Calcio, l'Italia sbatte la Germania fuori dall'Euro...2012: a Varsavia termina 2-1

Loro potranno darci lezioni di economia, ma noi nel calcio continuiamo ad annullare puntualmente lo "spread". Non conosce mutamenti la storia di Italia-Germania nel mondo del pallone. Gli Azzurri scrivono l'ennesima storia della favola vincente contro i teutonici, superando per 2-1 la nazionale tedesca in quel di Varsavia e conquistando meritatamente il pass per la finalissima di Euro 2012. Da Città del Messico 1970 a Varsavia 2012, passando per Madrid 1982 e Dortmund 2006 ci confermiamo dunque l'autentico "spauracchio" dei teutonici nel mondo del calcio. Una vittoria non solo del cuore, ma del gioco, netta, senza se e senza ma. L'Italia ha dominato la Germania in semifinale, soffrendo solo nella fase iniziale e nel convulso finale: gli Azzurri si presentano per la finale di domenica 1 luglio contro i campioni del mondo e d'Europa in carica della Spagna come serissima candidata alla conquista di Euro 2012. L'Italia giocherà così la terza finale della sua storia nel torneo continentale: un successo, nel 1968, una sconfitta, nel 2000. La vittoria contro i tedeschi porta la firma soprattutto di Mario Balotelli che segna una doppietta nel primo tempo e chiude di fatto i giochi. Prima con una rete di testa su cross di Cassano e poi in contropiede con un gran destro su lancio di Montolivo. Inutile la rete del tedesco Oezil nel finale su un rigore alquanto dubbio.

Le formazioni
Nelle fila azzurre Prandelli in difesa non recupera Ignazio Abate, sostituito egregiamente da Balzaretti dirottato a sinistra, ma ritrova Giorgio Chiellini a sinistra. Riccardo Montolivo è l'uomo più avanzato di un centrocampo che ha anche Daniele De Rossi, il quale stringe i denti dopo aver smaltito il problema alla schiena. In attacco Antonio Cassano e Mario Balotelli, e questo sarà un fattore. In casa tedesca Joachim Loew ritrova Bastian Schweinsteiger che affianca Khedira nel cuore del centrocampo. In avanti Mario Gomez vince il ballottaggio con Miroslav Klose così come a sorpresa Toni Kroos supera nelle gerarchie Muller. 4-2-3-1 che fa leva sulle ottime condizioni dell'asse centrale Hummels-Khedira-Oezil.

Primo tempo: due lampi di Super-Mario testimoniano la superiorità azzurra
Su un terreno di gioco scivoloso e pieno di buche, partono meglio i tedeschi, subito minacciosi al 6' con una 'ginocchiata' di Hummels che trova Pirlo ben appostata sulla linea. Buffon non impeccabile nemmeno al 12', quando e' incerto su Boateng, rimediando coi pugni poi su Kroos. Neuer si scalda con Montolivo e Cassano ma al 20' capitola: Cassano, che regala chicche tecniche dolci come il miele, se ne va sulla sinistra e offre un cross perfetto al centro, dove Balotelli sovrasta un disattento Badstuber e di testa schiaccia in rete sottomisura. Italia in vantaggio. Con la coppia-gol che tutti aspettavano. E che finalmente arriva, nel giorno più importante. 1-0 Italia. Che sfiora il 2-0, ma Montolivo, eccellente, si scorda di tirare su un'altra invenzione di Cassano. La partita è spettacolare. La Germania reagisce con una bordata Khedira, Buffon si allunga e ci arriva. Il numero uno azzurro è il solito muro. L'Italia reagisce con la giusta ricetta, palleggio a due tocchi non appena riconquistata la sfera, rilancio verso le punte: su uno di questi – autore Montolivo – parte Balotelli alle spalle di Lahm, controllo, tre passi, legnata omicida dal limite all'incrocio che impallina l'incolpevole Neuer. Al 36' e 2-0 e SuperMario esulta mostrando il fisico scultoreo. Nel finale di tempo pochissima Germania, con due colpi di testa di Gomez che non centrano nemmeno con il pensiero la porta difesa da Buffon.

La ripresa: tanti sprechi e brivido finale
A Loew non rimane che buttare nel cestino le convinzioni iniziali, senza perdere nemmeno un minuto. Già all'inizio del secondo tempo, via i gattoni di marmo Podolski e Gomez, Reus va a destra, all'immarcescibile Klose viene chiesto di emulare Balotelli. La Germania, effettivamente, mostra un'altra faccia, preme, prende per la prima volta il centrocampo anche perché l'Italia comincia a pagare lo show dei primi 45 minuti. Alzano bandiera bianca Cassano e un ottimo Montolivo, Prandelli mette dentro gente che possa contribuire ad alzare il muro, vale a dire Diamanti e Thiago Motta. Proprio il neo-entrato Reus spaventa tutti con una punizione che Buffon smanaccia sulla traversa. L'Italia, orchestrata da un Pirlo delizioso, reagisce e sfiora il tris due volte con Marchisio, maestro nel lanciarsi negli spazi, in verticale, e con Di Natale, sprecone. Loew toglie Boateng per un'altra punta, Thomas Mueller: nessun effetto, di fronte sempre una muraglia azzurra con gli splendidi De Rossi, Barzagli e Bonucci su tutti. Tutto finito? Niente affatto. Al 91' il francese Lannoy vede un fallo di mani di Balzaretti in area: la scelta ci può stare, ma è evidente la spinta di Klose ai danni del terzino del Palermo, autore di un'altra partita di spessore elevatissimo. Buffon intuisce, ma Oezil non sbaglia: 2-1 e gli ultimi minuti sono un susseguirsi di rinvii e corse all'indietro con la Germania che offre in avanti anche Neuer, centrocampista aggiunto nel recupero. Ma nemmeno un gigante come lui può cambiare una storia infinita, che continua a raccontare di un'Italia imbattuta con la Germania tra Mondiali ed Europei: avanti Azzurri, domenica c'è da scrivere la storia, quella con la S maiuscola, la S di Spagna. Si riparte da dove si era iniziato, la chiusura perfetta del cerchio?
(Twitter: @GuerraLuca88)