Nevio Orlandi allenatore Barletta Calcio
Nevio Orlandi allenatore Barletta Calcio
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Dalla sala stampa: i commenti dopo Salernitana-Barletta 3-0

Orlandi: "Giornata storta, ma non ferma il nostro percorso di crescita"

All'"Arechi" di Salerno il Barletta ha ceduto sonoramente nel punteggio e nel gioco a una Salernitana arrabbiata e affamata. Decidono Gustavo, Mancini e Mendicino, per un ko che interrompe il buon momento biancorosso e conferma alcuni limiti strutturali della squadra. Il risultato è stato commentato presso la sala stampa dell'"Arechi" dai protagonisti.

Il primo a presentarsi in sala stampa è stato mister Nevio Orlandi, logicamente poco soddisfatto della prova dei suoi: "E' stata una giornata no, ma ci può stare considerando il buon andamento degli ultimi due mesi. Dobbiamo ritornare a lavorare con tanti sacrifici, come fatto in questo ultimo periodo, dobbiamo recuperare la nostra dimensione e cercare di fare meglio". Cicerelli e Guglielmi sottotono oggi: "Il discorso è di carattere fisico, su questo tipo di campo chi è leggerino paga. Per me Guglielmi non ha fatto male, ha fatto la sua onesta partita". Poco convincente la scelta di non utilizzare dal 1' nessuno dei nuovi arrivati: "I nuovi arrivati hanno lavorato poco con noi. Fermo restando che si tratta di gente che bene o male ha lavorato in questo periodo, posso dire che questa squadra ha fatto bene fino ad oggi. Dobbiamo continuare a lavorare sui nostri obiettivi, ossia la crescita collettiva".

Sull'espulsione di Guglielmi: "Per me ha preso la palla e il fallo non c'era. O non si sono capiti o si sono spiegati male i due collaboratori, poi l'arbitro ha fatto la sua scelta e noi la dobbiamo accettare" A sinistra ha giocato Cascione, autore di una prova mediocre con Pippa in tribuna: "La nostra scelta in questo momento è questa: puntiamo su Cascione, oggi non ha giocato molto bene alla pari di altri". Un Barletta apparso rinunciatario nell'approccio: "Le nostre caratteristiche sono quelle di una squadra agile che deve giocare sulle ripartenze. Questo non vuol dire che siamo una squadra rinunciataria, poi sono gli episodi a determinare il risultato. Abbiamo preso gol su uno scivolone di Cane, che ha concesso spazio per il tiro a Gustavo. Detto ciò, si tratta di una partita storta che dobbiamo archiviare a partire da domani".

Non ha convinto la scelta di tenere Ilari in panchina: "Ilari in questo momento è un calciatore che se entra a partita iniziata può determinare certe giocate". Sul calcio di rigore fallito da La Mantia, il terzo su quattro occasioni in stagione: "Sotto l'aspetto tecnico non ci si può che allenare, ma lo facciamo tutta la settimana. Il tiratore designato era D'Errico, poi La Mantia ha preferito calciare lui. Non ho ancora avuto modo di chiarire con loro quanto avvenuto".

Ben più alto il morale in casa-Salernitana, dove mister Angelo Gregucci ha sottolineato come il Barletta arrivasse da buone partite e da una mini-serie positiva: "E' una squadra che ha ragazzi che corrono e giovani con discrete prospettive per diventare calciatori. Ci hanno messo in difficoltà nei primi 20 minuti, quando noi eravamo impacciati. I ragazzi hanno ricevuto i miei complimenti perchè ho visto una squadra che aveva voglia di far bene". Chiare le idee sul futuro: "Il nostro campionato sarà vissuto giornata per giornata, dobbiamo alzare i nostri ritmi e lavorare tanto. Tutte le squadre che vogliono raggiungere dei grandi obiettivi hanno necessità di lavorare, non ci sono altri ingredienti". Sull'ambiente: "Salerno ha fame di calcio, quando il pubblico ti spinge ti dà una forza enorme. Questa è una piazza che deve riconquistare il suo popolo e il sostegno del suo tifo".

Gregucci che professa la forza del gruppo: "Dobbiamo avere un grande concetto di squadra, per questo ho chiesto a tutti i calciatori di andare a salutare il pubblico alla fine. Martedì alla ripresa dovremo essere tutti allo stesso livello di condizione fisica, per questo ho chiesto ai panchinari di allenarsi dopo il fischio finale. Tutti devono mettere in campo l'anima, anche chi gioca due minuti". Una Salernitana che è ripartita dal 4-2-3-1: "Non mi piace parlare di moduli, mi piace parlare di aggressività, corsa, qualità che valgono più degli schemi". Pestrin è stato fischiato dal tifo di casa: "Pestrin dovrà conquistarsi il rispetto dei tifosi con le prestazioni, se darà il massimo non ci saranno problemi". In campo Mendicino e Scalise sono stati preferiti a Ginestra e Luciani: "Io scelgo solo in base alla meritocrazia, è l'unico criterio valido. Fondamentale è fare gruppo, tutti sono importanti e tutti saranno chiamati in causa se hanno capito quale è il concetto di squadra. Ho 26 calciatori e solo 18 sono inclusi nella lista".

Autore del 2-0 in casa cilentana è stato Manuel Mancini: "Mi piace giocare dietro la punta centrale, sono contento della mia prestazione. Ora dobbiamo pensare già alla prossima partita contro L'Aquila, l'importante è lavorare partita dopo partita". Il mercato di gennaio ha portato tanti arrivi: "Il presidente ci ha dato la scossa, i nuovi arrivati sono dei rinforzi e anche degli stimoli a fare meglio". Una Salernitana rigenerata dalla cura-Gregucci: "Quando la mente sta bene, ne giova anche il fisico. Oggi abbiamo espresso quantità e qualità". Positivo anche il commento dell'autore del 3-0, Ettore Mendicino: "Sicuramente con questo sistema di gioco abbiamo avuto un bell'impatto, credo che la squadra abbia interpretato bene quanto il mister aveva chiesto".
(Twitter: @GuerraLuca88)
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