Calcio
Calcio, Pisa-Barletta significa anche "linea verde"
Biancorossi con l'età media più bassa del torneo, la metà delle reti toscane è "under"
Barletta - sabato 15 settembre 2012
Sarà il Pisa il prossimo avversario del Barletta Calcio nel terzo turno del campionato di Prima Divisione Lega Pro, girone B, che si appresta a vivere la terza giornata nel weekend. All'"Arena Garibaldi- Romeo Anconetani", domani alle 15 i biancorossi (a secco di punti dopo due sconfitte) saranno ospiti dei toscani, a quota 4 in classifica dopo due turni. Una sfida che opporrà due formazioni costruite per obiettivi stagionali differenti- i "piani alti" i toscani di mister Pane, una salvezza sul campo unita alla "spending review" per i biancorossi- perseguiti però attraverso una via comune: la valorizzazione dei giovani.
Viva la gioventù- Pisa e Barletta sono infatti accomunate dalla "linea verde": i biancorossi sono scesi in campo a Catanzaro nel primo turno di campionato con un'età media di appena 21,36 anni, inferiore addirittura a quella che talvolta si registra nel torneo "Berretti", dato lievemente alimentato contro il Perugia solo dall'ingresso di Simoncelli e Vacca per Carretta e Dall'Oglio nell'"undici" titolare, mentre la metà delle reti realizzate sin qui dai nerazzurri toscani è stata messa a segno da firme "under": Luca Rizzo, classe 1992, ha messo in salvo i pisani in quel di Andria, realizzando l'1-1 a pochi minuti dal termine, mentre Andrea Barberis, nato nel 1993, è stato autore del momentaneo 3-0 contro il Latina nel match inaugurale.
Fiducia agli "under" nei primi 180'- Nelle prime due giornate di campionato l'allenatore toscano Pane ha sempre schierato dal 1' i due giovani obbligatori (Suagher e Rozzio, Rizzo o Barberis), uniti sempre a due classe 1991 come il portiere Sepe e l'attaccante Benedetti, anche'essi in età da contributi per minutaggio. Ad Andria nel finale erano in campo addirittura due '92 (Gatto e Rizzo) e un '93 come Barberis contemporaneamente, segnale di coraggio per una rosa che annovera anche "vecchie volpi" del torneo come Buscè, Favasuli e Colombini, sintomo di ambizioni importanti. Nel complesso, l'età media della rosa pisana si aggira sui 26 anni.
Ancor meglio ha fatto invece nell'utilizzo dei giovani l'allenatore biancorosso Novelli: domenica scorsa contro il Perugia dal primo minuto sono partiti due classe 1993 (Calapai e Meucci), due 1992 (Barbuti e Dezi), una coppia di 1991, composta da Ferreira e De Leidi, oltre ai nati nel 1990 come Pane e Vacca. Otto undicesimi nati negli anni '90, cifre difficilmente riscontrabili nella categoria. E in rampa di lancio in vista della sfida di domani vi sono altri due classe 1992 come Castellani, Menegaz e Molina, mentre l'età media dei biancorossi potrebbe elevarsi se in campo vi fosse Fabrizio Di Bella (24 anni) in luogo dello squalificato De Leidi, o se mister Novelli puntasse per la mediana su un "anziano" come il 1987 Piccinni. Il più esperto in forza al Barletta, guardando l'anagrafe ed escludendo il "fuori rosa" Minieri, è il 32enne Filippo Petterini, seguito da Angeletti e Mazzarani, nati nel 1986.
Un campionato che vive la "scomparsa" dei classe 1990- In una Lega Pro sempre più in crisi- in attesa della "celebre" riforma- i contributi derivanti dall'impiego dei giovanissimi sono ormai linfa vitale per le società sportive. Si osserva in molte squadre del girone B di Prima Divisione il ridimensionamento, o addirittura l'"estinzione", sportivamente parlando, della classe 1990: proprio il Pisa, con Nocerina e Avellino, sono prive di 22enni in squadra, sebbene il loro impiego frutti ancora contributi. In ribasso anche i classe 1991, la linea-guida è chiara: si punta molto più sui calciatori nati nel 1992 o 1993. In tal senso vanno le scelte di club come Carrarese e Viareggio in particolare, formazioni con il maggior numero di 1993 nel girone. Pisa e Barletta, in tale ottica, restano le formazioni che simboleggiano i lati della medaglia di una politica votata agli "under", che paga (in termini economici con i contributi elargiti dalla Lega) e al momento ripaga (sul campo) solo parzialmente...
