Arti Marziali
Tredicesima Tae Cup, un successo per le arti marziali
Intervista ad uno degli organizzatori, Giuseppe Lanotte
Barletta - giovedì 22 novembre 2012
15.40
Si è disputata domenica scorsa presso la splendida cornice del PalaBorgia di Barletta la tredicesima edizione della Tae Cup. Centinaia di atleti provenienti da diverse parti d'Italia si sono sfidati sui tappeti allestiti dal Centro Sportivo Federico II di Barletta. Oltre 600 i partecipanti ad una manifestazione che in questa edizione ha previsto diverse tipologie di combattimento, allargandosi anche al corpo libero. Buona anche la presenza di pubblico sugli spalti del "PalaBorgia", a testimonianza di come questo evento sia seguito non solo dagli addetti ai lavori e dai parenti degli atleti, ma anche dalla cittadinanza che segue con affetto una manifestazione che ormai si può definire storica. A margine dell'intensa giornata di gare, abbiamo intervistato, in esclusiva per i lettori di Barlettalife, uno degli organizzatori, il maestro Giuseppe Lanotte:
Giuseppe Lanotte, un bilancio della Tae Cup, giunta ormai alla tredicesima edizione.
Seguendoci ormai da tanto tempo, puoi giudicare anche tu come siamo cresciuti, come si è allargato il nostro gruppo. L'iniziativa di unire più arti marziali in un solo evento è non solo positiva, ma crea quello spirito giusto di fratellanza tipico degli sport. Nonostante stiamo parlando arti marziali, che più che per sentito dire sono definiti violenti, stiamo dimostrando l'unione tra vari atleti di varie discipline, e dopo l'incontro si torna anche più amici di prima.
Vediamo un confronto tra più generazioni, ci sono combattenti di ogni età. Questa Tae Cup da la possibilità di attirare attorno a sé e attorno alle arti marziali tanta gente.
Generazioni diverse, famiglie, tutti insieme. Molte capita che i miei allievi portano i propri figli, e assistiamo ad intere famiglie che vivono l'evento. Altre volte si verificano casi di generazioni di campioni, con figli di allievi che si ritrovano a gareggiare in questa importante kermesse che ormai è diventata tappa fissa ogni anno.
Tanti i premiati, come giudichi il livello di questa tredicesima edizione della Tae Cup?
Il livello degli atleti in campo è alto, stiamo migliorando anche nell'organizzazione: quest'anno abbiamo aggiunto anche il contatto pieno che finora non abbiamo fatto. Stiamo cominciando ad entrare in un livello anche diverso: dal semi-light al contatto pieno. alla Tae Cup ci sono tutte le tipologie di combattimento, comprese le forme tradizionali.
Giuseppe Lanotte, un bilancio della Tae Cup, giunta ormai alla tredicesima edizione.
Seguendoci ormai da tanto tempo, puoi giudicare anche tu come siamo cresciuti, come si è allargato il nostro gruppo. L'iniziativa di unire più arti marziali in un solo evento è non solo positiva, ma crea quello spirito giusto di fratellanza tipico degli sport. Nonostante stiamo parlando arti marziali, che più che per sentito dire sono definiti violenti, stiamo dimostrando l'unione tra vari atleti di varie discipline, e dopo l'incontro si torna anche più amici di prima.
Vediamo un confronto tra più generazioni, ci sono combattenti di ogni età. Questa Tae Cup da la possibilità di attirare attorno a sé e attorno alle arti marziali tanta gente.
Generazioni diverse, famiglie, tutti insieme. Molte capita che i miei allievi portano i propri figli, e assistiamo ad intere famiglie che vivono l'evento. Altre volte si verificano casi di generazioni di campioni, con figli di allievi che si ritrovano a gareggiare in questa importante kermesse che ormai è diventata tappa fissa ogni anno.
Tanti i premiati, come giudichi il livello di questa tredicesima edizione della Tae Cup?
Il livello degli atleti in campo è alto, stiamo migliorando anche nell'organizzazione: quest'anno abbiamo aggiunto anche il contatto pieno che finora non abbiamo fatto. Stiamo cominciando ad entrare in un livello anche diverso: dal semi-light al contatto pieno. alla Tae Cup ci sono tutte le tipologie di combattimento, comprese le forme tradizionali.