Calcio
Calcio, le pagelle di Barletta-Virtus Lanciano
Bene Franchini, Mazzeo e Romondini, male Cerone e Zappacosta
Barletta - martedì 31 gennaio 2012
0.47
Specchio di un campionato, pazzo, ritmato e altalenante: questo il variopinto dipinto dell'incontro di calcio che ieri pomeriggio ha visto fronteggiarsi sul terreno del "Cosimo Puttilli" Barletta e Virtus Lanciano, che hanno chiuso sul 2-2 una partita pirotecnica ma entusiasmante, caratterizzata da diversi errori individuali ma anche da giocate sopraffine. Nel "calderone" c'è anche un rigore fallito dal barlettano Cerone nel primo tempo sullo 0-1. Al "Puttilli" si è potuta ammirare una partita dai due volti: un Barletta lento, arrendevole e senza particolari spunti nella prima frazione, con il Lanciano a farla da padrone grazie alla compattezza del gruppo e ad un Chiricò imprendibile; un match più equilibrato e ricco di episodi chiave nella seconda frazione, con i biancorossi che prima toccano l'inferno con un dito a causa del gol di Pavoletti per poi riprendersi grazie alla doppietta del "solito" Fabio Mazzeo. La ripresa ha visto anche l'esordio di uno dei tre nuovi acquisti del presidente Tatò, il colpo a sorpresa, Fabrizio Romondini, che ha dato più qualità e ha aggiunto geometria al centrocampo biancorosso. Analizziamo nel dettagli le prestazioni dei protagonisti dell'intenso match di campionato tra Barletta e Virtus Lanciano:
Pane 6: non ha colpe sui due gol avversari. Non può nulla contro Chiricò e Pavoletti e, ciononostante, è costretto a raccogliere in due occasioni la palla dal sacco. Soffre con tutta la difesa le incursioni avversarie, ma sono ben poche le volte che è costretto ad interventi degni di nota.
Mazzarani 6: prova attenta e priva di sbavature per il terzino ex Atletico Roma, che limita al minimo sindacale le incursioni di un cliente non facile come Turchi. Quando è costretto a spostarsi sull'altra corsia, soffre l'intraprendenza di Chiricò, pur non perdendo mai la testa.
Pisani 5,5: ritorna da titolare dopo la prestazione non eccezionale contro il Frosinone. Da centrale probabilmente si trova maggiormente a suo agio, pur soffrendo la vivacità di Pavoletti. Meglio al centro della difesa che da terzino, ma la sua prestazione resta comunque insufficiente. Dovrebbe acquistare maggiore sicurezza.
Migliaccio 6-: meglio del collega di reparto. Lotta alla pari con il "gigante cattivo" Pavoletti. La coppia di centrali ha sulla coscienza il secondo gol dei frentani, non orchestrando in maniera adeguata la trappola del fuorigioco. Ciononostante, la prova di Migliaccio sfiora la sufficienza. In fase di impostazione sbaglia qualcosa di troppo. Forse soffre la mancanza di Mengoni?
Pelagias 5-: quanta sofferenza contro il folletto Chiricò…primo tempo quasi inguardabile. Si fa saltare con troppa facilità. Regala la palla del vantaggio all'imprevedibile numero 7 frentano. Quando prova ad attaccare, poi, non ne azzecca una. Una sofferenza continua…
Masiero 6-: gli va meglio del collega cipriota. Per l'ultima mezz'ora, Masiero offre un apporto maggiore alla manovra, anche se nella maggior parte dei casi i suoi cross non creano problemi. In copertura, poi, non ha tantissimi problemi ad arginare Turchi e Mammarella.
Di Cecco 6-: la sua partita è lo specchio del match del Barletta: anonimo nel primo tempo, discreto nel secondo. Dopo i primi 45 minuti insufficienti, Mimmo si riscuote contro la sua ex squadra, offrendo una prestazione di sostanza fino al novantesimo. Ci prova spesso e volentieri dalla distanza con risultati discreti.
Zappacosta 4,5: la brutta copia del calciatore ammirato la scorsa stagione. Sbaglia tanto, troppo. Si attendeva un suo ritorno ben diverso. Tanti errori, poco movimento. Avrà forse mandato in campo un suo sosia?
Romondini 6,5: colui che cambia volto al match. Con lui in campo, il Barletta acquista geometrie e lucidità. Pur non essendo un fulmine, gestisce palloni importanti. Con le sue tempistiche perfette, l'ex Pergocrema si assume delle responsabilità in momenti cruciali del match. Suo l'assist, probabilmente involontario, per il definitivo pareggio di Mazzeo.
