.jpg)
Altri sport
Canottaggio, Paola Piazzolla e Laura Pelloni: «Soddisfatte del nostro mondiale»
Le due atlete continueranno a gareggiare insieme anche durante la prossima stagione
Barletta - mercoledì 3 settembre 2014
Non è arrivata in zona medaglie, ma la canottiera barlettana Paola Piazzolla ha comunque archiviato il suo Campionato del Mondo Juniores 2014 (svoltosi ad Amburgo, ndr) con un onorevole quinto posto. In gara nel Doppio Juniores con la compagna di squadra Bianca Laura Pelloni (GS Speranza Pra'), la 18enne tesserata per la Lega Navale Barletta ha condotto in porto il quinto posto dietro Romania, Germania, Grecia e Ungheria, autentiche corazzate della competizione. L'atleta ha fatto ritorno nella sua terra di origine da alcuni giorni e ha portato con sé le sue compagne di nazionale. Noi di BarlettaViva abbiamo deciso di ascoltare Paola Piazzolla e Bianca Laura Pelloni all'interno di un'intervista doppia.
Come giudicate questa esperienza iridata?
P: «È un'esperienza un po' particolare. Fare un mondiale non è una cosa che capita tutti i giorni. Facciamo la cosa che ci piace, quindi ci siamo divertite tantissimo».
Come funziona l'affinità di coppia?
L: «Abbiamo lavorato anche sull'affinità di coppia. In realtà ci siamo trovate bene sin dalle prime uscite, poi siamo anche bene assortite a livello caratteriale».
C'è più rammarico per le condizioni avverse della finale o più soddisfazione?
L: «Indubbiamente soddisfazione, perché siamo riuscite ad arrivare in alto. Però si sarebbe potuto fare meglio se solo le condizioni meteorologiche fossero state un pochino più "gentili" nei nostri confronti».
P: « È stato un ottimo risultato, anche se abbiamo disputato la finale in condizioni non proprio favorevoli. Non abbiamo potuto assolutamente esprimerci al meglio delle nostre capacità a causa delle cattive condizioni meteorologiche: una bufera di vento contro che ha penalizzato le corsie più interne (dalla 1 alla 3) e favorito quelle più esterne (dalla 4 alla 6). Era il mio primo mondiale e non pensavamo nemmeno di arrivare in finale, invece ce l'abbiamo fatta».
Quali sono le ambizioni per il nuovo anno?
P: «Continueremo a gareggiare insieme, penso. Il coordinatore e il direttore tecnico ci hanno sempre detto che siamo un doppio per il futuro. Poi dalla prossima stagione passeremo nella categoria Pl, quindi credo che resteremo insieme».
Chiudiamo con una curiosità. Prima della partenza avete un rituale da seguire?
L: «Non abbiamo un rituale specifico. I momenti della partenza sono i più intensi: ci confidiamo le emozioni e le indicazioni che dobbiamo rispettare durante la gara».
Come giudicate questa esperienza iridata?
P: «È un'esperienza un po' particolare. Fare un mondiale non è una cosa che capita tutti i giorni. Facciamo la cosa che ci piace, quindi ci siamo divertite tantissimo».
Come funziona l'affinità di coppia?
L: «Abbiamo lavorato anche sull'affinità di coppia. In realtà ci siamo trovate bene sin dalle prime uscite, poi siamo anche bene assortite a livello caratteriale».
C'è più rammarico per le condizioni avverse della finale o più soddisfazione?
L: «Indubbiamente soddisfazione, perché siamo riuscite ad arrivare in alto. Però si sarebbe potuto fare meglio se solo le condizioni meteorologiche fossero state un pochino più "gentili" nei nostri confronti».
P: « È stato un ottimo risultato, anche se abbiamo disputato la finale in condizioni non proprio favorevoli. Non abbiamo potuto assolutamente esprimerci al meglio delle nostre capacità a causa delle cattive condizioni meteorologiche: una bufera di vento contro che ha penalizzato le corsie più interne (dalla 1 alla 3) e favorito quelle più esterne (dalla 4 alla 6). Era il mio primo mondiale e non pensavamo nemmeno di arrivare in finale, invece ce l'abbiamo fatta».
Quali sono le ambizioni per il nuovo anno?
P: «Continueremo a gareggiare insieme, penso. Il coordinatore e il direttore tecnico ci hanno sempre detto che siamo un doppio per il futuro. Poi dalla prossima stagione passeremo nella categoria Pl, quindi credo che resteremo insieme».
Chiudiamo con una curiosità. Prima della partenza avete un rituale da seguire?
L: «Non abbiamo un rituale specifico. I momenti della partenza sono i più intensi: ci confidiamo le emozioni e le indicazioni che dobbiamo rispettare durante la gara».