Calcio
Barletta, il punto alla vigilia della sfida con il Südtirol
Con il Bassano tre punti e poco altro, in attesa di vedere il vero Barletta
Barletta - martedì 11 ottobre 2011
07.00
Tre punti e molte critiche. Sembra un paradosso ma è questo il bilancio che il Barletta fa al termine della spedizione in Veneto, dopo la vittoria per 0-1 contro il Bassano Virtus. Una trasferta che ha fruttato il massimo del risultato con il minimo sforzo, in cui tuttavia scarseggiano le indicazioni positive per una squadra che appare ancora convalescente e involuta nel gioco.
Tre punti per il morale
Che il tifoso barlettano (tribunista) fosse esigente e forse eccessivamente critico non c'erano molti dubbi. E' altrettanto indubbio, però, che si fatica davvero a trovare spunti positivi nei novanta minuti contro i giallorossi di Bassano del Grappa. È pur vero che si è trattato di una partita che ha visto un Barletta dover far fronte a numerose difficoltà, dettate dalle assenze importanti, da un avversario arroccato con 10 uomini dietro la linea del pallone e anche dall'ambiente teso. Eppure si portano a casa tre punti importanti, che fanno classifica e soprattutto morale. Si morale, perché se una squadra penultima in classifica sfiora ripetutamente il pareggio e ti schiaccia nella tua metà campo per quasi un'intera frazione di gioco, vuol dire che i tasselli non sono ancora stati messi al posto giusto e che bisognerà riprendere subito la brillantezza delle prime gare in vista dei prossimi test probanti contro Südtirol, Trieste e Trapani.
Schetter, la discordia tattica
Può indurre all'ottimismo il fatto che questa squadra possa far affidamento sui lampi del singolo nei momenti di difficoltà. E' ancora una volta Tony Schetter il fattore di questo Barletta ma anche l'uomo della discordia tattica: su quale fascia del fronte d'attacco va schierato? Probabilmente lo stesso attaccante campano si starà facendo meno scrupoli di quanti non se ne stiano facendo i tifosi in questi giorni. Sarà pur vero che l'ex Cavese ha prediletto sempre il ruolo di esterno sinistro ma il tecnico biancorosso ben potrà giustificare le sue scelte evidenziando la posizione del giocatore sugli sviluppi delle azioni che hanno portato alle sue due marcature contro Andria e Bassano: entrambe accentrandosi da destra per cercare la conclusione dal limite con l'interno piede. A chi dare ragione forse non ha neanche troppo senso, in fin dei conti Schetter pare poter far bene in qualsiasi posizione dell'attacco in questa squadra ingolfata di mezzepunte e fino ad ora è una delle note più positive di questo Barletta.
Subito in campo
Neanche il tempo di tirare il fiato che ecco il secondo dei tre scontri complessivi nel giro di una settimana. Sono i tirolesi (o altoatesini che dir si voglia) del Südtirol a fare visita al "Puttilli" nella giornata di domani, per un turno infrasettimanale dal sapore di serie A. Un inedito assoluto che potrà godere anche della cornice notturna, nonostante sia ancora molto poco l'entusiasmo e la voglia di festa in una città che si lecca le ferite del crollo di via Roma. Ad ogni modo questo può davvero essere il viatico giusto per cercar di dare continuità alla serie di risultati e poter rimanere agganciati al gruppo di testa. In una classifica che ancora non vede fughe in avanti, in cui solo la Cremonese sembra aver trovato il ritmo giusto e in cui le presunte corazzate ancora arrancano, far bottino pieno rimetterebbe sicuramente la strada in discesa. Sarebbe anche ora.
Marco Bruno
Tre punti per il morale
Che il tifoso barlettano (tribunista) fosse esigente e forse eccessivamente critico non c'erano molti dubbi. E' altrettanto indubbio, però, che si fatica davvero a trovare spunti positivi nei novanta minuti contro i giallorossi di Bassano del Grappa. È pur vero che si è trattato di una partita che ha visto un Barletta dover far fronte a numerose difficoltà, dettate dalle assenze importanti, da un avversario arroccato con 10 uomini dietro la linea del pallone e anche dall'ambiente teso. Eppure si portano a casa tre punti importanti, che fanno classifica e soprattutto morale. Si morale, perché se una squadra penultima in classifica sfiora ripetutamente il pareggio e ti schiaccia nella tua metà campo per quasi un'intera frazione di gioco, vuol dire che i tasselli non sono ancora stati messi al posto giusto e che bisognerà riprendere subito la brillantezza delle prime gare in vista dei prossimi test probanti contro Südtirol, Trieste e Trapani.
Schetter, la discordia tattica
Può indurre all'ottimismo il fatto che questa squadra possa far affidamento sui lampi del singolo nei momenti di difficoltà. E' ancora una volta Tony Schetter il fattore di questo Barletta ma anche l'uomo della discordia tattica: su quale fascia del fronte d'attacco va schierato? Probabilmente lo stesso attaccante campano si starà facendo meno scrupoli di quanti non se ne stiano facendo i tifosi in questi giorni. Sarà pur vero che l'ex Cavese ha prediletto sempre il ruolo di esterno sinistro ma il tecnico biancorosso ben potrà giustificare le sue scelte evidenziando la posizione del giocatore sugli sviluppi delle azioni che hanno portato alle sue due marcature contro Andria e Bassano: entrambe accentrandosi da destra per cercare la conclusione dal limite con l'interno piede. A chi dare ragione forse non ha neanche troppo senso, in fin dei conti Schetter pare poter far bene in qualsiasi posizione dell'attacco in questa squadra ingolfata di mezzepunte e fino ad ora è una delle note più positive di questo Barletta.
Subito in campo
Neanche il tempo di tirare il fiato che ecco il secondo dei tre scontri complessivi nel giro di una settimana. Sono i tirolesi (o altoatesini che dir si voglia) del Südtirol a fare visita al "Puttilli" nella giornata di domani, per un turno infrasettimanale dal sapore di serie A. Un inedito assoluto che potrà godere anche della cornice notturna, nonostante sia ancora molto poco l'entusiasmo e la voglia di festa in una città che si lecca le ferite del crollo di via Roma. Ad ogni modo questo può davvero essere il viatico giusto per cercar di dare continuità alla serie di risultati e poter rimanere agganciati al gruppo di testa. In una classifica che ancora non vede fughe in avanti, in cui solo la Cremonese sembra aver trovato il ritmo giusto e in cui le presunte corazzate ancora arrancano, far bottino pieno rimetterebbe sicuramente la strada in discesa. Sarebbe anche ora.
Marco Bruno