Schetter 6+: nel primo tempo è uno dei pochi a salvarsi. Lotta come un leone contro avversari "famelici", si rende spesso pericoloso, si procura il calcio di rigore. Corre più degli altri, offre tanti palloni interessanti. È un peccato che concluda poco in porta.
Cerone 4,5 (IL PEGGIORE): a prescindere dal rigore sbagliato, disputa 45 minuti disastrosi. Lento, macchinoso, non ne azzecca una. La ciliegina sulla torta, in negativo, è il rigore sbagliato, tirato a lato, specchio di una partita per lui nata male e conclusasi anche peggio.
Infantino 6: finalmente una prova di valore per il "granatiere di Tolve". Per lui circa 30 minuti di sostanza. Lotta contro il gigante Massoni, riuscendo a distribuire tanti palloni interessanti. Inedito uomo assist per il primo gol di Mazzeo. Un Saveriano così, potrebbe trovare molto più spazio nel corso della stagione..
Franchini 7-: partita di sostanza per l'ex Atletico Roma. Corre e dribbla avversari per tutta la partita. È la spina nel fianco della difesa frentana. Lotta come un leone, si rende spesso pericoloso spesso e volentieri.
Mazzeo 7 (IL MIGLIORE): ancora due gol per il prolifico trequartista. Si barcamena con difficoltà tra i centrali avversari. Non smette mai di lottare. Potrebbe certamente ottenere di più: realizza infatti "soltanto" il 50% delle occasioni d'oro che gli capitano sui piedi. In ogni caso, ci si può accontentare, ringraziando la sua infallibilità sottoporta che riporta in carreggiata un Barletta ormai allo sbando.
Mister Cari 5,5: il suo voto è una media aritmetica tra il 4 del primo tempo e il 7 della seconda frazione. Disegna una formazione zeppa di punti interrogativi. Inspiegabili le scelte di Pelagias su Chiricò e del rientrante Zappacosta al posto di Romondini, nonché dell'irriconoscibile Cerone sulla linea dei trequartisti. Nel secondo tempo suona la carica, azzeccando le sostituzioni al momento giusto. L'unica sua giustificazione è il fatto di essere perennemente sotto pressione, fattore certamente influente per la serenità di alcune decisioni importanti.
Sig. Aureliano della sezione di Bologna 5.5: tante decisioni strane. Gestione strana dei momenti cruciali della partita: talvolta è fin troppo severo, altre volte dimentica i cartellini. Alcune decisioni nei primi 45 minuti sono quanto meno opinabili.
Le pagelle della Virtus Lanciano: Aridità 6,5; Aquilanti 6, Massoni 6.5, Amenta s.v. (22' Rosania 5,5), Mammarella 6.5; Capece 6+, Vastola 6 (66' Novinic s.v.), Volpe 6+; Chiricò 8, Pavoletti 6.5, Turchi 5.5 (91' Margarita s.v.). A disposizione: Amabile, Scrosta, Verna, Zeytulaev. Allenatore: Carmine Gautieri 6.5
Pane 6: non ha colpe sui due gol avversari. Non può nulla contro Chiricò e Pavoletti e, ciononostante, è costretto a raccogliere in due occasioni la palla dal sacco. Soffre con tutta la difesa le incursioni avversarie, ma sono ben poche le volte che è costretto ad interventi degni di nota.
Mazzarani 6: prova attenta e priva di sbavature per il terzino ex Atletico Roma, che limita al minimo sindacale le incursioni di un cliente non facile come Turchi. Quando è costretto a spostarsi sull'altra corsia, soffre l'intraprendenza di Chiricò, pur non perdendo mai la testa.
Pisani 5,5: ritorna da titolare dopo la prestazione non eccezionale contro il Frosinone. Da centrale probabilmente si trova maggiormente a suo agio, pur soffrendo la vivacità di Pavoletti. Meglio al centro della difesa che da terzino, ma la sua prestazione resta comunque insufficiente. Dovrebbe acquistare maggiore sicurezza.
Migliaccio 6-: meglio del collega di reparto. Lotta alla pari con il "gigante cattivo" Pavoletti. La coppia di centrali ha sulla coscienza il secondo gol dei frentani, non orchestrando in maniera adeguata la trappola del fuorigioco. Ciononostante, la prova di Migliaccio sfiora la sufficienza. In fase di impostazione sbaglia qualcosa di troppo. Forse soffre la mancanza di Mengoni?
