Calcio
Barletta-Martina 0-2: una sconfitta sulla quale riflettere, ma che non deve fare male
I biancorossi cadono per la prima volta in uno splendido Puttilli: il foto-racconto del match
Barletta - lunedì 10 ottobre 2022
12.03
Inutile negarlo, quella del Barletta contro il Martina è una sconfitta che se non sa di momentaneo ridimensionamento delle ambizioni stagionali (nessuno tra squadra e società si è mai lasciato andare a voli pindarici o a roboanti e oltre modo ambiziosi proclami), ha per lo meno messo a nudo quei campanelli d'allarme che in queste settimane, come la polvere, erano finiti sotto il tappeto delle quattro vittorie consecutive per 1-0.
Poi però nel calcio ci sono i numeri. Questi ultimi dopo Barletta-Martina ci parlano si di una squadra quinta in classifica dopo sei partite, con quattro vittorie e due sconfitte (e fin qui tutto molto bene per una neopromossa). Ma gli stessi numeri ci raccontano anche di un Barletta che segnato solo quattro gol (tra cui un rigore e un'autorete) e ne ha subiti altrettanti, mostrando limiti abbastanza evidenti nel concretizzare la pressochè costante supremazia sull'avversario di turno. Una tendenza non certo incoraggiante che si era già intravista in Coppa Italia (con anche Pignataro in campo) contro il Matese e soprattutto a Portici.
Il Barletta visto all'opera al Puttilli contro il Martina è parso dal punto di vista offensivo il classico tridente fatto di fantasia e incisività sugli esterni ma praticamente spuntato al centro, dove oltre alla non certo felicissima giornata di Lattanzio (esiziale il suo errore sotto porta in pieno recupero) non va certo ignorata la sin qui poca (a differenza dell'anno scorso) propensione all'inserimento in zona gol dei centrocampisti. Tutte problematiche sulle quali la società pare si stia già muovendo in vista del mercato di riparazione di dicembre, come per altro ammesso dallo stesso Farina durante la conferenza stampa del post gara.
E poi c'è anche l'avversario, il Martina di mister Massimo Pizzulli, che al netto di una direzione di gara decisamente discutibile – con due probabili rigori non dati e quattro minuti di recupero che francamente sanno di presa in giro alla luce delle sette sostituzioni e con il portiere ospite rimasto a terra per almeno cinque minuti dopo uno scontro con Lattanzio – ha pienamente dimostrato quanto fosse bugiarda la classifica dei biancazzurri della Valle d'Itria prima dell'impresa del Puttilli. Uno dei motivi per i quali alla vigilia avevamo definito "pericolosa" questa partita, oltre al debordante entusiasmo dell'ambiente biancorosso per le quattro vittorie di fila che un po' ci aveva chiuso gli occhi sulla già citata sterilità offensiva del Barletta.
E a proposito di "debordante entusiasmo", da tifosi, prima che cronisti, naturalmente ci auguriamo che la "sveglia" presa contro il Martina non faccia da sedativo, come troppe volte accaduto in passato. Il Puttilli ieri era bellissimo (e, chi ha orecchie per intendere intenda, ci auguriamo diventi presto ancora più bello) e non deve essere certo questo doloroso passo falso a sopire il ritrovato entusiasmo di tanti barlettani verso i colori biancorossi.
Poi però nel calcio ci sono i numeri. Questi ultimi dopo Barletta-Martina ci parlano si di una squadra quinta in classifica dopo sei partite, con quattro vittorie e due sconfitte (e fin qui tutto molto bene per una neopromossa). Ma gli stessi numeri ci raccontano anche di un Barletta che segnato solo quattro gol (tra cui un rigore e un'autorete) e ne ha subiti altrettanti, mostrando limiti abbastanza evidenti nel concretizzare la pressochè costante supremazia sull'avversario di turno. Una tendenza non certo incoraggiante che si era già intravista in Coppa Italia (con anche Pignataro in campo) contro il Matese e soprattutto a Portici.
Il Barletta visto all'opera al Puttilli contro il Martina è parso dal punto di vista offensivo il classico tridente fatto di fantasia e incisività sugli esterni ma praticamente spuntato al centro, dove oltre alla non certo felicissima giornata di Lattanzio (esiziale il suo errore sotto porta in pieno recupero) non va certo ignorata la sin qui poca (a differenza dell'anno scorso) propensione all'inserimento in zona gol dei centrocampisti. Tutte problematiche sulle quali la società pare si stia già muovendo in vista del mercato di riparazione di dicembre, come per altro ammesso dallo stesso Farina durante la conferenza stampa del post gara.
E poi c'è anche l'avversario, il Martina di mister Massimo Pizzulli, che al netto di una direzione di gara decisamente discutibile – con due probabili rigori non dati e quattro minuti di recupero che francamente sanno di presa in giro alla luce delle sette sostituzioni e con il portiere ospite rimasto a terra per almeno cinque minuti dopo uno scontro con Lattanzio – ha pienamente dimostrato quanto fosse bugiarda la classifica dei biancazzurri della Valle d'Itria prima dell'impresa del Puttilli. Uno dei motivi per i quali alla vigilia avevamo definito "pericolosa" questa partita, oltre al debordante entusiasmo dell'ambiente biancorosso per le quattro vittorie di fila che un po' ci aveva chiuso gli occhi sulla già citata sterilità offensiva del Barletta.
E a proposito di "debordante entusiasmo", da tifosi, prima che cronisti, naturalmente ci auguriamo che la "sveglia" presa contro il Martina non faccia da sedativo, come troppe volte accaduto in passato. Il Puttilli ieri era bellissimo (e, chi ha orecchie per intendere intenda, ci auguriamo diventi presto ancora più bello) e non deve essere certo questo doloroso passo falso a sopire il ritrovato entusiasmo di tanti barlettani verso i colori biancorossi.