Calcio
Calcio, il Barletta perde pezzi: va verso la rescissione anche Fabio Mazzeo
La decisione ieri mattina, via il cannoniere biancorosso
Barletta - sabato 16 giugno 2012
19.40
Era venerdì 15, ma sembra venerdì 17: la giornata di ieri ha tolto all'organico del Barletta Calcio che verrà (con quali fattezze a questo punto non si sa) non solo Tony Schetter, capitano biancorosso e costantemente tra i migliori in campo nella stagione 2011/2012, ma anche il capocannoniere della formazione di via Veneto. Infatti è notizia di queste ore la possibile rescissione del contratto che legava Fabio Mazzeo, re dei bomber biancorossi in stagione con 14 reti, al Barletta Calcio. La notizia non è arrivata attraverso una comunicazione ufficiale della società, che purtroppo negli ultimi tempi ci ha abituati a delle lapidarie "veline", ma dal profilo Twitter del calciatore campano, 29 anni, conosciuto sul social network come @maz1183. Attraverso due "tweet" nel pomeriggio di oggi Mazzeo prima ha scritto "Che delusione", poi ha spiegato "purtroppo anche io ho rescisso il contratto mi dispiace davvero tanto ma non e' stata una mia decisione". Un chiaro indizio della decisione del Barletta Calcio di operare tagli eccellenti, che avalla una strategia societaria atta con l'allontanamento dei Tatò a convincere i calciatori dotati di ingaggi pesanti, decisi peraltro dalla stessa dirigenza 12 mesi fa, a "cambiare aria". Una voce tramite social network che attende risposte ufficiali da parte della società.
Un secondo fulmine a ciel sereno che disconferma le voci che avrebbero voluto Schetter e Mazzeo tra i leader della rifondazione biancorossa: sembrava che i casi più urgenti da risolvere portassero i nomi di Franchini, Di Gennaro, Cerone e Minieri tra gli altri, in realtà i primi a lasciare la nave di patron Tatò sono i due migliori calciatori della scorsa stagione. Due addii che sanno tanto di ridimensionamento del famoso progetto biennale paventato durante la scorsa estate, e aprono profondi interrogativi nella tifoseria biancorossa. Il momento è complicato, e l'assenza di comunicazione da parte della società barlettana non aiuta certo a trarre valutazioni. Due pedine importanti sono andate via, ad aggiungere alle preoccupazioni per la "latitanza" del presidente Tatò, del quale le ultime tracce risalgono al 23 maggio, e per l'avvicinamento di quella fatidica data del 30 giugno, termine ultimo per il versamento della fidejussione da 600mila euro, necessari per l'iscrizione al torneo: un campionato che al momento vede nel Barletta un'autentica incognita. Nei prossimi giorni, intorno a metà settimana, sono attese importanti novità.
(Twitter: @GuerraLuca88)
Un secondo fulmine a ciel sereno che disconferma le voci che avrebbero voluto Schetter e Mazzeo tra i leader della rifondazione biancorossa: sembrava che i casi più urgenti da risolvere portassero i nomi di Franchini, Di Gennaro, Cerone e Minieri tra gli altri, in realtà i primi a lasciare la nave di patron Tatò sono i due migliori calciatori della scorsa stagione. Due addii che sanno tanto di ridimensionamento del famoso progetto biennale paventato durante la scorsa estate, e aprono profondi interrogativi nella tifoseria biancorossa. Il momento è complicato, e l'assenza di comunicazione da parte della società barlettana non aiuta certo a trarre valutazioni. Due pedine importanti sono andate via, ad aggiungere alle preoccupazioni per la "latitanza" del presidente Tatò, del quale le ultime tracce risalgono al 23 maggio, e per l'avvicinamento di quella fatidica data del 30 giugno, termine ultimo per il versamento della fidejussione da 600mila euro, necessari per l'iscrizione al torneo: un campionato che al momento vede nel Barletta un'autentica incognita. Nei prossimi giorni, intorno a metà settimana, sono attese importanti novità.
(Twitter: @GuerraLuca88)