Massimo Deprezzo
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Calcio

Barletta Calcio, l'arrivederci del medico sociale Massimo De Prezzo

Firma per il Bari dopo due anni: «Seguirò sempre il Barletta, questa è casa mia»

La fine dei legami contrattuali talvolta non coincide con la fine dell'affetto e dell'amore per una piazza e una società che ti ha dato tanto e alla quale hai restituito tanto: è questo il messaggio che l'ormai ex medico sociale del Barletta Calcio, il dottor Massimo De Prezzo, specializzato in Cardiologia, consulente presso l'Istituto di Medicina dello Sport a Bari, da sei anni nel calcio "pro", negli ultimi due anni all'ombra di Eraclio, ci regala nella sua intervista di "commiato", almeno sulla carta contrattuale, dal sodalizio biancorosso. Per il dottor De Prezzo una nuova avventura, dal nome serie B e Bari, la squadra della sua città, è pronta a partire, ma il dolore per l'addio a Barletta è ancora fresco, come le sue parole nell'intervista rilasciata a Barlettalife.it testimoniano. Due stagioni di emozioni che non possono essere certo cancellate per un colpo di spugna, anche quando una nuova pagina è pronta per essere scritta. Professionista esemplare, uomo-spogliatoio, sempre solare, Massimo De Prezzo da oggi non è più un tesserato del sodalizio di via Vittorio Veneto ma, possiamo esserne certi, sarà sempre uno dei primi tifosi della causa del Barletta Calcio:

Dottor De Prezzo, lo consideriamo come un addio o un arrivederci?
« E' assolutamente un arrivederci. Io lascio Barletta con la morte del cuore, dovrei essere la persona più felice del mondo perchè torno a lavorare nella mia città, nello stadio a pochi passi da casa mia, ma un alone di tristezza per la fine di un'esperienza meravigliosa durata due anni è forte, inutile negarlo. Ho letto negli ultimi tempi che addirittura sono stato "tagliato" per abbattere alcuni costi, e voglio smentirlo con forza: penso che gli apprezzamenti del patron Tatò, che stimo, e che ha insistito tantissimo perchè restassi a Barletta, lo testimonino. Con il presidente e la società resta un rapporto di affetto bellissimo, ho conosciuto tante belle persone e una persona profonda come il presidente. Non sono parole di rito, a Barletta resta affezionato, continuerò a seguire la squadra e le partite al "Puttilli" quando il Barletta gioca in casa, anche in ragione del fatto che il Bari gioca di sabato».

Sembra che tu ti sia trovato davvero a casa a Barletta...
« Assolutamente sì, mi hanno fatto sentire tutti a casa, dai dirigenti ai calciatori ai tifosi, ai tanti amici sinceri che qui ho trovato e frequentato quotidianamente. L'aspetto più importante dell'esperienza qui è l'affetto, con il Barletta non ci sarà mai la parola addio, ho la squadra e la città nel cuore».

Qual è il ricordo più bello e quello più brutto dell'esperienza in biancorosso?
« Conservo solo bei ricordi: ci sono stati alti e bassi nel percorso a Barletta, come in ogni avventura, ma conservo ogni momento vissuto in biancorosso con affetto. Sia nei momenti belli che in quelli bui, che ogni società vive, ho provato delle emozioni. Sono proprio le emozioni che metto in fila e mi scorrono in mente quando penso a Barletta, che siano state gioie dovute a vittorie o lacrime per le sconfitte, poco conta. L'essenziale è aver provato emozioni, sensazioni che sempre porterò nel mio bagaglio di ricordi».

Ora inizi l'avventura nel Bari, la squadra della tua città. Non hai timori alla luce del nebuloso futuro dei galletti, dovuto alle ombre del processo sul calcioscommesse?
« Proprio per il momento di difficoltà e incertezza assoluta del Bari, sono stato maggiormente spinto a dare una mano alla squadra della città in cui vivo; pensa che abito a pochi metri dallo stadio. Io per lavoro a Barletta percorrevo ogni giorno 120 chilometri per quella che chiamo la nostra squadra, il Barletta, ma lo facevo davvero con enorme soddisfazione. Ora sono pronto a dare una mano con tutte le mie forze alla squadra e alla città del Bari, assicuro questo».

Da oggi in poi vivrai con un doppio fondo biancorosso nel tuo cuore...
«Quello ci sarà sempre, ormai ho due case, sportive e umane. Barletta e Bari: sentirò sempre mia la Città della Disfida, ma non posso dire che Barletta mi mancherà, perchè a Barletta tornerò ogni settimana, il mio è solo un arrivederci a prestissimo!».

Non vuoi fare saluti, ma almeno un augurio a club e tifoseria ci vuole...
« Non faccio saluti, il mio non è nè un arrivederci tantomeno un addio, solo perchè io parteciperò nei prossimi anni alle emozioni della nostra squadra, il Barletta, e sarò presente fisicamente e con il cuore nei momenti vissuti dal Barletta Calcio».

Lontano dagli occhi biancorossi, vicinissimo al cuore del Barletta Calcio. In bocca al lupo, dottor De Prezzo....
(Twitter: @GuerraLuca88)
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