Andrea Pirlo
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Calcio

Euro 2012, in casa-Italia parlano Diamanti e De Rossi

Il fantasista toscano: "Sono un casinista, non mollo mai"

E' entrata nel vivo la settimana di lavoro della Nazionale italiana: doppia seduta di allenamento nella giornata di ieri per gli Azzurri in vista del quarto di finale di domenica con l'Inghilterra. Alle 11 è stato svolto il primo allenamento a porte chiuse, mentre alle 17 è stata aperta alla stampa la seduta svolta allo stadio Municipale di Cracovia. Prandelli non potrà contare su Giorgio Chiellini: il difensore della Juventus ha riportato uno stiramento di primo grado al bicipite femorale sinistro e sarà sicuramente indisponibile per il match con gli inglesi. Lavoro di scarico per chi ha giocato dal primo minuto con l'Irlanda, allenamento più intenso per gli altri. Sul campo si è visto anche Giorgio Chiellini, che dopo gli esercizi fisici è rientrato negli spogliatoi insieme a Barzagli, fermatosi solo a scopo precauzionale. Stesso discorso per Thiago Motta, tornato negli spogliatoi per le cure al ginocchio destro, un po' indolenzito dopo il match con l'Irlanda. Anche le sue condizioni non destano particolare preoccupazione. La seduta si è conclusa con un bagno di folla fra i bambini delle scuole, che si sono riversati in campo per foto e autografi consegnando ai giocatori un tricolore con le loro firme. Tra i più acclamati Mario Balotelli, che ha firmato palloni, magliette e non si è sottratto a nessuna richiesta mostrandosi sempre molto sorridente.

In conferenza stampa hanno parlato nel pomeriggio Daniele De Rossi e Alessandro Diamanti. "Capitan futuro" ha parlato tutto campo,come quello che poi scende in campo, in Nazionale, giocando in più ruoli. De Rossi ha spiegato che "gli italiani si esaltano nelle difficoltà, come popolo, spiegando così le storiche vittorie con le grandi avversarie nei grandi appuntamenti". Sull'Inghilterra De Rossi ha spiegato: "L'ho vista poco. Giocava dopo di noi, in corrispondenza della nostra serata libera. Ma ha grandi giocatori, Gerrard? E' sempre stato il mio idolo. Hanno esterni giovani, e l'allenatore ha lavorato in Italia. E' una squadra forte". De Rossi non teme il tifo: "Gli inglesi saranno in maggioranza, a Kiev? Non tutti possono permettersi di muoversi in questo periodo storico. L'Italia vive un momento delicato dal punto di visto economico. E gli inglesi si spostano in massa. Ma in campo saremo 11 contro 11". Un De Rossi che non ha problemi sulla posizione in campo: "Non so in quale ruolo giocherò, a Kiev. Prandelli mi ha definito universale? E' un valore, la mia più grande qualità è essere completo. Non mi devo limitare al compitino, dice il c.t.? Sì, e come Gerrard, svariare a tuttocampo. Non gioco nel ruolo che amo di più, davanti alla difesa, perché davanti ho uno dei giocatori più forti della storia del calcio italiano, Pirlo. Sono felice di «spostarmi». E nella difesa a 3 mi sono trovato meglio di quanto pensassi".

Alessandro Diamanti ha esordito all'Europeo di Polonia e Ucraina nell'ultima gara con l'Irlanda, un'emozione che il giocatore ha vissuto con l'entusiasmo di sempre: "Sono fatto così di carattere, vivo tutto con positività. Quando sono in panchina incito tutti, sono un casinista e un combattente e se non faccio così non me la godo. Mi immaginavo di giocare Italia-Inghilterra alla Playstation –aggiunge Diamanti sorridendo – anche se in realtà non ci gioco mai alla Play. Nella mia carriera non ho mai mollato nemmeno quando giocavo in Interregionale e se non molli e hai qualità, alla fine vengono fuori".

Tornando alla partita Diamanti ammette che la gara con l'Inghilterra ha un fascino particolare: "Loro ci considerano forti e la storia dice questo, ma ora la storia non conta e quando incontri una squadra ai quarti di finale di questa competizione deve avere per forza delle qualità. Sarà una battaglia, noi possiamo mettere in campo la nostra grande compattezza e il nostro gruppo. Con queste caratteristiche possiamo battere chiunque. Ho giocato con Scott Parker è un grande giocatore, mi piacerebbe giocarci contro e batterlo". Il giocatore del Bologna torna a parlare con rammarico della punizione battuta nella gara con l'Irlanda: "In campo non ci sono gerarchie. Pirlo mi ha detto di tirarla e di solito da lì non fallisco, ma l'arbitro ha messo la barriera a cinque metri e purtroppo la palla non è passata". Ultima considerazione quando qualcuno gli chiede se ha visto un Pirlo un po' stanco: "Scusate, ma io al nome Pirlo riesco solo ad associare la parola campione".
(Twitter: @GuerraLuca88)

Fonte: figc.it
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