Calcio
Caso- "Premiopoli", patteggiamento per 3 dei calciatori coinvolti
A dicembre erano state deferite Aprilia, Catania, Paganese, Ascoli e Frosinone
Barletta - venerdì 24 febbraio 2012
0.03
Ha trovato compimento nella giornata di ieri l'inchiesta la cosiddetta "Premiopoli" del pallone, caso scatenato a fine dicembre 2011dall'attività di intermediazione svolta da Fabrizio Ferrari (solo un omonimo del più noto agente Fifa, ndr) in favore di società dilettantistiche e professionistiche per il pagamento dei premi di preparazione e alla carriera, attraverso la quale la rete avrebbe guadagnato illegalmente sui premi di valorizzazione che spttano alla società di origine dei calciatori al momento del loro esordio in serie A. Nel pomeriggio di ieri la Federcalcio ha ufficializzato in una nota ufficiale (Comunicato n° 065CDN) la decisione adottata dalla Commissione Disciplinare Nazionale presieduta da Claudio Franchini.
Le sanzioni riportate sono le seguenti: patteggiamento per i calciatori Lorenzo Del Prete (all'epoca dei fatti al Frosinone, ora alla Nocerina), Alfredo Cariello (all'epoca dei fatti al Frosinone, ora alla Neapolis Mugnano) e Francesco Millesi (all'epoca dei fatti al Catania, ora all'Avellino), tutti e tre squalificati per una giornata da scontarsi in gare ufficiali, mentre sono state comminate sanzioni pecuniarie pari a diecimila euro di multa per Simone Pesce (all'epoca dei fatti all'Ascoli ed ora al Novara, quindi senza legami con la Lega Pro). Proprio riguardo la posizione di Pesce Il Procuratore federale ha deferito alla Commissione disciplinare nazionale Fabrizio Ferrari "per rispondere- si legge nella nota- della violazione dei doveri di lealtà, probità e correttezza di cui all'art. 1,commi 1 e 3, del CGS, per avere, ancorché soggetto non tesserato, concorso personalmente all'acquisizione dell'autocertificazione del calciatore Simone Pesce senza rispettare le modalità procedurali di cui alle circolari della Lega Nazionale Dilettanti nn. 9/2006 e 7/2007, le quali impongono che le dichiarazioni sostitutive di atto notorio "siano sottoscritte dal calciatore interessato davanti ad un Pubblico Ufficiale (es. notaio o funzionario comunale)" facendo, così, ottenere alla Società ASD Nuova Circe l'irregolare certificazione del diritto al premio alla carriera (art. 99 bis delle NOIF) per € 54.000,00 (€ cinquantaquattromila/00) e per non essersi presentato, senza giustificato motivo, alla convocazione della Procura federale per l'audizione fissata per il 21 luglio 2011". Prosciolto invece il portiere Armando Pantanelli (ex-Paganese, adesso senza squadra).
Tra i club, deferiti per responsabilità oggettiva all'epoca dei fatti (dicembre 2011) vi erano Frosinone (club militante nel campionato di Prima Divisione, girone B, nel quale milita il Barletta), Paganese, Aprilia, Ascoli e Catania. Con la decisione diramata ieri, la Disciplinare ha scagionato dalle accuse le società accusate di violazione della normativa sui premi alla carriera. Si chiude così un capitolo oscuro per il calcio italiano, l'ennesimo di questa stagione nera, tristemente caratterizzata dal caso "Last Bet" sul calcioscommesse, che ha prodotto l'annata sportiva meno bella dopo la tempesta di Calciopoli,
Le sanzioni riportate sono le seguenti: patteggiamento per i calciatori Lorenzo Del Prete (all'epoca dei fatti al Frosinone, ora alla Nocerina), Alfredo Cariello (all'epoca dei fatti al Frosinone, ora alla Neapolis Mugnano) e Francesco Millesi (all'epoca dei fatti al Catania, ora all'Avellino), tutti e tre squalificati per una giornata da scontarsi in gare ufficiali, mentre sono state comminate sanzioni pecuniarie pari a diecimila euro di multa per Simone Pesce (all'epoca dei fatti all'Ascoli ed ora al Novara, quindi senza legami con la Lega Pro). Proprio riguardo la posizione di Pesce Il Procuratore federale ha deferito alla Commissione disciplinare nazionale Fabrizio Ferrari "per rispondere- si legge nella nota- della violazione dei doveri di lealtà, probità e correttezza di cui all'art. 1,commi 1 e 3, del CGS, per avere, ancorché soggetto non tesserato, concorso personalmente all'acquisizione dell'autocertificazione del calciatore Simone Pesce senza rispettare le modalità procedurali di cui alle circolari della Lega Nazionale Dilettanti nn. 9/2006 e 7/2007, le quali impongono che le dichiarazioni sostitutive di atto notorio "siano sottoscritte dal calciatore interessato davanti ad un Pubblico Ufficiale (es. notaio o funzionario comunale)" facendo, così, ottenere alla Società ASD Nuova Circe l'irregolare certificazione del diritto al premio alla carriera (art. 99 bis delle NOIF) per € 54.000,00 (€ cinquantaquattromila/00) e per non essersi presentato, senza giustificato motivo, alla convocazione della Procura federale per l'audizione fissata per il 21 luglio 2011". Prosciolto invece il portiere Armando Pantanelli (ex-Paganese, adesso senza squadra).
Tra i club, deferiti per responsabilità oggettiva all'epoca dei fatti (dicembre 2011) vi erano Frosinone (club militante nel campionato di Prima Divisione, girone B, nel quale milita il Barletta), Paganese, Aprilia, Ascoli e Catania. Con la decisione diramata ieri, la Disciplinare ha scagionato dalle accuse le società accusate di violazione della normativa sui premi alla carriera. Si chiude così un capitolo oscuro per il calcio italiano, l'ennesimo di questa stagione nera, tristemente caratterizzata dal caso "Last Bet" sul calcioscommesse, che ha prodotto l'annata sportiva meno bella dopo la tempesta di Calciopoli,