Calcio
Barletta, Tatò impone il silenzio stampa
Il presidente ha parlato dopo la sconfitta contro la Feralpi Salò
Barletta - lunedì 31 ottobre 2011
Amarezze per il risultato negativo, quasi incredulità per la scialba prestazione offerta dai biancorossi contro i fanalini di coda del campionato. Al termine di Barletta- Feralpi Salò 0-1, giocata ieri pomeriggio al "Puttilli" per la decima giornata del campionato di Prima Divisione, girone C, l'esplosione della rabbia dei tifosi biancorossi cozzava con il silenzio stampa imposto nelle fila dell'organico e dello staff tecnico del Barletta, arrivato alla terza sconfitta nel torneo.
In rappresentanza del sodalizio di via Vittorio Veneto, in silenzio stampa dopo il fischio finale del signor Albertini, si è espresso solo il presidente Roberto Tatò che ha analizzato la situazione attraverso il sito ufficiale del Barletta: "Dovremo fare delle analisi più approfondite per capire cosa è successo da Trieste in poi. In questo momento mi assumo direttamente la responsabilità di quello ho deciso. Non ho intenzione di mandare via Cari, che resta il nostro tecnico- ha spiegato il patron biancorosso- perchè lui conosce la squadra da tre mesi e cambiare mi sembra un salto nel buio. La squadra, comunque, parte in ritiro da subito in una località da definire e da oggi nessun tesserato è autorizzato a parlare, gli unici a farlo solo il sottoscritto e il vice presidente Walter Tatò". Una decisione imposta per restituire serenità e concentrazione ad un ambiente che pare aver perso il bandolo della matassa.
Il prossimo impegno per i biancorossi è ora fissato in quel di Portogruaro, contro i granata di mister Rastelli freschi del blasonato successo ottenuto in casa dello Spezia nel pomeriggio di ieri (2-0), grazie al quale ha agganciato il secondo posto a quota 17 punti. Per quanto riguarda la location del ritiro 2 sembrano le opzioni ipotizzabili al momento: nei pressi del centro veneto dove si giocherà la prossima gara, oppure San Giovanni Rotondo, già sede della seconda parte del ritiro estivo, nel caso in cui si decidesse di restare in zona.
In rappresentanza del sodalizio di via Vittorio Veneto, in silenzio stampa dopo il fischio finale del signor Albertini, si è espresso solo il presidente Roberto Tatò che ha analizzato la situazione attraverso il sito ufficiale del Barletta: "Dovremo fare delle analisi più approfondite per capire cosa è successo da Trieste in poi. In questo momento mi assumo direttamente la responsabilità di quello ho deciso. Non ho intenzione di mandare via Cari, che resta il nostro tecnico- ha spiegato il patron biancorosso- perchè lui conosce la squadra da tre mesi e cambiare mi sembra un salto nel buio. La squadra, comunque, parte in ritiro da subito in una località da definire e da oggi nessun tesserato è autorizzato a parlare, gli unici a farlo solo il sottoscritto e il vice presidente Walter Tatò". Una decisione imposta per restituire serenità e concentrazione ad un ambiente che pare aver perso il bandolo della matassa.
Il prossimo impegno per i biancorossi è ora fissato in quel di Portogruaro, contro i granata di mister Rastelli freschi del blasonato successo ottenuto in casa dello Spezia nel pomeriggio di ieri (2-0), grazie al quale ha agganciato il secondo posto a quota 17 punti. Per quanto riguarda la location del ritiro 2 sembrano le opzioni ipotizzabili al momento: nei pressi del centro veneto dove si giocherà la prossima gara, oppure San Giovanni Rotondo, già sede della seconda parte del ritiro estivo, nel caso in cui si decidesse di restare in zona.