Pelagias 5-: quanta sofferenza contro il folletto Chiricò…primo tempo quasi inguardabile. Si fa saltare con troppa facilità. Regala la palla del vantaggio all'imprevedibile numero 7 frentano. Quando prova ad attaccare, poi, non ne azzecca una. Una sofferenza continua…
Masiero 6-: gli va meglio del collega cipriota. Per l'ultima mezz'ora, Masiero offre un apporto maggiore alla manovra, anche se nella maggior parte dei casi i suoi cross non creano problemi. In copertura, poi, non ha tantissimi problemi ad arginare Turchi e Mammarella.
Di Cecco 6-: la sua partita è lo specchio del match del Barletta: anonimo nel primo tempo, discreto nel secondo. Dopo i primi 45 minuti insufficienti, Mimmo si riscuote contro la sua ex squadra, offrendo una prestazione di sostanza fino al novantesimo. Ci prova spesso e volentieri dalla distanza con risultati discreti.
Zappacosta 4,5: la brutta copia del calciatore ammirato la scorsa stagione. Sbaglia tanto, troppo. Si attendeva un suo ritorno ben diverso. Tanti errori, poco movimento. Avrà forse mandato in campo un suo sosia?
Romondini 6,5: colui che cambia volto al match. Con lui in campo, il Barletta acquista geometrie e lucidità. Pur non essendo un fulmine, gestisce palloni importanti. Con le sue tempistiche perfette, l'ex Pergocrema si assume delle responsabilità in momenti cruciali del match. Suo l'assist, probabilmente involontario, per il definitivo pareggio di Mazzeo.
Schetter 6+: nel primo tempo è uno dei pochi a salvarsi. Lotta come un leone contro avversari "famelici", si rende spesso pericoloso, si procura il calcio di rigore. Corre più degli altri, offre tanti palloni interessanti. È un peccato che concluda poco in porta.
Cerone 4,5 (IL PEGGIORE): a prescindere dal rigore sbagliato, disputa 45 minuti disastrosi. Lento, macchinoso, non ne azzecca una. La ciliegina sulla torta, in negativo, è il rigore sbagliato, tirato a lato, specchio di una partita per lui nata male e conclusasi anche peggio.
Infantino 6: finalmente una prova di valore per il "granatiere di Tolve". Per lui circa 30 minuti di sostanza. Lotta contro il gigante Massoni, riuscendo a distribuire tanti palloni interessanti. Inedito uomo assist per il primo gol di Mazzeo. Un Saveriano così, potrebbe trovare molto più spazio nel corso della stagione..
Franchini 7-: partita di sostanza per l'ex Atletico Roma. Corre e dribbla avversari per tutta la partita. È la spina nel fianco della difesa frentana. Lotta come un leone, si rende spesso pericoloso spesso e volentieri.
Mazzeo 7 (IL MIGLIORE): ancora due gol per il prolifico trequartista. Si barcamena con difficoltà tra i centrali avversari. Non smette mai di lottare. Potrebbe certamente ottenere di più: realizza infatti "soltanto" il 50% delle occasioni d'oro che gli capitano sui piedi. In ogni caso, ci si può accontentare, ringraziando la sua infallibilità sottoporta che riporta in carreggiata un Barletta ormai allo sbando.
Mister Cari 5,5: il suo voto è una media aritmetica tra il 4 del primo tempo e il 7 della seconda frazione. Disegna una formazione zeppa di punti interrogativi. Inspiegabili le scelte di Pelagias su Chiricò e del rientrante Zappacosta al posto di Romondini, nonché dell'irriconoscibile Cerone sulla linea dei trequartisti. Nel secondo tempo suona la carica, azzeccando le sostituzioni al momento giusto. L'unica sua giustificazione è il fatto di essere perennemente sotto pressione, fattore certamente influente per la serenità di alcune decisioni importanti.
Sig. Aureliano della sezione di Bologna 5.5: tante decisioni strane. Gestione strana dei momenti cruciali della partita: talvolta è fin troppo severo, altre volte dimentica i cartellini. Alcune decisioni nei primi 45 minuti sono quanto meno opinabili.
Le pagelle della Virtus Lanciano: Aridità 6,5; Aquilanti 6, Massoni 6.5, Amenta s.v. (22' Rosania 5,5), Mammarella 6.5; Capece 6+, Vastola 6 (66' Novinic s.v.), Volpe 6+; Chiricò 8, Pavoletti 6.5, Turchi 5.5 (91' Margarita s.v.). A disposizione: Amabile, Scrosta, Verna, Zeytulaev. Allenatore: Carmine Gautieri 6.5