Calcio
Barletta Calcio, quante nuvole sul futuro di Marco Cari
L’eloquenza della tifoseria, la parola al Presidente
Barletta - lunedì 24 ottobre 2011
10.33
Dopo la positiva vittoria di lunedì contro la Triestina, arriva inatteso il crollo in casa, coinciso anche con un evidente calo prestazionale. Contro il Trapani, nonostante un buon primo tempo, i biancorossi capitolano grazie alle reti dell'ottimo Barraco e di Mastrolilli. Quel che preoccupa maggiormente è la prova opaca mostrata dagli uomini del tecnico Marco Cari, che in casa sembrano evidentemente avere una marcia in meno rispetto alla trasferta. Un'involuzione che preoccupa seriamente i tifosi biancorossi, che durante gli ultimi minuti dell'incontro hanno applaudito sarcasticamente sul raddoppio del Trapani, per poi contestare vivacemente la gestione-Cari a fine match. Parole quanto meno pesanti: le mancanze, secondo quanto affermano i tifosi, riguardano gli attributi e la corsa, che questa squadra durante i match casalinghi pare nascondere.
Eloquenti i cori intonati dalla tifoseria biancorossa, che si uniscono ai fischi degli altri settori del "Puttilli": si va dal "classico" "Andate a lavorare" ad un più diretto "Cari vattene". Chiaramente, le colpe di questa sconfitta casalinga non sono tutte addossabili all'allenatore, che nulla può quando elementi importanti riportano infortuni e acciacchi vari (vedi alle voci Franchini, Cerone, Hanine e Simoncelli). Le non perfette condizioni fisiche di uomini chiave e la stanchezza di altri che avrebbero bisogno di rifiatare hanno fatto sì che la squadra scendesse al Puttilli in debito d'ossigeno. Il passaggio negativo è avvenuto nel secondo tempo, quando, volendo aggredire in maniera più costante le fonti di gioco granata, gli uomini di Cari si sono trovati troppo sguarniti in fase di non possesso.
La contestazione si è acuita anche in considerazione dei cambi che il tecnico di Ciampino ha fatto: la mancanza di una seconda punta in aiuto a Di Gennaro è sembrata troppo evidente ai tifosi, che all'ingresso di Di Cecco e Menicozzo hanno mugugnato parecchio. A tutto ciò vanno aggiunte le dichiarazioni polemiche rilasciate da Cari al termine del posticipo contro la Triestina. Questo "calderone" di elementi negativi si è tradotto nella forte contestazione, che rimane in ogni caso molto civile, messa in atto dai tifosi. La tifoseria, o parte di essa, chiede l'esonero dell'allenatore, che in ogni caso in sala stampa è apparso tranquillo, anche se fortemente amareggiato per il risultato negativo.
L'ambiente calcistico all'interno del "Puttilli" sembrerebbe tranquillo, con la dirigenza orientata a concedere ulteriore fiducia al tecnico ex Arezzo e Salernitana, anche se il Presidente biancorosso Roberto Tatò al termine della partita si è allontanato dallo stadio scuro in volto. Che la notte porti consiglio alla dirigenza biancorossa? Cari verrà confermato o troveranno conferma le insistenti voci di un avvicendamento con Somma o Papadopulo? La palla passa ora al Presidente, che dovrà decidere a chi affidare la guida tecnica di una squadra che, bisogna ricordarlo, è comunque terza in campionato, e non certamente in zona salvezza, e che finora non ha mai ampiamente demeritato.
Eloquenti i cori intonati dalla tifoseria biancorossa, che si uniscono ai fischi degli altri settori del "Puttilli": si va dal "classico" "Andate a lavorare" ad un più diretto "Cari vattene". Chiaramente, le colpe di questa sconfitta casalinga non sono tutte addossabili all'allenatore, che nulla può quando elementi importanti riportano infortuni e acciacchi vari (vedi alle voci Franchini, Cerone, Hanine e Simoncelli). Le non perfette condizioni fisiche di uomini chiave e la stanchezza di altri che avrebbero bisogno di rifiatare hanno fatto sì che la squadra scendesse al Puttilli in debito d'ossigeno. Il passaggio negativo è avvenuto nel secondo tempo, quando, volendo aggredire in maniera più costante le fonti di gioco granata, gli uomini di Cari si sono trovati troppo sguarniti in fase di non possesso.
La contestazione si è acuita anche in considerazione dei cambi che il tecnico di Ciampino ha fatto: la mancanza di una seconda punta in aiuto a Di Gennaro è sembrata troppo evidente ai tifosi, che all'ingresso di Di Cecco e Menicozzo hanno mugugnato parecchio. A tutto ciò vanno aggiunte le dichiarazioni polemiche rilasciate da Cari al termine del posticipo contro la Triestina. Questo "calderone" di elementi negativi si è tradotto nella forte contestazione, che rimane in ogni caso molto civile, messa in atto dai tifosi. La tifoseria, o parte di essa, chiede l'esonero dell'allenatore, che in ogni caso in sala stampa è apparso tranquillo, anche se fortemente amareggiato per il risultato negativo.
L'ambiente calcistico all'interno del "Puttilli" sembrerebbe tranquillo, con la dirigenza orientata a concedere ulteriore fiducia al tecnico ex Arezzo e Salernitana, anche se il Presidente biancorosso Roberto Tatò al termine della partita si è allontanato dallo stadio scuro in volto. Che la notte porti consiglio alla dirigenza biancorossa? Cari verrà confermato o troveranno conferma le insistenti voci di un avvicendamento con Somma o Papadopulo? La palla passa ora al Presidente, che dovrà decidere a chi affidare la guida tecnica di una squadra che, bisogna ricordarlo, è comunque terza in campionato, e non certamente in zona salvezza, e che finora non ha mai ampiamente demeritato.