Luca Guerra intervista Gennaro Delvecchio
Luca Guerra intervista Gennaro Delvecchio
Calcio

Delvecchio: «Barletta merita un bel palcoscenico, bello vedere entusiasmo al "Puttilli"»

Il centrocampista oggi al Bari presente sugli spalti nel derby contro il Lecce

Se ne era fantasticato prima in estate come un sogno dal sapore "shakesperiano", poi in inverno come un regalo ai piedi dello spoglio alberello biancorosso. Di concreto però c'è stato ben poco negli ultimi due anni, così Gennaro Delvecchio e il Barletta non sono convolati a nozze neppure in questa sessione di mercato: a fine dicembre il Bari aveva comuncato l'ingaggio ufficiale del mediano nato all'ombra di Eraclio nel 1978, fresco di svincolo dal Grosseto, club militante nel girone B di Prima Divisione Lega Pro. Oggi pomeriggio il centrocampista con trascorsi con le maglie di Catania, Perugia, Sampdoria, Lecce e Atalanta (154 presenze e 17 gol in serie A) era sugli spalti del "Cosimo Puttilli", in tribuna centrale, per assistere a Barletta-Lecce- confronto tra la squadra dove è cresciuto e quella in cui ha militato- e ha risposto alle nostre domande sull'ambiente trovato presso lo stadio barlettano:

Gennaro, per te un nuovo ritorno a Barletta, questa volta sugli spalti. Che squadra hai trovato?
«Il Barletta deve dimostrare l'animo di oggi in tutte le partite: ho visto una squadra viva, che corre e lotta su ogni pallone. Credo sia la via giusta perchè la gente vive di passione, sa benissimo che questi ragazzi possono avere delle pecche dal punto di vista dall'esperienza. I calciatori hanno avuto il giusto atteggiamento e hanno espresso un buon calcio e sicuramente questo aiuta a divertire».

Tecnicamente, questa Lega Pro che impressione ti fa?
«Sicuramente si gioca un calcio molto fisico e basato sulla velocità e la resistenza. E' un calcio meno tecnico, eccezion fatta per alcune corazzate come Lecce, Perugia e Frosinone».

Si parla tanto del presente societario del Barletta.
«L'unica idea che ho è che il Barletta dopo tanti anni di purgatorio calcistico può tornare a recitare un ruolo importante nel calcio che conta. Se Tatò andrà via come ho letto, ne sarei dispiaciuto perchè è un imprenditore locale che vuole bene a questi colori e soprattutto è difficile trovare oggi chi investa soldi nel calcio. Mi auguro che qualcuno gli dia una mano per fare qualcosa di importante, la città lo merita».

Che effetto fa vedere finalmente bei colori sugli spalti e un ambiente caldo al "Puttilli", come avvenuto oggi contro il Lecce?
«Bello. Quello che immagino però è di rivedere sempre questa passione al Puttilli e uno stadio sempre più pieno. Se il Barletta in futuro avrà progetti importanti, la piazza si riaccenderà. Sogno di vedere di nuovo quell'entusiasmo che trovavo quando venivo allo stadio da piccolo con mio padre».
(Twitter: @GuerraLuca88)
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