Calcio a 5
Cristian Barletta, l'appello di Italia: «Si intervenga sul PalaBorgia, non siamo sport di seconda fascia»
Le parole del direttore generale biancorosso
Barletta - venerdì 22 gennaio 2016
12 vittorie su 13 impegni di campionato, primato nel girone F di serie B e un altro passo da compiere per entrare nelle Final Eight di Coppa Italia: la stagione del Cristian Barletta C5 vola sulle ali dell'entusiasmo. Ma se in campo Garrote e Pichon trascinano i biancorossi di Antonio Dazzaro, fuori c'è una struttura societaria che monitora il presente e guarda al futuro, tra infrastrutture e conti da far quadrare, come spiega il direttore generale biancorosso, Ruggiero Italia:
Ruggiero Italia, partiamo dal "PalaBorgia". Sabato la prestazione del Cristian contro Putignano è stata di livello, ma la partita ha rischiato di non giocarsi.
«Esattamente, a causa delle infiltrazioni d'acqua dal soffitto. Noi abbiamo sollecitato l'amministrazione a intervenire: devono rendersi conto di quanto il palazzetto "Borgia" è importante per la città, e ci devono mettere in condizione di rappresentare Barletta al meglio. La nostra città ha tante eccellenze al di fuori del calcio, dal calcio a 5, all'atletica leggera, passando per basket e pallavolo: colgo l'occasione per invitare effettivamente l'assessore allo sport Antonio Divincenzo a vedere una nostra partita, per capire quanto seguito abbiamo. Martedì ospiteremo Rutigliano in Coppa Italia, e avere nuove infiltrazioni al "PalaBorgia" potrebbe costarci l'uscita dalla competizione per demeriti extra-sportivi».
Hai parlato di obiettivi importanti: il Cristian li insegue con programmazione. Quali sono i prossimi passi che vi prefiggete?
«Il mio ingresso in società è stato proprio vincolato alla parola programmazione: i risultati non arrivano per caso, è difficile che una squadra possa trovarsi per caso ai vertici di una classifica. Senza organizzazione, competenza e rispetto dei ruoli, o un piano di comunicazione che faccia capire come funziona il calcio a 5, non si va da nessuna parte. A questo va senza dubbio aggiunto un pizzico di fortuna: quando però abbiamo deciso di intraprendere questo tipo di percorso, sicuramente confidavamo nella promozione diretta in 3 anni. Se poi riusciremo ad anticipare i tempi, ben venga. Noi cerchiamo sempre di trovare partners che vogliano realizzare un percorso di crescita con noi, più che a effimere sponsorizzazioni».
Sono in cantiere anche interventi sul settore giovanile?
«Il primo obiettivo è allargare l'ingresso ad altri soci nell'associazione: sono le risorse a governare i singoli passi. Serve fare acquisti mirati e due ne abbiamo fatti: si tratta di due ragazzi brasiliani, oggi nel settore giovanile, per i quali attendiamo solo l'intera documentazione. Ci stiamo muovendo sui giovani, curare questo profilo è fondamentale per assumersi determinati impegni per il futuro».
Un fattore importante per avvicinare i neofiti al Futsal può essere anche la gratuità dell'evento? Al "PalaBorgia" non si paga un tagliando di accesso per assistere alle partite vostre e del Futsal Barletta…
«Di questo si tiene scarsamente conto: in molte città con squadre di serie B di calcio a 5, il biglietto si paga. Dare la gratuità dell'ingresso è un modo per smuovere il movimento, ma serve anche un piano di comunicazione adeguato per avvicinare il sostegno della piazza e di adeguati partners. Bisogna prima far conoscere il movimento a 360 gradi: con la speranza di superare il turno di Coppa Italia (martedì contro Rutigliano, ndr), punteremo a portare le Final Eight a Barletta. Il calcio a 5 è un movimento rilevante in città, è importante che gli sportivi barlettani lo sappiano».
Ruggiero Italia, partiamo dal "PalaBorgia". Sabato la prestazione del Cristian contro Putignano è stata di livello, ma la partita ha rischiato di non giocarsi.
«Esattamente, a causa delle infiltrazioni d'acqua dal soffitto. Noi abbiamo sollecitato l'amministrazione a intervenire: devono rendersi conto di quanto il palazzetto "Borgia" è importante per la città, e ci devono mettere in condizione di rappresentare Barletta al meglio. La nostra città ha tante eccellenze al di fuori del calcio, dal calcio a 5, all'atletica leggera, passando per basket e pallavolo: colgo l'occasione per invitare effettivamente l'assessore allo sport Antonio Divincenzo a vedere una nostra partita, per capire quanto seguito abbiamo. Martedì ospiteremo Rutigliano in Coppa Italia, e avere nuove infiltrazioni al "PalaBorgia" potrebbe costarci l'uscita dalla competizione per demeriti extra-sportivi».
Hai parlato di obiettivi importanti: il Cristian li insegue con programmazione. Quali sono i prossimi passi che vi prefiggete?
«Il mio ingresso in società è stato proprio vincolato alla parola programmazione: i risultati non arrivano per caso, è difficile che una squadra possa trovarsi per caso ai vertici di una classifica. Senza organizzazione, competenza e rispetto dei ruoli, o un piano di comunicazione che faccia capire come funziona il calcio a 5, non si va da nessuna parte. A questo va senza dubbio aggiunto un pizzico di fortuna: quando però abbiamo deciso di intraprendere questo tipo di percorso, sicuramente confidavamo nella promozione diretta in 3 anni. Se poi riusciremo ad anticipare i tempi, ben venga. Noi cerchiamo sempre di trovare partners che vogliano realizzare un percorso di crescita con noi, più che a effimere sponsorizzazioni».
Sono in cantiere anche interventi sul settore giovanile?
«Il primo obiettivo è allargare l'ingresso ad altri soci nell'associazione: sono le risorse a governare i singoli passi. Serve fare acquisti mirati e due ne abbiamo fatti: si tratta di due ragazzi brasiliani, oggi nel settore giovanile, per i quali attendiamo solo l'intera documentazione. Ci stiamo muovendo sui giovani, curare questo profilo è fondamentale per assumersi determinati impegni per il futuro».
Un fattore importante per avvicinare i neofiti al Futsal può essere anche la gratuità dell'evento? Al "PalaBorgia" non si paga un tagliando di accesso per assistere alle partite vostre e del Futsal Barletta…
«Di questo si tiene scarsamente conto: in molte città con squadre di serie B di calcio a 5, il biglietto si paga. Dare la gratuità dell'ingresso è un modo per smuovere il movimento, ma serve anche un piano di comunicazione adeguato per avvicinare il sostegno della piazza e di adeguati partners. Bisogna prima far conoscere il movimento a 360 gradi: con la speranza di superare il turno di Coppa Italia (martedì contro Rutigliano, ndr), punteremo a portare le Final Eight a Barletta. Il calcio a 5 è un movimento rilevante in città, è importante che gli sportivi barlettani lo sappiano».