la Germania si conferma, Olanda quasi fuori da Euro 2012
Nella seconda giornata il Portogallo batte a fatica la Danimarca
Barletta - giovedì 14 giugno 2012
11.26
Gol, spettacolo e tutta una serie di imprevedibili capovolgimenti di fronte animano il secondo turno del girone più difficile di tutto l'Europeo, quel group B che vede coinvolte Portogallo, Germania, Danimarca e Olanda. È il momento di tornare in campo dopo aver archiviato il primo turno. Nel match delle 18, si affrontano a Leopoli i lusitani, sconfitti dalla Germania nel match inaugurale, e la Danimarca, castigatrice dell'Olanda nel primo incontro. Alla Lviv Arena succede di tutto, con gli uomini di Bento che prima passano in vantaggio sul 2-0, poi vengono raggiunti, non senza aver sciupato l'impossibile. È Varela a soli 3 minuti dal termine a regalare i primi 3 punti ai lusitani, ma per i rossoverdi la pratica Danimarca non è stata delle più facili. Ed è proprio il capitano, CR7, uno dei campioni più attesi, a salire sul banco degli imputati per l'ennesima prestazione anonima, "condita" da due errori a tu per tu con il portiere avversario che potevano risultare decisivi.
Il match si mantiene per tutta la prima frazione su ritmi abbastanza bassi. Sono soprattutto le voragini difensive dei danesi a notarsi nei primi 45', e il team di Bento ne approfitta per portarsi sul doppio vantaggio: prima è Pepe a capitalizzare al meglio un angolo di Joao Moutinho (minuto 24), poi è Helder Postiga al 36' a riscattare un primo tempo mediocre con una sassata che buca la porta difesa da Andersen. Ma proprio quando la Danimarca stava per mollare, i lusitani si distraggono e vengono fatalmente puniti: è Krohn-Dehli a servire di testa davanti alla porta sguarnita Bendtner, che da meno di un metro non può proprio sbagliare. Il primo tempo si chiude sul 2-1 per il Portogallo, che ad inizio ripresa potrebbe mettere in archivio il match, ma Ronaldo decide più volte che non è serata e prima calcia addosso al portiere scandinavo al 50', poi appoggia a lato una conclusione a porta spalancata. La famosa legge del gol sbagliato-gol subito non sbaglia mai, ed è quindi ancora Bendtner a punire la distratta difesa portoghese su un capovolgimento di fronte. Mentre tutto sembra portare verso un pareggio abbastanza inutile per il Portogallo, Bento azzecca la mossa Varela, che a 3 minuti dal termine lascia partire un destro terrificante che non lascia scampo ad Andersen e regala altri 90 minuti di speranza ai lusitani.
Nel big match delle 20:45 tra la deludente Olanda e i giovani tedeschi termina con un pesantissimo 2-1 per gli uomini di Loew, che salgono a quota 6 condannando gli Orange ad un'esclusione quasi certa. Manco a dirlo, mattatore dell'incontro è il solito super Mario Gomez, che in attesa del super Mario tricolore stende gli arancioni con una doppietta. A nulla vale la splendida rete siglata da Robin Van Persie al 73', per un'Olanda irriconoscibile e a tratti in totale confusione. Van Maarwijk punta ancora su Van Bommel e Afellay, apici negativi di un'Olanda che nella prima frazione risulta slegata, lenta, sfilacciata e totalmente in balia dell'avversario. A fare la differenza ci pensa ancora Gomez che nel giro di pochi minuti "regala" un paio di sberle agli Orange.