(Twitter: @GuerraLuca88)
Viva la gioventù- Pisa e Barletta sono infatti accomunate dalla "linea verde": i biancorossi sono scesi in campo a Catanzaro nel primo turno di campionato con un'età media di appena 21,36 anni, inferiore addirittura a quella che talvolta si registra nel torneo "Berretti", dato lievemente alimentato contro il Perugia solo dall'ingresso di Simoncelli e Vacca per Carretta e Dall'Oglio nell'"undici" titolare, mentre la metà delle reti realizzate sin qui dai nerazzurri toscani è stata messa a segno da firme "under": Luca Rizzo, classe 1992, ha messo in salvo i pisani in quel di Andria, realizzando l'1-1 a pochi minuti dal termine, mentre Andrea Barberis, nato nel 1993, è stato autore del momentaneo 3-0 contro il Latina nel match inaugurale.
Fiducia agli "under" nei primi 180'- Nelle prime due giornate di campionato l'allenatore toscano Pane ha sempre schierato dal 1' i due giovani obbligatori (Suagher e Rozzio, Rizzo o Barberis), uniti sempre a due classe 1991 come il portiere Sepe e l'attaccante Benedetti, anche'essi in età da contributi per minutaggio. Ad Andria nel finale erano in campo addirittura due '92 (Gatto e Rizzo) e un '93 come Barberis contemporaneamente, segnale di coraggio per una rosa che annovera anche "vecchie volpi" del torneo come Buscè, Favasuli e Colombini, sintomo di ambizioni importanti. Nel complesso, l'età media della rosa pisana si aggira sui 26 anni.
Ancor meglio ha fatto invece nell'utilizzo dei giovani l'allenatore biancorosso Novelli: domenica scorsa contro il Perugia dal primo minuto sono partiti due classe 1993 (Calapai e Meucci), due 1992 (Barbuti e Dezi), una coppia di 1991, composta da Ferreira e De Leidi, oltre ai nati nel 1990 come Pane e Vacca. Otto undicesimi nati negli anni '90, cifre difficilmente riscontrabili nella categoria. E in rampa di lancio in vista della sfida di domani vi sono altri due classe 1992 come Castellani, Menegaz e Molina, mentre l'età media dei biancorossi potrebbe elevarsi se in campo vi fosse Fabrizio Di Bella (24 anni) in luogo dello squalificato De Leidi, o se mister Novelli puntasse per la mediana su un "anziano" come il 1987 Piccinni. Il più esperto in forza al Barletta, guardando l'anagrafe ed escludendo il "fuori rosa" Minieri, è il 32enne Filippo Petterini, seguito da Angeletti e Mazzarani, nati nel 1986.
Un campionato che vive la "scomparsa" dei classe 1990- In una Lega Pro sempre più in crisi- in attesa della "celebre" riforma- i contributi derivanti dall'impiego dei giovanissimi sono ormai linfa vitale per le società sportive. Si osserva in molte squadre del girone B di Prima Divisione il ridimensionamento, o addirittura l'"estinzione", sportivamente parlando, della classe 1990: proprio il Pisa, con Nocerina e Avellino, sono prive di 22enni in squadra, sebbene il loro impiego frutti ancora contributi. In ribasso anche i classe 1991, la linea-guida è chiara: si punta molto più sui calciatori nati nel 1992 o 1993. In tal senso vanno le scelte di club come Carrarese e Viareggio in particolare, formazioni con il maggior numero di 1993 nel girone. Pisa e Barletta, in tale ottica, restano le formazioni che simboleggiano i lati della medaglia di una politica votata agli "under", che paga (in termini economici con i contributi elargiti dalla Lega) e al momento ripaga (sul campo) solo parzialmente...
(Twitter: @GuerraLuca88)