Calcio
Barletta Calcio, il punto dopo la debacle di Tim Cup contro il Perugia
Delude la prima uscita stagionale, la squadra è un cantiere aperto
Barletta - lunedì 6 agosto 2012
3.07
Non parte sotto i migliori auspici la stagione sportiva del Barletta calcio. Nonostante un buon inizio, la squadra di mister Novelli non è sembrata all'altezza della situazione e ha dovuto cedere il passo al più quotato Perugia soprattutto a causa dei pesanti carichi di lavoro effettuati in quel di Rio di Pusteria. Il 3-0 subito dai grifoni apre una serie di quesiti su quanto finora creato da Pavone e Novelli.
Incognite d'attacco
C'è il pressing asfissiante degli attaccanti, ci sono buone trame di gioco, ma a mancare è proprio la concretezza negli ultimi venti metri. Di Gennaro sta per lasciare Barletta; Castellani, oggi in tribuna con qualche acciacco di troppo, rappresenta una vera e propria incognita vista la sua prima esperienza fra i "pro". Simoncelli, invece, pur non essendo una punta centrale, ha alternato movimenti positivi alle solite "pause di riflessione". Facendo una summa, il reparto offensivo al momento non gode di alcuna sicurezza. L'unica certezza del reparto avanzato è proprio Raffele Franchini. L'esterno ravennate è stato il giocatore che più ha messo in difficoltà la difesa del Perugia. Salta l'uomo con estrema facilità, si propone, attacca gli spazi, è lui il fulcro offensivo della squadra biancorossa, considerando anche la giornata non perfetta dell'altro esterno di ruolo, Mirko Carretta.
In mediana si sorride, la difesa preoccupa
Altre piacevoli novità arrivano dal centrocampo. Jacopo Dezi e Jacopo Dall'Oglio, nonostante la giovane età, hanno la sicurezza di chi calca quei campi da anni e anni. Il giocatore scuola Napoli non delude le attese e mette a disposizione della squadra tutto il suo talento. Altrettanto positiva la prestazione dell'ex Reggino, che in fase di interdizione e di ripartenza fa vedere ottime cose. Come nella scorsa stagione, il punto debole del Barletta è proprio la difesa. Se da un lato ci sono Andrea Mengoni e Francesco Mazzarani che continuano il trend positivo di buone prestazioni, dall'altro ci sono Menegaz e Petterini che non convincono affatto. Il centrale brasiliano è sembrato acerbo e ingenuo in molte occasioni, mentre Filippo Petterini non è sembrato in palla, probabilmente non a posto fisicamente: l'ex Pescara rappresenta quindi ancora un oggetto misterioso. Molti tifosi si chiedono come mai Marco Angeletti non faccia parte del nuovo progetto Barletta, viste le sue grandissime doti offensive e la sicurezza che trasmette al reparto, ma, si sa, non è mai facile guardare nel portafoglio altrui…
La squadra è come un cantiere
Il risultato arrivato dal match di Coppa Italia Tim non è dei più confortanti. Un 3-0 ingiusto tanto quanto immeritato manda a casa i biancorossi che ora tornano a lavorare. Proprio come un cantiere, le basi da cui ripartire sono discrete, se non buone, e l'acquisto di qualche buon giocatore potrebbe far fare alla squadra del presidente Roberto Tatò un notevole salto di qualità. D'altro canto, è pur sempre calcio d'agosto, e ora i risultati contano relativamente. Anche se è stata una brutta sconfitta, ma solo dal punto di vista del risultato i giocatori, pur con pesanti carichi di lavoro alle spalle, hanno dato il massimo in campo e questo è stato apprezzato dai veri tifosi che hanno applaudito i propri beniamini a fine partita. Peccato per il risultato, una vittoria avrebbe potuto far riaccendere la grande passione dei bei tempi del popolo barlettano. Bisogna avere pazienza e fiducia in questa squadra, i risultati (si spera) arriveranno. Intanto, armiamoci di caschetti protettivi: il Barletta torna a lavorare. Si torna a Sturno, il cantiere biancorosso continua a recitare: LAVORI IN CORSO.
[Massimiliano Dipasquale]
Incognite d'attacco
C'è il pressing asfissiante degli attaccanti, ci sono buone trame di gioco, ma a mancare è proprio la concretezza negli ultimi venti metri. Di Gennaro sta per lasciare Barletta; Castellani, oggi in tribuna con qualche acciacco di troppo, rappresenta una vera e propria incognita vista la sua prima esperienza fra i "pro". Simoncelli, invece, pur non essendo una punta centrale, ha alternato movimenti positivi alle solite "pause di riflessione". Facendo una summa, il reparto offensivo al momento non gode di alcuna sicurezza. L'unica certezza del reparto avanzato è proprio Raffele Franchini. L'esterno ravennate è stato il giocatore che più ha messo in difficoltà la difesa del Perugia. Salta l'uomo con estrema facilità, si propone, attacca gli spazi, è lui il fulcro offensivo della squadra biancorossa, considerando anche la giornata non perfetta dell'altro esterno di ruolo, Mirko Carretta.
In mediana si sorride, la difesa preoccupa
Altre piacevoli novità arrivano dal centrocampo. Jacopo Dezi e Jacopo Dall'Oglio, nonostante la giovane età, hanno la sicurezza di chi calca quei campi da anni e anni. Il giocatore scuola Napoli non delude le attese e mette a disposizione della squadra tutto il suo talento. Altrettanto positiva la prestazione dell'ex Reggino, che in fase di interdizione e di ripartenza fa vedere ottime cose. Come nella scorsa stagione, il punto debole del Barletta è proprio la difesa. Se da un lato ci sono Andrea Mengoni e Francesco Mazzarani che continuano il trend positivo di buone prestazioni, dall'altro ci sono Menegaz e Petterini che non convincono affatto. Il centrale brasiliano è sembrato acerbo e ingenuo in molte occasioni, mentre Filippo Petterini non è sembrato in palla, probabilmente non a posto fisicamente: l'ex Pescara rappresenta quindi ancora un oggetto misterioso. Molti tifosi si chiedono come mai Marco Angeletti non faccia parte del nuovo progetto Barletta, viste le sue grandissime doti offensive e la sicurezza che trasmette al reparto, ma, si sa, non è mai facile guardare nel portafoglio altrui…
La squadra è come un cantiere
Il risultato arrivato dal match di Coppa Italia Tim non è dei più confortanti. Un 3-0 ingiusto tanto quanto immeritato manda a casa i biancorossi che ora tornano a lavorare. Proprio come un cantiere, le basi da cui ripartire sono discrete, se non buone, e l'acquisto di qualche buon giocatore potrebbe far fare alla squadra del presidente Roberto Tatò un notevole salto di qualità. D'altro canto, è pur sempre calcio d'agosto, e ora i risultati contano relativamente. Anche se è stata una brutta sconfitta, ma solo dal punto di vista del risultato i giocatori, pur con pesanti carichi di lavoro alle spalle, hanno dato il massimo in campo e questo è stato apprezzato dai veri tifosi che hanno applaudito i propri beniamini a fine partita. Peccato per il risultato, una vittoria avrebbe potuto far riaccendere la grande passione dei bei tempi del popolo barlettano. Bisogna avere pazienza e fiducia in questa squadra, i risultati (si spera) arriveranno. Intanto, armiamoci di caschetti protettivi: il Barletta torna a lavorare. Si torna a Sturno, il cantiere biancorosso continua a recitare: LAVORI IN CORSO.
[Massimiliano Dipasquale]