Calcio

Barletta calcio: una buona stagione, ma occhio a proteggere i playoff

Tutto lo sport è in pausa

Il calcio si ferma completamente in Italia e ovviamente anche il campionato di eccellenza è incluso. Una stagione che, fino ad ora, ha comunque riservato diverse soddisfazioni per il Barletta calcio 1922. Un quinto posto in classifica a quota 39 punti, l'ultimo posto utile tra l'altro per raggiungere i playoff, nonostante un rendimento piuttosto deficitario tra le mura amiche, dove sono arrivati solamente 17 punti in 13 partite.

La lotta per l'ultimo posto utile per i playoff

Il Barletta 1922 deve stare molto attento alle spalle, dato che l'Atletico Vieste è solamente a tre punti di distanza, mentre l'Audace Barletta si trova dietro di cinque punti. Troppo distante ormai, invece, l'Unione Calcio Bisceglie, che si trova all'ottavo posto in classifica a 31 punti. Per gli amanti delle scommesse sportive, il Barletta potrebbe essere definito come una delle squadre più affidabili lontano da casa, visto che ha messo insieme ben 22 punti in 12 partite. Un rendimento che assomiglia molto, ad esempio, a quello dell'Inter nella massima serie, che ha raccolto 29 punti in 13 gare. Proprio in Serie A, i bookmakers pagavano, all'inizio della stagione, molto bene la quota scudetto per la squadra di Antonio Conte che ha effettivamente resistito fino ad ora, anche se le ultime partite hanno segnato una perdita di contatto rispetto alla coppia Juventus e Lazio. Tanti scommettitori, ormai, si sono orientati verso la squadra biancoceleste, che risulta essere l'unica avversaria per la vittoria del titolo rispetto ai bianconeri, la cui quota è scesa tantissimo dopo la vittoria sull'Inter di qualche giorno fa. Adesso, però, si attende di capire le modalità di ripresa dell'attività sportiva quando l'emergenza sanitaria terminerà.

Non è solo il calcio a fermarsi

Non c'è solo il calcio, però, a doversi fermare per colpa dell'emergenza legata alla diffusione del Coronavirus, visto che anche il mondo dell'atletica è stato completamente investito da questa problematica. Proprio in riferimento a questo settore, pochi giorni fa una delle donne più famose del mondo dell'atletica femminile italiana, ovvero Fiona May, ha rilasciato un'interessantissima intervista a L'insider, in cui ha parlato di varie tematiche in occasione della Festa della donna dell'8 marzo.

Tra i vari temi che sono stati toccati durante l'intervista, anche quello che riguarda la difficoltà ad essere mamma e atleta allo stesso tempo. Dal punto di vista psicologico, per Fiona May è stato un periodo molto complicato, perché l'istinto materno finisce per mettere in secondo piano i risultati sportivi, visto che le preoccupazioni per i figli occupano buona parte dei pensieri di ogni giorno.

Si sono toccati argomenti anche decisamente delicati, come quello delle molestie sessuali in ambito sportivo: per Fiona May esiste un parallelismo con il movimento "#Metoo" anche nel mondo dello sport, compreso quello dell'atletica. Si tratta di un fenomeno molto brutto: non può ovviamente essere ignorato, ma bisogna stare vicini a quelle atlete che subiscono questi atti di molestia e che hanno bisogno di forza e di supporto per denunciare queste situazioni, per affrontarle e superarle.

E la parità sessuale nell'universo dello sport? Secondo Fiona May, dal punto di vista sportivo la strada tracciata in Italia fa certamente ben sperare. Ciò che è ancora appare distante dall'obiettivo finale, invece, è la disparità dei ruoli istituzionali nel mondo dello sport, che sono ancora troppo ad appannaggio degli uomini. C'è tanto lavoro da fare e tante cose da migliorare, ma le nuove generazioni hanno i mezzi e le motivazioni per cambiare questa situazione.
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