Nell'intervallo il ct olandese striglia i suoi e inserisce Van der Vaart e Huntelaar in luogo degli irriconoscibili Afellay e Van Bommel, ma la musica sembra non cambiare ancora fino al 65', con Oezil e Schweinsteiger a dominare nella linea mediana. Quando poi il centrocampista del Bayern risente di un problema muscolare e di conseguenza la Germania allenta la morsa, l'Olanda prova ad aggrapparsi alle iniziative personali: ci provano con scarsa fortuna Sneijder e Van Persie, unici a dare qualche segnale di sveglia. Ed è proprio l'ambito centravanti dell'Arsenal a riaprire i giochi al 73' con un bel tiro dai 20 metri che sorprende Neuer. Dopo il gol, però, l'Olanda non riesce più a produrre occasioni importanti, e la Germania amministra senza patemi un vantaggio importante. Al termine della seconda giornata, i tedeschi guidano con merito con 6 punti, seguiti da Portogallo e Danimarca a quota 3 e dall'Olanda a quota 0. L'ultimo turno sarà decisivo per un girone che, nel bene o nel male, sta riservando emozioni e sorprese a non finire.
Il match si mantiene per tutta la prima frazione su ritmi abbastanza bassi. Sono soprattutto le voragini difensive dei danesi a notarsi nei primi 45', e il team di Bento ne approfitta per portarsi sul doppio vantaggio: prima è Pepe a capitalizzare al meglio un angolo di Joao Moutinho (minuto 24), poi è Helder Postiga al 36' a riscattare un primo tempo mediocre con una sassata che buca la porta difesa da Andersen. Ma proprio quando la Danimarca stava per mollare, i lusitani si distraggono e vengono fatalmente puniti: è Krohn-Dehli a servire di testa davanti alla porta sguarnita Bendtner, che da meno di un metro non può proprio sbagliare. Il primo tempo si chiude sul 2-1 per il Portogallo, che ad inizio ripresa potrebbe mettere in archivio il match, ma Ronaldo decide più volte che non è serata e prima calcia addosso al portiere scandinavo al 50', poi appoggia a lato una conclusione a porta spalancata. La famosa legge del gol sbagliato-gol subito non sbaglia mai, ed è quindi ancora Bendtner a punire la distratta difesa portoghese su un capovolgimento di fronte. Mentre tutto sembra portare verso un pareggio abbastanza inutile per il Portogallo, Bento azzecca la mossa Varela, che a 3 minuti dal termine lascia partire un destro terrificante che non lascia scampo ad Andersen e regala altri 90 minuti di speranza ai lusitani.
Nel big match delle 20:45 tra la deludente Olanda e i giovani tedeschi termina con un pesantissimo 2-1 per gli uomini di Loew, che salgono a quota 6 condannando gli Orange ad un'esclusione quasi certa. Manco a dirlo, mattatore dell'incontro è il solito super Mario Gomez, che in attesa del super Mario tricolore stende gli arancioni con una doppietta. A nulla vale la splendida rete siglata da Robin Van Persie al 73', per un'Olanda irriconoscibile e a tratti in totale confusione. Van Maarwijk punta ancora su Van Bommel e Afellay, apici negativi di un'Olanda che nella prima frazione risulta slegata, lenta, sfilacciata e totalmente in balia dell'avversario. A fare la differenza ci pensa ancora Gomez che nel giro di pochi minuti "regala" un paio di sberle agli Orange.
Nell'intervallo il ct olandese striglia i suoi e inserisce Van der Vaart e Huntelaar in luogo degli irriconoscibili Afellay e Van Bommel, ma la musica sembra non cambiare ancora fino al 65', con Oezil e Schweinsteiger a dominare nella linea mediana. Quando poi il centrocampista del Bayern risente di un problema muscolare e di conseguenza la Germania allenta la morsa, l'Olanda prova ad aggrapparsi alle iniziative personali: ci provano con scarsa fortuna Sneijder e Van Persie, unici a dare qualche segnale di sveglia. Ed è proprio l'ambito centravanti dell'Arsenal a riaprire i giochi al 73' con un bel tiro dai 20 metri che sorprende Neuer. Dopo il gol, però, l'Olanda non riesce più a produrre occasioni importanti, e la Germania amministra senza patemi un vantaggio importante. Al termine della seconda giornata, i tedeschi guidano con merito con 6 punti, seguiti da Portogallo e Danimarca a quota 3 e dall'Olanda a quota 0. L'ultimo turno sarà decisivo per un girone che, nel bene o nel male, sta riservando emozioni e sorprese a non finire.