Calcio a 5
Barletta C5 Under 21, capitan Lattanzio suona la carica verso la Lazio
Domenica biancorossi in campo a Roma per la semifinale-scudetto
Barletta - venerdì 16 maggio 2014
C'è un Barletta che sogna su scala nazionale: è quello del calcio a 5 Under 21, allenato da Antonio Dibenedetto e atteso dalla sfida alla Lazio nella semifinale scudetto dei playoff. Domenica mattina i giovani biancorossi allenati da mister Antonio Dibenedetto avevano superato per 5-3 sul parquet del "PalaDolmen" di Bisceglie i coetanei dell'Asd Futsal Città di Sestu, nella sfida valevole come gara-2. Successo amaro quello dei barlettani, che non era stato però sufficiente a ribaltare il 2-6 incassato nell'andata. Tutto cancellato dal giudice sportivo e da un'irregolarità sulla documentazione di un calciatore 15enne in forza a Sestu. Ora il Barletta C5 è nella "top four" del campionato nazionale, traguardo raggiunto dal club barlettano conquistando la vetta in regular season e eliminando Sammichele prima e Martina Franca poi, e ancora appunto Città di Sestu. Domenica alle 16 sarà gara-1 a Roma, con ritorno fissato domenica 25 alle 18 al "PalaBorgia": ai nostri microfoni il capitano dei giovani calcettisti biancorossi, Michele Lattanzio, ha introdotto la sfida.
Michele, vi state preparando a un appuntamento storico, maturato attraverso un ricorso ma senza aver demeritato sul campo, sfidando Sestu alla pari.
«E' vero, abbiamo avuto un viaggio complicato e siamo arrivati anche in ritardo rispetto al fischio d'inizio nel match di andata: nel primo tempo vincevamo 2-1, poi abbiamo mollato sulle gambe e loro hanno vinto 6-2. Nella partita di ritorno abbiamo vinto 5-3, ma loro hanno messo in lista un calciatore che non poteva esserci. Ci sono delle regole e vanno rispettate: spiace per l'avversario ma ci godiamo il traguardo».
Ora quest'appuntamento storico contro la Lazio: come vi state preparando?
«Ci stiamo allenando bene, sappiamo che loro sono squadra di provata esperienza. Ci proviamo, non abbiamo niente da perdere contro un avversario di serie A, che parte senza dubbio in posizione di vantaggio rispetto a noi. Dal canto nostro, però, daremo il massimo e proveremo a metterli in difficoltà».
Il vostro cammino è frutto di un lavoro biennale: qual è il vostro segreto?
«Siamo un gruppo di ragazzi che arriva dal calcio a 11. Ci conosciamo da tanto tempo e conosciamo bene mister Dibenedetto. L'anno scorso abbiamo dato il via a questo progetto, ottenendo il secondo posto nel girone. Quest'anno siamo arrivati primi e davvero non ci aspettavamo di poter arrivare così in alto. Siamo amici anche fuori dal parquet, siamo un gruppo vero nonostante lavoriamo insieme da un solo anno e mezzo. E' questa la nostra ricetta vincente».
Sei reduce da una fastidiosa pubalgia: ci sarai a Roma?
«Non credo di farcela per la gara di andata: siamo tre fuoriquota, compresi Calabrese e Acocella, e credo che loro siano più in forma di me. Cerco sempre comunque di essere presente nel gruppo e spero di esserci per la partita di ritorno, sperando di poter continuare ad accarezzare un sogno».
Vi aspettate un "PalaBorgia" più pieno per la sfida alla Lazio? Che invito vuoi fare al pubblico barlettano?
«Purtroppo a volte tra barlettani prevale l'invidia: c'è poca gente anche per questo di solito ad assistere alle partite, ma comunque sentiamo il sostegno dei presenti. Spero che ci sarà tanta gente tra due domeniche sugli spalti, spesso in trasferta vediamo belle cornici di pubblico. L'invito per tutti è a riempire il "PalaBorgia" tra due settimane, domenica 25 maggio. Abbiamo bisogno anche del calore del nostro pubblico».
(Twitter: @GuerraLuca88)
Michele, vi state preparando a un appuntamento storico, maturato attraverso un ricorso ma senza aver demeritato sul campo, sfidando Sestu alla pari.
«E' vero, abbiamo avuto un viaggio complicato e siamo arrivati anche in ritardo rispetto al fischio d'inizio nel match di andata: nel primo tempo vincevamo 2-1, poi abbiamo mollato sulle gambe e loro hanno vinto 6-2. Nella partita di ritorno abbiamo vinto 5-3, ma loro hanno messo in lista un calciatore che non poteva esserci. Ci sono delle regole e vanno rispettate: spiace per l'avversario ma ci godiamo il traguardo».
Ora quest'appuntamento storico contro la Lazio: come vi state preparando?
«Ci stiamo allenando bene, sappiamo che loro sono squadra di provata esperienza. Ci proviamo, non abbiamo niente da perdere contro un avversario di serie A, che parte senza dubbio in posizione di vantaggio rispetto a noi. Dal canto nostro, però, daremo il massimo e proveremo a metterli in difficoltà».
Il vostro cammino è frutto di un lavoro biennale: qual è il vostro segreto?
«Siamo un gruppo di ragazzi che arriva dal calcio a 11. Ci conosciamo da tanto tempo e conosciamo bene mister Dibenedetto. L'anno scorso abbiamo dato il via a questo progetto, ottenendo il secondo posto nel girone. Quest'anno siamo arrivati primi e davvero non ci aspettavamo di poter arrivare così in alto. Siamo amici anche fuori dal parquet, siamo un gruppo vero nonostante lavoriamo insieme da un solo anno e mezzo. E' questa la nostra ricetta vincente».
Sei reduce da una fastidiosa pubalgia: ci sarai a Roma?
«Non credo di farcela per la gara di andata: siamo tre fuoriquota, compresi Calabrese e Acocella, e credo che loro siano più in forma di me. Cerco sempre comunque di essere presente nel gruppo e spero di esserci per la partita di ritorno, sperando di poter continuare ad accarezzare un sogno».
Vi aspettate un "PalaBorgia" più pieno per la sfida alla Lazio? Che invito vuoi fare al pubblico barlettano?
«Purtroppo a volte tra barlettani prevale l'invidia: c'è poca gente anche per questo di solito ad assistere alle partite, ma comunque sentiamo il sostegno dei presenti. Spero che ci sarà tanta gente tra due domeniche sugli spalti, spesso in trasferta vediamo belle cornici di pubblico. L'invito per tutti è a riempire il "PalaBorgia" tra due settimane, domenica 25 maggio. Abbiamo bisogno anche del calore del nostro pubblico».
(Twitter: @GuerraLuca88)